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giovedì 4 settembre 2014

Onder su Onder

Insomma, alla fine hanno licenziato pure Onder.
Mi sembra incredibile, ma lo dice dagospia, quindi è vero.*
Devo ammettere che questo accadimento mi ha colto decisamente di sorpresa; sarà che Onder per me era una certezza, una stella fissa che sovrastava i cieli mobili dei palinsesti televisivi, per intenderci, un po' come Piero Angela: eterno ed eternamente uguale.
E invece no, questi sono tempi bui, tempi in cui anche le certezze più radicate nel nostro animo vengono stravolte e ci sentiamo spaesati, come se d'improvviso ci trovassimo di fronte a un mondo mai visto prima. E ci sentiamo mancare la terra sotto i piedi.

A chi chiederò consiglio quando la mia prostata si infiammerà? Cosa è preferibile mangiare in caso di reflusso gastroesofageo? E con le emorroidi? E se mi viene il diabete? E come potrei riconoscere un infarto in corso?
Tutte domande, queste, che non riceveranno mai più risposta.

Sono triste, impaurito e disgustato.**

Ciao Lucianone, per me sei insostituibile e, in questo momento di dolore, voglio ricordarti così:



*seh, lallero!
**che malattia sarà? Ecco, ora non lo saprò mai.

sabato 28 settembre 2013

prima o poi tocca a tutti

Avete parlato tutti di Guido Barilla*?
Chi manca?
Ah, giusto, manco io.

Che poi io nemmeno volevo scriverlo 'sto post, ma c'ho pensato e... sì, dovevo, per forza, perché non voglio mica sembrare un tipo alternativo o rischiare di essere preso per un hipster; non sono uno che si piastra i baffi e non voglio farvi pensare che lo sia.
Chiariamoci, non ho niente contro gli hipster dai baffi a manubrio, certo, fossi in loro non me li farei, io ho un concetto di baffo vagamente differente, ma ognuno è libero di fare quello che vuole... senza dare fastidio, perché comunque io, che non credo nei baffi a manubrio, non devo essere obbligato a vederli. Puoi anche farteli, ma quando la tua decisione di piastrarti i baffi incontra il mio sguardo... beh, allora stai ostacolando la libertà di una terza persona e, a mio parere, dovresti avere un po' di rispetto in più.

Ecco, sì, è il rispetto che manca a certi hipster.
Noi abbiamo una cultura vagamente differente, per noi il concetto di famiglia sacrale rimane uno dei valori fondamentali dell'azienda: la salute, la famiglia [...] la nostra è una famiglia tradizionale. [...] Ognuno è libero di fare quello che vuole... senza dare fastidio. [...] Hanno diritto di fare quello che vogliono, senza disturbare gli altri. [...] Facciano quello che vogliono senza infastidire gli altri.
Guido Barilla
Ah, no, scusate, dalla sezione marketing del blog mi dicono che, ovviamente, non volevo offendere nessuno. In tutta la mia vita ho rispettato tutti, perfino i cani e gli hipster, dopotutto non ho niente contro gli hipster, ho tanti amici hipster... dai, prometto che prima o poi incontrerò un hipster.



Ma veniamo al punto e lasciamo perdere gli hipster.

Io sto con Guido.

Sì, sto con Guido, perché sappiamo tutti che la famiglia tradizionale è quella fondata sul matrimonio, quella che ci viene presentata dalla Sacra Famiglia, con una moglie, un marito e uno o più figli.
È per questo che sto con Guido anche quando gli chiedono di scegliere un politico che sia un bravo comunicatore, uno che potrebbe a pubblicizzare anche la pasta Barilla, e lui sceglie Berlusconi
Sicuramente Berlusconi [...] perché sa dire le cose molto meglio di tanti altri [...] è in grado di comunicare tutto.
Guido Barilla
sì, proprio il Silvione nazionale, perché è evidente che la sua famiglia è quanto di più tradizionale possa esserci. Non siete d'accordo? Ve lo dimostro: analizzando la Sacra Famiglia, massimo esempio di "famiglia tradizionale", vediamo che la Madonna ha partorito a 15 o 16 anni e che la differenza di età tra lei e san Giuseppe era notevole, inoltre, prendendo per buona la Storia di Giuseppe il falegname, potremmo anche dire che quello con Maria era il secondo matrimonio di Giuseppe e che dal primo erano nati sei figli, quattro maschi e due femmine... sì, ok, ha troppe figlie femmine e pochi maschi e se si sposa con la Pascale (che in realtà è un po' attempatella, lo ammetto) arriva a quota tre matrimoni, ma dai, non fate i pignoli, torna quasi tutto!

Ok, lo so, vi ho annoiato con l'ennesima inutile analisi, ma guardate che per me potete anche non leggere quello che scrivo, ci sono tanti hipster su tumblr, se non siete d'accordo con i miei post potete sempre andare a guardare quei cosi lì, mica siete obbligati a rimanere.

PS: ci sarebbe da approfondire anche il fatto che tutto era cominciato commentando alcune frasi dette dal Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, la quale evidenziava come in alcune pubblicità si faccia un uso del corpo femminile di certo non esaltante, frasi che hanno suscitato queste affermazioni:
La donna è madre, nonna, amante, cura la casa, cura le persone care oppure fa anche altri gesti, altre attività che comunque ne nobilitano il ruolo [...] in tutti i Paesi del mondo la donna è estremamente usata.
Guido Barilla
*qui la versione integrale dell'intervista incriminata.

venerdì 1 marzo 2013

Vita di Pipì

A volte capitano dei fatti che mi portano a riflettere sui tutti quegli avvenimenti che, apparentemente, sembrano non avere una spiegazione razionale, tipo: cosa sta, o non sta, guardando Valeria?

Ecco, ultimamente ci sono state le elezioni, magari non ve ne eravate accorti e vi prendo di sorpresa, ma ci sono state, ve lo giuro sulla fila ordinata di batterie AA scariche che "sono poche, le appoggio sulla scrivania e aspetto che che se ne scarichi qualcun'altra, così almeno le butto tutte insieme". Insomma, che ci crediate o no, ci sono state queste elezioni e, come succede sempre, hanno contato i voti e tutti si sono chiesti:
"Ma questo chi l'ha votato?"
Domanda legittima, perché, ovviamente, se io voto Sbirulino*, mi chiedo come si possa votare per il Gabibbo e viceversa; sta di fatto che a volte questa domanda sono in tanti a porsela e a porla e, guarda caso, quelli che ti dicono:
"Sono stato io."
a conti fatti, sembrano sempre molto molto pochi.

Ebbene, so per certo che quella domanda è passata anche nella mente di tutti quelli che stanno leggendo questo post, quindi ora chiedo a tutti gli uomini (sì, solo agli uomini, ma le donne, se vogliono, posso anche continuare a leggere) se siete abbastanza forti da rivolgere su voi stessi questa potente intuizione? (semicit.)

Mi spiego meglio: qualsiasi uomo qui dentro** ha messo piede almeno una volta in un bagno pubblico e sa bene che nell'80% dei casi il pavimento del suddetto bagno è completamente ricoperto da uno strato umidiccio, di spessore variabile, composto principalmente da materiale liquido e maleodorante per nulla dissimile da certune secrezioni renali; bene, avete presente la scena, ora la domanda è: chi di voi hai mai pisciato fuori dal vaso?

Non aspetto nemmeno che rispondiate, perché sono certo che nessuno di voi compie atti sconci a tal punto da provocare lo sdegno di qualsiasi povero avventore del putrido bagno pubblico sovradescritto; scrivo certe parole, perché io mi fido di voi e non ho bisogno di presenziare ogni volta all'espletamento delle vostre minzioni per credere che non vi sia mai capitato, ma se*** non esiste persona al mondo che riesca ad ammettere di aver sbagliato mira una volta o due, e considerando che, al momento attuale, la piaga di quelli che entrano in bagno, ma poi pisciano in terra è un fatto meno rilevante (sebbene assolutamente non trascurabile) della scelta del candidato più adatto a governare un Paese; mi chiedo come si possa anche solo pensare che qualcuno ammetta candidamente di aver preferito Dodò a Uan, o viceversa, quando, di fatto, i pavimenti dei cessi pubblici sono così spesso completamente spisciati?

In sostanza la questione è sempre la stessa: l'uomo non è onesto e non perde occasione per mentire, soprattutto quando è cosapevole di aver tenuto un comportamento stigmatizzabile e quando sa che nessuno può avere la certezza di quale sia la verità.

Ora questo discorso valeva per il bagno degli uomini, ma se la comunità scientifica internazionale sa così poche cose dei bagni delle donne, ci sarà un motivo: evidentemente anche loro hanno qualcosa da nascondere, perciò ora non iniziate a fare le splendide, perché tra mentire e omettere la verità non c'è poi molta differenza.

PS: i nomi Gabibbo, Sbirulino, Dodò e Uan sono puramente casuali. Nessun pupazzo è stato maltrattato durante la stesura del post.

*oltretutto, se voto Sbirulino, voto per uno zombie, in quanto vivente come personaggio, ma non più vivente come persona (purtroppo), e la Costituzione non è molto chiara in merito a questo argomento.
**esiste un dentro?
***esclusi i presenti, che sono tutte persone a modino.

lunedì 9 aprile 2012

roba da ingegneri

Oggi voglio fingermi ingegnere.
Da bravo ingegnere inizio il post con un grafico:
In questo grafico è rappresentato il comportamento a compressione del vetro.
Per fare un esempio esplicativo, immaginiamo di avere un cubo di vetro di lato 1 m, andiamo a disporre dei pesi su questo cubo, l'altezza dello stesso, a questo punto, diminuirà. Questo comportamento perdurerà finché non posizioneremo sul blocco in vetro un peso che possa imprimergli una forza di 1.200.000.000 N, per dare un'idea si parla di approssimativamente 120.000.000 kg), a questo punto il blocco non sarà più un cubo, ma un parallelepipedo e la sua altezza sarà di 0,99 m.
Fin qui tutto bene, ma siamo giunti proprio al limite del grafico; cosa significa questo? Significa che se andassimo ad aggiungere anche un solo milligrammo ai 120.000.000 kg, il blocco in vetro si romperebbe all'istante; al contrario, se decidessimo di togliere il peso dal blocco, lo stesso, ritornerebbe a essere il cubo di lato 1 m che era in origine.

Passiamo ora ad analizzare un altro materiale: l'EPS (Polistirene Espanso Sinterizzato), comunemente detto polistirolo espanso.
Come è evidente dal grafico, l'EPS ha un comportamento del tutto differente da quello del vetro: si arriva a deformazioni dieci volte superiori a quelle di rottura del vetro anche con tensioni notevolmente inferiori*. Considerando il solito cubo di 1 m di lato, andando ad applicare una forza di 200.000 N (20.000 kg), otterremo una deformazione del 15% (da 1 m arriveremo a un'altezza di 0,85 m) senza arrivare a rottura.
A questo punto, se decidessimo di rimuovere il carico dal nostro cubo di EPS, non otterremo, come accadeva per il vetro, un ritorno alla conformazione originale del blocco, al contrario, la gran parte delle deformazioni risulteranno permanenti.

Riassumendo:
  • il vetro compresso può resistere a grandi tensioni senza deformarsi molto, una volta eliminata la causa delle tensioni ritorna nella sua configurazione originale e, superato il suo limite di deformabilità, si rompe;
  • l'EPS subisce deformazioni notevoli anche se sottoposto a tensioni non eccessive, non ritorna nella configurazione originale una volta eliminata la causa delle tensioni e difficilmente arriva a rottura per compressione.

Il vetro è un materiale fragile: sa resiste a grandissime sollecitazioni senza mostrare alcun segno di fatica, ma da un momento all'altro, senza dare il minimo preavviso, potrebbe finire in frantumi; è per questo che ha bisogno della protezione del polistirolo, apparentemente poco resistente, ma talmente deformabile da riuscire ad assorbire la forza di qualsiasi urto pur di difendere il suo vetro.

Il  vetro senza polistirolo si romperebbe, il polistirolo senza vetro sarebbe inutile. Si può essere polistirolo e vetro allo stesso tempo, ma quando trovi un vetro che vuoi proteggere e quando capisci che quel vetro sarà polistirolo nei momenti in cui sarai tu a sentirti di vetro, allora potrai dire di essere felice.
E questa è l'unica cosa che so per certo.

*notare che la scala in questo caso è in kPa, non in MPa.

PS: potrei aver combinato qualche casino con gli zeri, ma fate finta di niente, o meglio, ditemelo con discrezione.

mercoledì 19 ottobre 2011

ripetitività

E se ieri avete conosciuto Bimbominkia, oggi vi presento Dabimbominkiaaitaliano.
Questa personalità è povera di contenuti, solitamente si limita a tradurre (male) e ripetere le parole della sua controparte bimbominkiosa, senza cercare di formulare concetti originali... non che quelli di Bimbominkia siano poi così originali o articolati.
Segue una traduzione approssimativamente letterale dei concetti espressi ieri da Bimbominkia:

"Mi ci sono voluti alcuni giorni per elaborare il mio pensiero in merito agli scontri avvenuti a Roma sabato scorso.
Ero e sono troppo schifato per riuscire a dire cosa penso di tutto ciò, l'unico pensiero che ho chiaro in mente è che l'atteggiamento della nostra "classe politica" non si differenzia poi molto da quello dei famigerati black bloc (o anarco insurrezionalisti o, come piace chiamarli a me, coglioni).

Alcuni hanno detto che il disagio giovanile che ha scaturito, e probabilmente scaturirà nuovamente, insensate ondate di violenza è comprensibile, io credo che ci sia un minimo di verità in questa affermazione (fermo restando che quello non trovo comprensibile sono le conclusioni alle quali sono giunti i "giovani disagiati"), dopotutto il periodo non è dei più rosei sotto molti punti di vista e un giovane che vuole cercare un minimo di indipendenza e stabilità economica sa bene che ha due sole alternative di fronte a sé:
1) aspettare qualche anno e sperare che la dicitura "giovane" non infanghi più il suo nome;
2) iniziare a prostituirsi.

Considerando che la strada della prostituzione non possono permettersela tutti, molti optano per la prima via, che trasformerà i più meritevoli da "giovani disagiati" in quarantenni depressi.
A questo punto è ragionevole aspettarsi una risposta, una sommossa o quantomeno un tentativo di migliorare la situazione, e proprio qui scatta la ribellione. Tutto questo sarebbe comprensibile se questa ribellione fosse utile al raggiungimento di uno scopo, o quantomeno alla diffusione di un messaggio, di una proposta o, almeno, di un atteggiamento atto a migliorare la situazione attuale; al contrario, quella a cui abbiamo assistito è stata una ribellione che puntava semplicemente a distruggere, non importa cosa si va a sradicare, non importa lanciare un messaggio, non importa avere un obbiettivo, né tantomeno cercare di organizzarsi per portare qualche cambiamento positivo; lo scopo era semplicemente sfogare una spaventosa rabbia repressa.

Ci si potrebbe fare molte domande (anche perché è difficile comprendere come sia stato possibile organizzare qualcosa di simile via internet tenendo completamente all'oscuro le forze dell'ordine); personalmente, soprattutto dopo le numeroso dichiarazioni di condanna provenienti da tutto il mondo politico, la cosa che mi interessa di più è una sola: e adesso cosa succederà?

Sinceramente dubito che la nostra classe politica sarà in grado di dare risposte concrete a questi fatti, forse è proprio questa la cosa che mi spaventa di più, perché se siamo sempre pronti a esprimere un parere ovvio, non siamo affatto in grado di trovare e mettere in pratica una soluzione a un problema evidente; proprio come i "black bloc" che rispondono alla crisi con l'inutile e insensata distruzione, la reazione generale del Paese di fronte a un problema è una superflua e scontata diarrea di frasi di circostanza, decine e decine di comunicati di disapprovazione che offendono le orecchie di chi si rende conto che niente è stato fatto per impedire che quelle parole dovessero essere pronunciate."
Dabimbominkiaaitaliano è una personalità veramente inutile e ripetitiva.

martedì 18 ottobre 2011

personalità mutiple - ep. 1

Pensieri sgrammaticati della personalità bimbominkia:

MI C SONU vOluti ALKuNI GIOrnI X ELABOrare il mY pEnSIerO in MeRItO agli shONtrI AvveNuTi A ROma sabato sHOrsooOoOOoo....... W I DARIIIIIII!!!!!!! .
Ero e soNu TroPPO SHhIfaTo x riuSHirE A dre kOSA PeNso D TT cÒ, l'UNikO PensIerO ke Ho kIaRO In MENTE È Ke l'atTegGIameNTo deLlA nustrA "cLAXE pOlItiKa" NN Si DfFEreNzIa POI 1 KasiNo Da KuEllO DEI FAmIgErAtI bLacK blOc (O ANARkO iNSuRrEzIonaLiSTI O, cM PIaCE KIAmarLi A Me, KogLiONI).

I LOVVO HELLOKITTY!!!!!!!!!!!!!!!!!

AlKUNi hanNu DeTto ke Il Dsagio giovaNiLe KE ha ShATURIto, E PRoBaBIlmENtE shaturiRÀ NuOVaMenTE, InSeNsate ONDaTE D ViOLenZA È KOMPReNsibIle, iO creDo KE c SiA uN mINIMo d VeRitÀ iN kuEsta AFfeRMAZiOnE (FeRMO REsTaNDO Ke kUello nn TrOvO KOmprENSiBIle Sonu le KOnclUsioni Alle kuAlI SoNu GIUNti I "gIOVaNI dSAGIaTI"), dopOtTo Il xIOdO nN È dei PIÙ RO6 S8 MOlTI PuNtI D viSTa E Un gioVaNE ke VuoLe cErKaRe un mIniMO d INdPENdENZa e stAbILItÀ eKOnUmika sA beNe KE hA 2 Sole AltErnAtIVe D FroNte A sÉ:
  1. ASPETtaRE KuAlkE ANNu e SXAre KE lA dcItura "GIoVanE" nn INFaNGHi PIù il suO NuMe;
  2. IniZiARe a prOstitUiRSi. AI EM VERI FUORIIIIIIIIII!!!!
ConSideRANDo ke lA STRAda della pROstITUZiONE Nn POXonU XMETTerseLA TtI, Molti oPTANu x LA pRimA VIa, ke trasfORmerÀ i PIÙ mEritEVOli Da "gIOVANI DSAgiAtI" in kuArANtEnnI DEPrEXi. W I DARIIIIIII!!!!!!!
A kuESTO puNtO è RAgiONEVole AsPETTARSI una RiSpOSTA, una SOmMoxa O KuAnTomENu Un teNtatIvO d mIGLIOrare la SItuazioNE, e PROprIo kuI SHattA lA RiBeLLIONeeEEeeeE........ Tutto KUeSTO SareBbe kOMpReNSibIlE SE kueSta RiBELLiONE fOXe utile Al RAGgIUnGiMenTo D Unu sHOPO, O KUANTomENU allA DFFuSionE d Un MExaGgio, D UNa pRoPOSta o, aLmenu, d UN aTTeGgIAMeNto aTto a miglIOrARE LA SituaZiOne attUaLe; aL KoNtRario, kUeLLa a KUI ABbiamo AxIstITo è stATa UNA RiBELLIone Ke pUntava sEmPLIcEMeNTE a DsTrugGERE, nN IMP KOsA Si vA A SRADKarE, NN imp LANcIarE un MExaGgio, nn IMP AvEre uN OBbIETTiVO, nÉ tanTOMeNu CerkaRE d OrgAnI22arsi x poRTare kUAlKE KAmbIamEnto pOsItivo; lo sHopO ErA seMpliceMENTe sFOgarE uNa spaveNTosa RAbBIa rePRExA.

LOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLL!!!!

C SI pO3BBE fare MOlte DOMANDE (ANkE xKé È DfficiLe kOmpRenDeRe cM siA stATO POXibiLe oRGANi22arE KualkOsA D SImiLE vIA interNEt TENenDo KOMPleTamENTE All'OshuRO LE FoRzE deLl'OrdnE); XsonaLmENtE, SopraTtTO doPO lE NUmERoso DkiAraziOni d KoNDannA proVENIenTi Da tt Il MonDO pOlitiKO, lA kosa Ke MI IntEREXa d Più è UnA SoLa:

e Adexo koSa suCCEDerÀ?

SincERameNTE DuBitO kE la NuStra CLaxE POlItIka saRà in GRADO d DaRe RIsPOsTe koNcReTE A kUEsTI fatTI, fOrsE è proPrio KUeSTA lA kosA kE mI SpaVENtA d PiÙ, Xké Se SiAmo seMPRe proNti A esprimERE uN paRERE ovvIo, Nn siAMO AfFATTo In Grado D trOVAre E METTerE iN PRatIKa UnA SOluzIOnE A Un pRObLeMa eviDEntE; pROprio Cm i "BLaCk blOC" KE rIspOndOnU ALlA CRiSI KOn L'INuTIlE e iNseNsATa dSTRuzIONE, lA REaZIONE GENERalE del PaESe d froNte a UN PrOBlemA è uNA suXFLUa e ShOntATA dARReA d FRasI D cIRKoSTaNZA, dEcINe E DEciNe D kOmUNIKatI D dsAppRovazionE KE OFfEnDoNu Le oREcKie d KI si REnDE kOnto Ke nieNTE È staTo FaTto x impEDRE ke KuELle PArOlE DOVExEro EXERe ProNUncIatEeeEeeEe........

PS: ringrazio il bimbominkia translator per l'indispensabile aiuto fornitomi.
PPS: se seguite questo link mi farete felice, almeno un po'.

domenica 12 giugno 2011

in questi due giorni

In questi due giorni ho fatto due cose per la prima volta:
  1. ieri ho partecipato all'EuroPride;
  2. oggi ho votato un referendum (voi ci siete andati?).
È ufficiale, proprio come il pianeta Marte, sono diventato un bolscevico traditor.

Siccome non c'è da raccontare molto in merito a quello che ho fatto oggi, vi parlerò di quello che ho fatto ieri.

Qualcuno mi ha detto che questo è stato il pride più lungo a cui abbia partecipato; per me era il primo e, avendo preso parte addirittura all'intera (quasi) parata, posso dire con assoluta certezza che, come ho sempre sospettato, il 90% delle immagini che si vedono di solito in giro sono le immagini di chi si vuole far vedere, perché è ovvio che se devo fotografare qualcuno e sperare che la mia foto rispecchi l'immaginario di molti, cerco la persona più eccessiva/nuda/trasgressiva/unaparolachevoletevoi di tutta la parata; effettivamente c'era qualcuno in mutande/costume, c'era uno in sospensorio e c'era anche una Catwoman strizzata in un completo in lattice che non so come non sia evaporata per il caldo, ma come percentuale siamo sempre su livelli estremamente bassi.

Detto questo posso raccontarvi che ho conosciuto almeno 15 persone, no, anzi 16, o forse 17... o erano 18?
In ogni caso, da quel poco che ho potuto capire, potevano starmi tutti simpatici. Naturalmente non farò nomi, perché, grazie al supporto del mio geniale cervello tarato sempre su "figura di merda on", non me ne ricordo uno che è uno, o meglio, tre li sapevo e almeno un altro paio (probabilmente abbinati al viso sbagliato) me li ricordo, ma il resto è abbastanza confuso; per questo motivo mi scuso ufficialmente con chi legge e non c'era, chi c'era e non legge, chi non legge e c'era... insomma con chiunque, tranne che con quelli che non leggono e non c'erano, con loro proprio no.

Continuando la descrizione posso dire che sui carri delle varie discoteche compariva quello che, credo, di solito si può ritrovare nelle discoteche stesse; che la prima canzone che ho riconosciuto distintamente è stata Il mio nome è Jem (quando si dice un gusto musicale ricercato); che secondo me ha stravinto il carro degli orsi*; che, mangiando un pezzo di cartone spacciato per pizza, sono riuscito a ungere qualunque cosa mi capitasse a portata di mano; che arrivati al Circo Massimo siamo rimasti in tre, essendoci persi il resto del gruppo; che penso che il tanto atteso/temuto discorso di Lady Gaga sia stato nel complesso un bel discorso**; che non riesco a stare fermo in piedi per troppo tempo senza provare dolore; che non ho ancora capito come abbiamo fatto a ritrovare gli altri, calcolando che per una strana congiunzione astrale non riuscivamo a telefonare; che la fermata "Colosseo" della metropolitana era aperta (a saperlo prima!); che ho apprezzato sul serio la versione piano e voce di The Edge of Glory, e questo quasi non me lo aspettavo.

Infine un'immagine, e sottolineo che si tratta esclusivamente di un'immagine, che mi è balzata immediatamente in testa vedendo alcuni gesti:


Insomma una bella giornata passata con belle persone.
Grazie a chi c'era, a chi non c'era, ma mi ha detto "vai" e... basta.
Anzi, grazie anche a chi ha deciso di leggere tutto il post.

*perché oggettivamente rappresentavano al meglio il messaggio "essere orgogliose e orgogliosi di quello che siamo!", probabilmente le sospensioni del carro hanno dovuto sopportare una lotta per la sopravvivenza non facile, ma c'era tanta (letteralmente) naturalezza e gioia che per me hanno stravinto (cosa non lo so).
**forse un po' paraculo in alcuni punti e per alcuni poteva essere un po' retorico, ma, essendo una cantante, secondo me non doveva fare altro che questo.

mercoledì 11 maggio 2011

apologia della TV

Girando per qualche blog ho notato che sono in molti a non guardare la TV, alcuni hanno addirittura scelto di non avere un televisore; potete facilmente comprendere che, per un teledipendente nato negli anni '80, un atteggiamento del genere sia pura fantascienza.

Siccome mi sento in dovere di difendere la categoria dei teledipendenti, ho deciso di scrivere qualcosa di nostalgico in cui credo veramente, con la speranza che queste mie strane parole possano "riconvertire" qualcuno alla TV.

Probabilmente sono stato troppo tempo di fronte ad un televisore (acceso), ma i ricordi più vividi che la TV impresso nella mia memoria (oltre a Mazinga e Colpo grosso) sono fatti di immagini e parole che mi sono capitate di fronte per caso, non ero io a cercarle, mi capitavano di fronte soprattutto a pranzo e a cena, e sono queste:

  • 1987: la perestrojka, ricordo di aver sentito questa parola un sacco di volte, l'avevo imparata e avevo capito che si trattava di qualcosa di russo, non ne sapevo molto di più, ma la ripetevo spesso, considerando che avevo due/tre anni, è già tanto che me la ricordi ancora oggi;
  • 9 novembre 1989: il crollo del muro di Berlino.Ricordo chiaramente di aver visto le immagini trasmesse dal tg1, la gente in festa e, soprattutto, quell'uomo che prende a picconate il muro. L'unica cosa che avevo capito era che in molti erano felici;
  • 23 maggio 1992: la strage di Capaci. Questa la ricordo bene, e non potrò mai dimenticare queste parole
  • 19 luglio 1992: la strage di via d'Amelio. Anche di questa ho un ricordo chiaro e penso che ricordare sia importante.
È vero che la TV molto spesso è equiparabile a un cumulo di immondizia, ma assistere a questi avvenimenti mi ha reso più consapevole, mi ha fatto capire dove vivevo, cosa c'era intorno al mio mondo, cosa accadeva alle altre persone. Innumerevoli immagini di guerra, fame, caschi blu e molotov mi hanno fatto capire che non tutto il mondo era come casa mia, che c'era gente che veniva uccisa per difendere la vita e la libertà di tutti, anche la mia.

Probabilmente molti penseranno che oggi possa bastare internet per rimanere informati, ma io non penso che questo sia del tutto vero: se da bambino non fossi stato esposto a queste immagini (anche contro la mia volontà, dopotutto io preferivo certamente vedere i cartoni), adesso non ricorderei chiaramente quei momenti, quelle lotte per la libertà e la giustizia che hanno fatto la storia d'Italia e del mondo.

La TV è solo un mezzo e, come tutti i mezzi, bisogna solo saperla usare.

martedì 10 maggio 2011

de nuptiis

Con evidente ritardo su tutto e tutti, approfitto dello strascico di Kate* per fare alcune riflessioni sul matrimonio.
La sempre poco affidabile Wikipedia mi viene in aiuto con una voce riguardante il matrimonio lunga così; in pratica sul matrimonio si possono dire un sacco di cose, io inizio il mio discorso citando gli articoli della nostra Costituzione in cui se ne parla esplicitamente:
Art. 29.
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.

Art. 30.
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.
La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.
La parola "matrimonio" compare nella nostra costituzione solamente in questi due articoli: nell'articolo 29 si riconosce la famiglia fondata sul matrimonio come cellula base della società, mentre l'articolo 30 utilizza la parola "matrimonio" per dettare i principi relativi ai rapporti tra genitori e figli.

In questi due articoli non ho trovato riferimenti chiari al sesso dei coniugi, l'unica parola che potrebbe far pensare che si tratti di una coppia eterosessuale è "naturale", ma, se accettiamo la definizione che di omosessualità ci fornisce l'OMS, che ci dice che l'omosessualità è
una variante naturale del comportamento umano
potremmo dedurre che una famiglia composta da due coniugi dello stesso sesso potrebbe essere una società naturale fondata sul matrimonio, ovviamente se il matrimonio fosse loro permesso dalle leggi dello Stato; per ora due persone dello stesso sesso possono formare al massimo una società naturale.

Fatta questa premessa, mi sento di dare nuovamente un'occhiata alla solita Costituzione:
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. 
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Questo articolo ci dice che le leggi del nostro Stato dovrebbero garantire gli stessi diritti e doveri a ogni cittadino e che, se si dovessero venire a creare delle situazioni che non garantiscano più questa condizione, la Repubblica deve agire affinché si ristabilisca l'eguaglianza venuta meno.

Considerando che una legge deve necessariamente cambiare nel tempo per adeguarsi alla realtà dei fatti, mi chiedo quale sia il reale motivo per cui in Italia esistano alcune famiglie che non hanno alcun riconoscimento legale; se, secondo la Costituzione, la Repubblica ha il dovere di intervenire, l'atteggiamento che hanno quasi tutti i politici, di ogni schieramento, nei confronti delle famiglie omosessuali dovrebbe essere considerato anticostituzionale; di fatto, in netto contrasto con l'articolo 3 della nostra Costituzione, in questo momento si stanno negando delle possibilità ad alcuni individui discriminandoli per il loro sesso.

Probabilmente non è uno dei problemi più urgenti da risolvere in Italia, ma penso che un Paese in cui le stesse leggi introducono principi discriminatori non si possa ritenere un Paese civile.
Gandhi una volta disse:
"La grandezza di una Nazione e il suo progresso morale possono essere valutati dal modo in cui vengono trattati i suoi animali."
In Italia ci sono molte leggi in difesa dei diritti degli animali, io penso che prima bisognerebbe difendere i diritti dell'animale uomo, solo a quel punto ci si può permettere di andare a guardare come vengono trattati gli altri animali.

PS: dopo tutto questo ragionamento mi chiedo come mai la comunità omosessuale italiana non riesca a organizzare nulla di serio se non manifestazioni di pura immagine, per esempio alle recenti dichiarazioni di un noto Sottosegretario (che ha giurato sulla Costituzione) in merito all'argomento è stato risposto in due modi che trovo poco utili:
  1. un flash mob di 60 secondi;
  2. un video piuttosto divertente.
*ma vi sembra normale che la cosa più bella del matrimonio sia stata una Pippa?

martedì 5 aprile 2011

da consumarsi preferibilmente entro:

vedi etichetta;
vedi il fondo della confezione;
vedi il retro della confezione;
vedi il collo della bottiglia;
vedi il tappo della bottiglia;
vedi quella scritta invisibile che forse è stata stampata da qualche parte, ma potrebbe anche non essere stata stampata, e comunque, se c'è, è talmente piccola che non la troverai mai, e se la trovi non è detto che riuscirai a leggerla.

Tutto ha una data di scadenza, ma non tutte le date di scadenza sono scritte.
Quando una data di scadenza inaspettata ti si presenta, puoi solo constatare il suo arrivo, improvvisamente qualcosa non c'è più; a volte è qualcosa di facilmente rimpiazzabile, ma quando quello che scade è unico ed insostituibile ti rendi veramente conto che, anche se non la puoi leggere, la scadenza arriva sempre e, a volte, è proprio dietro l'angolo.

Puntualmente la sensazione di mancanza, che si fa tanto più forte quanto è inaspettato l'arrivo della data di scadenza, ritorna, si ripresenta e ci mostra nuovamente che tutto finisce, perché quel numero impressionante di etichette che ci circondano non serve a ricordarcelo veramente.

Un'altra scadenza è arrivata e un'altra volta non ero pronto.

giovedì 3 marzo 2011

gardenia

Qualcuno ultimamente mi ha parlato di una gardenia, sarà stato un caso, ma quel fiore mi ha ricordato una cosa: la gardenia dell'AISM.

Ovviamente sul sito c'è scritto con precisione dove le potrete trovare; se non dovessi avere la febbre potrei esserci anche io in uno di quei banchetti, magari per poco tempo (anche perché devo ammettere di non essere molto produttivo).

Giusto per non sbagliare fino al 6 metto un bannerino qui di lato, hai visto mai che possa ricordare a qualcuno dell'iniziativa.

lunedì 24 gennaio 2011

da un grande potere...

I poteri mentali del professor Xavier, le abilità telepatiche di Jean Grey, il fattore rigenerativo di Wolverine, la capacità di controllare gli agenti atmosferici di Tempesta, il corpo mutaforma di Mystica, tutta quella roba che fa Superman o la facoltà di alterare lo spazio-tempo di Hiro Nakamura?

Se poteste scegliere un superpotere quale vorreste?

Da piccolo mi sono fatto questa domanda più volte e il mio potere preferito cambiava a seconda del momento, adesso per esempio mi servirebbe il potere di Hiro: svegliarsi in ritardo ed essere sempre in anticipo sarebbe un sogno, per non parlare del fatto che potrei evitare di prendere treni e metro varie.

Alla fine ho dovuto accettare la dura realtà: non ho superpoteri, ma ho scoperto di essere comunque un supereroe, o almeno così mi hanno detto; probabilmente il duro allenamento di questi anni nello sparare cazz... stupidaggini a raffica è servito, le mie capacità sono tali da essermi meritato l'aggettivo "super" anche in mancanza di poteri sovrumani, praticamente sono una specie di Batman: devo tutto alla mia forza di volontà (veramente sono meglio, perché lui non sarebbe arrivato da nessuna parte senza i soldi di Bruce Wayne, ma lasciamo perdere).

Qualcuno potrebbe pensare che mi stia montando la testa, che non sono un supereroe e che i supereroi e superpoteri non esistono; posso permettermi di dire che almeno una di queste cose è totalmente falsa, perché io una persona con un superpotere la conosco.

Ho conosciuto Super K, questo il suo nome di battaglia, da piccolo, non sospettavo che avesse un superpotere; forse in quel periodo neanche lei era del tutto consapevole della sua futura superforza, ma sapeva benissimo che SM, il suo arcinemico, avrebbe reso la sua battaglia lunga ed estremamente faticosa.
Durante gli anni ho visto il graduale passaggio dal camminare incerto alla sedia a rotelle, dalla perdita della forza nelle braccia alla quasi totale immobilità. SM è così, è un supercattivo che per ora non lascia scampo, a poco a poco si impadronisce del tuo stesso corpo e ti immobilizza, ma Super K ha trovato il suo modo di combattere: l'ironia.
Il sorriso non scompare mai dal viso di Super K, riesce sempre a scherzare su SM e sulle armi che usa per batterlo, come il botulino o i biscotti alla marijuana, che ormai sono entrati di diritto nella leggenda.

In parola povere vorrei essere un supereroe, ancora oggi, ma non desidero più i poteri degli X-Men, come facevo da bambino, vorrei avere la superforza di Super K, lei sì che è una imbattibile!

venerdì 21 gennaio 2011

ieri...

ho visto un arcobaleno, l'ho visto tutto intero, dall'inizio alla fine... poi succede qualcosa che non speri né immagini, e tutto quello che puoi fare è attendere.
E allora capita che attendi e pensi a tutto e a niente, con la mente fissa al momento in cui quell'attesa finirà; con l'immaginazione ripercorri quegli attimi milioni di volte in pochi secondi, e vedi il peggio, e vedi il meglio, vuoi vedere il meglio; finché pensi che l'attesa sia finita, ma è non è così, perché a quel punto sai solamente che ne inizia un'altra, e un'altra ancora.

E allora, vista la situazione... attendiamo.

Meglio così. (speriamo bene)

domenica 28 novembre 2010

arcobaleni


IMG_3539(3)Ho sempre pensato che gli arcobaleni siano portatori sani di speranza, dopo un temporale arrivano loro e con loro tornano i colori e l'allegria; rimango sempre stupito quando ne incontro uno, e lo sono ancora di più quando realizzo che riesce a cancellare di colpo ogni mio pensiero negativo.

Dicono che alla fine dell'arcobaleno ci sia una pentola d'oro, che ci sia un mondo "somewhere over the rainbow". Io credo che sia bello pensarlo, credo che cercare di raggiungere la fine dell'arcobaleno sia la cosa più importante che si possa fare, credo che ogni arcobaleno dovrebbe spingerci a desiderare di essere migliori.

Da qualche anno gli arcobaleni sono anche un ricordo e una canzone, la canzone che ascoltavi tu, quella che ascoltavi durante quei giorni.


Per me questa canzone è il tuo messaggio, e ogni arcobaleno sei tu.

Scusami se non sono mai venuto a trovarti, ma ancora non ci riesco.
Oggi sarebbe stato il tuo compleanno, e per questo ti faccio gli auguri, te li faccio qui, sono sicuro che leggerai.

Auguri!

martedì 23 novembre 2010

it gets better


Girando per il web, sono incappato nel video qui sopra, uno dei tanti video del progetto it gets better. Non ne avevo mai visto uno, e confesso che la mia speranza era di trovare un corto della Pixar, il messaggio trasmesso è un messaggio importante, un messaggio che nessuno dovrebbe ignorare, ma la cosa che mi ha colpito di più l'ho trovata alla fine del video:
if you are considering suicide or need help,
call the Trevor Project now.

letto il messaggio mi sono trovato a voler visitare questo sito, ho dato un'occhiata e ho scoperto, nella sezione "dear Trevor", che il problema è estremamente diffuso, e riguarda ragazzi e ragazze giovanissimi; pensare che persone così giovani possano trovarsi ad affrontare difficoltà (apparentemente) insormontabili, per colpa dei comportamenti altrui, non è facile da accettare, pensare che una sola frase, potrebbe portare alla fine della vita di qualcuno mi spaventa, ma ancora di più mi spaventa il fatto che certe frasi, certi atteggiamenti, certi comportamenti sbagliati, che dovrebbero essere sempre evitati e condannati, oggi sono estremamente diffusi, talmente tanto che ormai appaiono "normali", delle semplici battute, degli scherzi... ma non lo sono, per qualcuno non lo sono affatto.

Probabilmente anche io ho detto o fatto cose sbagliate e mi dispiace; spesso prendo con leggerezza le mie stesse parole, pensando che anche gli altri facciano altrettanto, ma non è sempre così.
Voglio essere più attento e voglio riuscire a far capire anche agli altri quello che penso, vorrei poter essere utile, perché non si può uccidere qualcuno per leggerezza e nessuno può pensare di non essere, almeno in parte, colpevole della situazione attuale.
Forse ho ferito qualcuno, forse no, purtroppo nemmeno me ne rendo conto, ma sono sicuro che potevo e posso fare qualcosa di meglio.

Sono sicuro che andrà meglio, ma vorrei che questo cambiamento arrivasse velocemente, vorrei che nessuno si possa sentire più abbandonato e solo.
Vorrei poter essere d'aiuto a qualcuno.
La mia speranza è di non dover mai più sentire storie come questa, per ora, nel mio piccolo, cercherò di fare il massimo.
I want to C.A.R.E.