venerdì 10 maggio 2013

quando la statistica tira pacchi

Se c'è una cosa che non ho mai capito, questa è la statistica; o meglio, capisco che in alcuni casi può risultare quasi utile fare delle previsioni più o meno attendibili, ma la cosa che non mi sono mai spiegato è perché devo fare delle previsioni sui lanci di un dado se non gioco a DnD e non vado al casinò? Che poi, pure se ci giocassi, alla fine mi renderei conto che tanto le previsioni non ci azzeccano, perché c'è sempre quella probabilità d'errore, approssimativamente calcolabile, ma non eliminabile.

Il motivo per il quale, ormai da tempo, mi pongo queste domande sulla statistica è presto detto: Affari Tuoi*.
Ebbene sì, quando ceno sono costretto, volente o nolente, ad avere come sottofondo le "simpaticissime battute" di quel "bravissimo conduttore" che è Max Giusti**, oltretutto in realtà nessuno segue lo svolgimento del programma, ma non si può eliminare, né fisicamente né televisivamente.
Ora, se non siete appassionati spettatori di questo abominio programma televisivo (tra l'altro, beati voi), forse non conoscerete il più volte medaglia olimpica*** Andrea Matiacic, e non lo conoscete soprattutto perché le Olimpiadi erano quelle della Matematica, quindi ora ve lo presento:


Andrea Matiacic nasce a _________ il __/__/1984, nulla è dato sapere degli anni antecedenti al 2001, anno in cui afferma:

"Ho da poco compiuto i 17 anni e frequento il Liceo scientifico 'Preseren' di Trieste.
La Matematica è stata per me prima di tutto un divertimento, poi una sfida e un modo di conoscere tante persone interessanti.
Questo è il secondo anno che partecipo ai Giochi matematici della Bocconi, ma ho già preso parte per tre volte di seguito alle finali nazionali delle Olimpiadi della Matematica a Cesenatico e quest'anno sono stato tra gli invitati a Cortona.
Sono alto 1 metro e 95 cm, gioco a pallacanestro e faccio parte di un gruppo scoutistico, attività cui sono legati tanti altri bei momenti della mia vita, e quando posso suono il piano."

Nello stesso anno ricopre il ruolo di centrale in una squadra di basket a caso. Agli anni del liceo segue un anno (non si sa quale) di studio alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dopodiché buio totale fino al 23 gennaio 2006, quando Antonella Clerici lo fa comparire in qualità di esperto (di cosa non è chiaro), nella sua edizione di Affari Tuoi. Finito il 2006 scompare di nuovo per riapparire, stesso posto stesso ruolo, nel 2011, e da allora sta sempre lì, facendo interventi come i due che potete ammirare qui e qui.****
Insomma, lui è un po' l'Istat di Affari Tuoi, e cerca di giustificare con i suoi "accade circa una volta su 2500", "ha il 2% di probabilità di..." o "questo non succedeva da 37 puntate" un gioco che (ribadendo che lo trovo brutto brutto in modo assurdo) risulta essere sostanzialmente basato sul culo.

Tornando alla mia non comprensione della statistica in toto, vorrei dire che la mia poco affinità con la materia si basa sulla consapevolezza che, sebbene sia possibile fare una previsione più o meno attendibile in merito al verificarsi o meno di un singolo evento, non si può prevedere quale sarà il percorso che genererà o non genererà quello specifico caso; per esempio, tornando ad Affari Tuoi, il nostro eroe della statistica non può prevedere lo svolgimento di ogni partita, egli può solo definire puntualmente (a volte anche a posteriori, ma così so' boni tutti) le probabilità che un dato evento si presenti o non si presenti, basandosi sulle passate esperienze. Questo approccio, in sostanza, fa sì che ogni partita sia sostanzialmente un caso a se stante, un unicum tra le infinite combinazioni possibili di percorsi.

Se ora paragoniamo una partita ad Affari Tuoi all'intera vita di un Mario qualsiasi, vediamo chiaramente che la statistica, all'atto pratico, risulta essere del tutto inutile, soprattutto perché ogni Mario che viene al mondo sa che la sua partita si chiuderà all'apertura del medesimo pacco e, in questo caso più che mai, l'importante non è il risultato, ma la strada fatta per arrivare ad aprirlo.

*sì, "il gioco dei pacchi"
**ma, dico, non poteva continuare a fare il comico/imitatore, che gli riusciva pure abbastanza bene?
***o quantomeno così dicono, ma non so se fidarmi, perché, facendo una ricerca di circa 23 secondi, ho trovato solo questa fonte
****fonti: Wikipedia, questa e questa qui pure

11 commenti:

  1. Certe professioni contribuiscono alla mia autostima. Rispetto a quello che fa sto tizio il mio lavoro è utilissimo.

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  2. La chiusura è da antologia.
    Grandissimo!

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  3. @La Princess S.: ecco, il tuo commento mi sta facendo rivalutare questo tizio, almeno non è del tutto inutile.

    @guiotz: la prossima volta voglio fare di meglio: una chiusura da sussidiario!

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  4. Mah la statistica non mi è mai piaciuta. E nemmeno credere che tutto vada a culo. Ma devo arrendermi che è così, altrimenti non si spiega perché io sono disoccupato e questo tizio lavora.
    Sono sconcertato.
    Mah.

    Comunque tu, mi fai ridere come sempre, statistiche o no ;)

    Emil

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  5. @Emil: non voglio accettare la realtà, preferisco vivere nell'illusione che lo paghino in pallottolieri e papillon usati (paga decisamente generosa, oltretutto).

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  6. dal tuo articolo sembra che la statistica sia inutile nella vita di tutti, peccato che la statistica si trova alla base di ogni scoperta scientifica, medica, ecc.
    Se non capite qualcosa, non vuol dire che sia inutile!!!

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    1. Sono assente da un po', quindi rispondo con un ritardo veramente eccessivo, ma credo che volessi dire "innovazioni tecniche", più che "scoperte scientifiche".

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  7. E' bellissimo vedere che le vostre critiche sull'inutilità della statistica(e in un certo senso della Matematica) celino un invidia verso persone che volenti o nolenti sono più intelligenti di voi ;)

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    1. Caro Nino Cana,
      dovresti essere più chiaro e definire cosa vuol dire per te "intelligenza", perché gira voce che esistano diversi tipi di intelligenza.

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  8. Quoto in pieno:
    E' bellissimo vedere che le vostre critiche sull'inutilità della statistica(e in un certo senso della Matematica) celino un invidia verso persone che volenti o nolenti sono più intelligenti di voi ;)

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