In realtà ciò che noi, preparati dalla cultura, chiamiamo sublime, è per l'uomo rozzo semplicemente terribile. Questi, in quelle manifestazioni dell'impero devastatore della natura e della sua grande potenza, di fronte a cui il suo potere si riduce a niente, non vedrà che il disagio, il pericolo, l'affanno, che colpirebbero l'uomo che vi sarebbe esposto.
Leggendo con attenzione questa affermazione, estrapolandola dal contesto, distorcendone il significato e facendo rivoltare il filosofo prussiano nella propria tomba, possiamo dedurre immediatamente che di recente la televisione ci ha regalato qualcosa di sublime: Tamarreide.Immanuel Kant
Trama dell'opera (per chi se l'è persa): quattro ragazzi e quattro ragazze (che si definiscono tamarri) vengono rinchiusi in un autobus che girerà per l'Italia. I quattro che pensano di essere i più belli si accoppiano; quella con le tette lancia un bicchiere e la cacciano; Ilcontadino pensa che qualcuna potrebbe dargliela, ma non è così; Untizio viene accusato di non essere un vero tamarro; Untizio dice a quello che se la sente calda che sembra gay (offesa insopportabile); una delle accoppiate litiga con quella che il gruppo definisce Lacozzachiattona; Lacozzachiattona diventa amica di quello che si era accoppiato con quella che aveva litigato con lei, ma nel frattempo era tutto finito; quello che Untizio aveva definito gay cerca disperatamente di accoppiarsi con più esseri viventi dalle parvenze femminili per dimostrare la sua "virilità"; qualcuno che incontra i genitori e piange (questo è un classico immancabile); arriva Tamarrasostituta; i due scopatori che litigano per chi ce l'ha più lungo, cioè, non proprio, ma alla fine si tratta di quello; Ilcontadino che ci prova con una, nel frattempo un'altra gli aveva dato buca a Firenze; altre amenità varie.*
A questo punto agevoliamo un filmato:
Analizziamo dall'inizio questa intervista.
DOMANDA 1: l'incipit indimenticabile "essere tamarro è una persona" ci introduce direttamente nel vivo della faccenda e ci permettere di notare la proprietà di linguaggio del tipo in questione. Andando oltre, dalle parole del presunto gay, apprendiamo che loro non sono così chiusi come si potrebbe pensare (astenersi allusioni a sfondo sessuale), mentre il suo amico ci dice che "l'abito non fa il monaco"... un minuto di silenzio... non mi sarei mai aspettato un contributo così innovativo, probabilmente ha ragione, li ho giudicati troppo presto.
DOMANDA 2: uno è umile, molto umile, normale, umile, molto umile, un bacio dal postino vostro! Notare che "ancora oggi" lui fa il postino... perché, che avresti fatto per non dover fare il postino? Hai forse vinto un nobel per la letteratura? L'altro lo salto.
DOMANDA 3: appello accorato a chi pensa che loro siano stati falsi.
Hanno ragione, sono stati verissimi, infatti penso che i loro comportamenti non siano stati differenti da quelli che avrebbero avuto al di fuori del programma televisivo; in realtà credo che siano falsi senza accorgersene.
Autodefinendosi tamarri, si sentono di dover appartenere a una determinata categoria, ben definita tanto nell'immaginario collettivo, quanto nel loro stesso; appartenendo a una "specie", hanno il dovere morale di rappresentarla senza deludere le aspettative altrui (per scomodare il caro, vecchio e morto Immanuel potremmo quasi parlare di imperativo categorico), imponendosi dei comportamenti che, almeno in alcuni casi, risulteranno necessariamente forzati, in quanto non spontanei, ma mai falsi (almeno nell'ottica dell'inconsapevole tamarro di turno).**
Ah, ovviamente ci voleva un accenno alle cose che "non si possono far vedere"... meglio non provare a immaginare.
Sì, li critico tanto, ma poi ho visto tutte le puntate, riuscendo addirittura a sopportare Fiammetta Cicogna. Perché ho fatto questo?
Perché era un programma sublime, cioè talmente brutto e spaventoso che diventava bello. Perché sono consapevole del fatto che persone del genere potrebbero distruggere il mondo, e di fronte questo spettacolo mi sento infinitamente piccolo, inerme e inutile.
Insomma, dopo tanti tentativi qualcuno ce l'ha fatta a sublimare il sublime in sette comode puntate.
Guardatelo, vene pentirete di certo.
Loro sono Tamarri.
(sopracciglio sinistro che cerca di innalzarsi verso vette sconosciute)
E tu?
*se non ci avete capito niente, potrete trovare tutte le puntate qui.
Un consiglio: cercate di superare l'iniziale ostilità che potrete provare nei confronti dei protagonisti; io, per esempio, alla seconda puntata avevo una voglia irrefrenabile di andarli a cercare per prenderli a mazzate in testa, proprio come si faceva un tempo con quei poveracci dei tonni.
**sono o non sono un aspirante sociologo fallito?