Mi sembra incredibile, ma lo dice dagospia, quindi è vero.*
Devo ammettere che questo accadimento mi ha colto decisamente di sorpresa; sarà che Onder per me era una certezza, una stella fissa che sovrastava i cieli mobili dei palinsesti televisivi, per intenderci, un po' come Piero Angela: eterno ed eternamente uguale.
E invece no, questi sono tempi bui, tempi in cui anche le certezze più radicate nel nostro animo vengono stravolte e ci sentiamo spaesati, come se d'improvviso ci trovassimo di fronte a un mondo mai visto prima. E ci sentiamo mancare la terra sotto i piedi.
A chi chiederò consiglio quando la mia prostata si infiammerà? Cosa è preferibile mangiare in caso di reflusso gastroesofageo? E con le emorroidi? E se mi viene il diabete? E come potrei riconoscere un infarto in corso?
Tutte domande, queste, che non riceveranno mai più risposta.
Sono triste, impaurito e disgustato.**
Ciao Lucianone, per me sei insostituibile e, in questo momento di dolore, voglio ricordarti così:
*seh, lallero!
**che malattia sarà? Ecco, ora non lo saprò mai.
No ma che sul serio? Cioè... tutte le certezze della mia vita si volatilizzano, ora pure Onder. Non c'è più religione.
RispondiEliminaNon ci resta che sperare in Piero Angela.
EliminaÈ una vergogna! Ora gli ipocondriaci come faranno?
RispondiEliminaCerto, non è proprio la stessa cosa, ma loro ci sono sempre.
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