Avete presente quelle cose che sembrano esistere solo nei film e telefilm americani? Quelle cose tipo la famigli adi settimo cielo... ecco, da piccolo credevo che gli scout fossero qualcosa di quel genere; niente che potesse giungere ad inquinare il glorioso suolo italico.
Il liceo arrivò come una doccia fredda a risvegliarmi da quel sogno di bambino: nella mia classe c'erano ben tre esemplari di quella specie che io credevo quasi estinta alle nostre latitudini.
Mi avvicinai a queste tre persone, ignaro della loro appartenenza a quella strana setta che prevede delle regole di abbigliamento alquanto bizzarre (soprattutto se hai superato i dodici anni), sin dal primo momento mi resi conto che c'era qualcosa che non quadrava in loro, non sapevo bene cosa potesse essere, ma sentivo degli strani fremiti nella forza proprio quando mi trovavo al loro cospetto.
Col tempo conobbi soprattutto uno dei tre, per essere precisi una dei tre; voleva convincermi che fare parte degli scout non era una cosa così strana come pensavo: mi raccontava con orgoglio delle loro uscite, di quelle cose incomprensibili che fanno, del darsi i nomi di animali strambi, delle "medaglie"... ma non riuscì a farmi credere che fosse una cosa divertente.
La mia idea rimaneva la stessa, anche perché era fondata su solide basi che costruite nel corso degli anni: da sempre non sono la persona più attiva del mondo; credo che se qualcuno ha inventato il bagno un motivo c'è; credo che se esiste il letto valga la pena di usarlo; soprattutto, mi sono sempre chiesto a cosa potrebbe servire essere in grado di montare una tenda quando hanno inventato questa. Non sarebbe più utile sapere come richiuderla?
Ritornando alla mia amica scout, ricordo che mi raccontavano di gente che non si lavava, di zanzare a più non posso, di mancanza di bagni (sì, l'ho già detto, ma per me è una cosa fondamentale), credendo in questo modo di farmi appassionare allo spirito dell'avventura tipico di quei tizi malvestiti; nel frattempo, nella mia ingenuità, avevo trovato un'unica giustificazione che poteva farmi pensare ad una qualche utilità dei campi scout: credevo che di notte iniziassero comportamenti quantomeno osceni, ma, sempre basandomi sui suoi racconti, non accadeva niente del genere, e questa non è una bella cosa.
Non passò molto che io iniziai a palesare le mie perplessità, anche in modo abbastanza diretto, la mia opera di convincimento era finalizzata ad un solo obiettivo: estinguere per sempre gli scout dal suolo italico.
La mia ambizione era grande, e presto dovetti desistere, ma prima di arrendermi non potevo non impoverire almeno di un elemento le fila del mio arcinemico temporaneo; non passò molto che annientai l'entusiasmo della mia amica, la mia aura densa di malignità invase il suo mondo fatto di boschi, animali, tende e nodi, l'aria di quelle montagne si fece irrespirabile, il famoso fazzoletto (simbolo di ogni male) da scout divenne un fardello troppo grande e, alla fine, riuscii a spezzare il cordone ombelicale che legava una persona a me cara ad un gruppo di esseri sinceramente imbarazzanti, perché, mi ripeto anche qui, se hai passato i dodici anni non puoi andare in giro conciato in quella maniera (a meno che tu non sia tirolese praticante).
Questa triste storia di menti traviate, inganni, cerbiatti, coniglietti e salvifiche esalazioni mefitiche non è fine a se stessa, perché rende bene l'idea del mio atteggiamento di fronte ad entusiasmi smodati; in generale affondo e affosso le convinzioni altrui, non tanto per convincere gli altri del fatto che la ragione è in me, quanto per verificare la solidità delle convinzioni di chi ho di fronte. Questo non accade solamente di fronte ad un comportamento che io credo essere sbagliato, ma capita anche quando sono profondamente in accordo con qualcuno, e questo mi fa apparire "leggermente" rompipalle.
E non dite che non ve l'ho detto.
Bert, anche io sono contro i boy scout, ma la locandina di Up, considerato che è un Capolavoro, proprio te la bottiglio! ;)
RispondiEliminaMa sei malefico! :))
RispondiEliminaAnche io non ho mai visto di buon occhio scouts & Co. ed il loro mondo edulcorato (anche per la mia atavica ostilità per la vita "stile campeggio"; ti capisc benissimo riguardo la mancanza di bagni, è anche per me così...), come dei mondi troppo "perfetti" in genere.
P.S.: "[...] E questo mi fa apparire "leggermente" rompipalle." Ma va'?! Non me ne ero mica accorto!? (E non parlerei in questo caso di smorzare "entusiasmi smodati", non t'azzardare! :P)
daaaaaaai ma non potete avere a male gli scouts!!!
RispondiElimina@MrJamesFord: sottolineo che Russell è un "giovane avventuriero" non uno scout, l'immagine è stata messa lì proprio per esaltare la differenza; i giovani avventurieri li stimo!
RispondiElimina@Vince: allora lo scriverò in codice "rmyidosd,o d,pfsyo".
@Leti: sapevo che questo era un argomento scottante, ma... sì, e, almeno a me, viene anche facile.
e io che credevo che gli scout passassero le notti a trombare in tenda e a rullare cannoni :-/
RispondiEliminaEd io ti rispondo in "sanscrito antico": 'Statthaccort'kabbusk'... ;))
RispondiElimina@polly: infatti anche io giustificavo la loro esistenza secondo il tuo stesso ragionamento, ma dicevano che non era così...
RispondiElimina@Vince: sembra più aramaico.
Dici?! :D
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