Le ragioni di questa decisione sono da ricondursi alla presenza nel video della defunta madre del premier, o almeno questo è quello che hanno detto e che ho letto qui.
Penso di poter parlare in questo caso di censura preventiva, infatti, il trailer non viene trasmesso per evitare possibili azioni risarcitorie per offesa alla memoria della defunta.
Non notando queste offese, perché mi sembra di vedere solo una donna che parla del figlio dichiarando quello che per lei è vero, mi chiedo se questa non sia semplicemente una scusa, neanche troppo credibile, per non pubblicizzare un film che potrebbe risultare scomodo per qualcuno.
[mi chiedo se questa sia la tecnica giusta per cercare di affossare il film stesso; non sarebbe meglio far passare il trailer in orari improponibili e mettere a tacere la vicenda?]
In genere la sola parola "censura" porta le italiche menti verso un'epoca, neanche troppo arcaica, durante la quale un forte potere centrale aveva la tendenza ad impedire un allontanamento dal "corretto" modo di pensare impedendo di esprimere, totalmente o in parte, la propria opinione; considerando che la situazione odierna è stata accostata più volte a quel determinato periodo storico, chi ha deciso di impedire la messa in onda di quello che è semplicemente un messaggio pubblicitario si è reso conto di aver contribuito al rafforzamento di un'immagine di tale tipo e di aver dato in questo modo una visibilità ancora maggiore al film stesso?
Che poi, diciamocela tutta... il trailer non è niente di che, l'unica punto che strappa un sorriso (anche se non proprio allegro) è proprio la frase della mamma morta, e non basta a farmi venire la voglia di andare a guardare un film del genere*.
Ritornando a noi, e smentendo in parte me stesso (come ho fatto dall'inizio del post, perché mi andava), ogni volta che accade una cosa simile trovo molto simpatiche le affermazioni che tirano in ballo bavagli vari, perché vengono fatte da persone che fingono di non sapere che lo scopo del trailer era proprio quello di farsi imbavagliare, infatti, come spesso accade quando non c'è nulla di bello da mostrare, si punta allo scandalo e alla censura; sarò io che penso male, ma, di solito, se qualcosa merita veramente di essere censurato, viene fermato ancora prima di partire, nella fattispecie, se il contenuto del film fosse stato così scandaloso e pericoloso, sicuramente le riprese non sarebbero mai partite.
In pratica mi sembra lo stesso meccanismo della selezione all'ingresso: vorresti entrare in qualche locale, arrivi all'ingresso e trovi la fila, aspetti il tuo turno e quando entri scopri che in realtà c'era più gente fuori che dentro, ma ormai sei entrato e sei costretto a pagare, anche se non vuoi rimanere. La fila non è reale, è creata appositamente per far avvicinare altre persone, che, partendo dal concetto che un locale affollato è un bel locale, si convincono che valga realmente la pena di fare la fila.
In ultima analisi vorrei dire delle cose, ma mi autocensuro... non le saprete mai.
*sì, l'ho giudicato senza vederlo, sono veramente superficiale.
Grazie della condivisione!
RispondiEliminaPost un tantino "contorto" :P, ma dopo un paio di letture credo di aver capito cosa intendi :), e concordo con il tuo ragionamento, soprattutto per quel che riguarda gli effetti contrari che si ottengono in questo caso cercando di imbavagliare il suddetto trailer.
RispondiEliminaCarina la metafora della fila e del locale. ;)
P.S.: Anche se spesso e volentieri mi trovo d'accordo con te, sappi che ti ritengo sei un biiip... un po' biiiip ed anche biiiiiip... ;))
*ritengo 'sempre'... pardon :P
RispondiElimina@Mister_NixOS: prego, anche se non so quanto sia condivisibile e comprensibile quello che ho scritto.
RispondiElimina@Vince: trovo giusto censurare con dei "bip" i complimenti che volevi rivolgermi ;))
Sì, certo... :D
RispondiEliminanon era tanto comprensibile, ma il trailer mi mancava.. quindi va bene lo stesso :D
RispondiEliminae.
@Vince: lo sapevo.
RispondiElimina@emanuelas: ogni tanto (spesso) essere comprensibile mi risulta alquanto difficile...