mercoledì 25 gennaio 2012

vénti vènti

Vento dall'est
la nebbia è là
qualcosa di strano fra poco accadrà
Troppo difficile capire cos'è
ma penso che un ospite arrivi per me.
Oggi è una giornata abbastanza ventosa e, se ho imparato qualcosa dai film, il vento si porta dietro qualche cambiamento.




Penso che gli esempi possano bastare, e siccome i film hanno sempre ragione: si cambia.

So che è il momento di cambiare qualcosa, perché così non si va avanti; vorrei tanto dire di non avere paura di tutto questo vento, ma non posso farlo, perché non sarebbe vero e io dico sempre la verità (pare vero).

Questa metafora del vento che porta il cambiamento è invero tanto banale, forse però non abbastanza per i miei gusti, quindi non so se mi soddisfa pienamente... vabbè, per ora continuo su questa strada.

Che poi, in un certo senso, un po' di vento lo starei anche cercando, perché mi rendo conto che serve, per forza. Non sarà mica che sto diventando un cacciatore di uragani? Uno di quelli che quando li vedo in televisione penso:
"Certo che sono proprio imbecilli: prima cercano l'uragano e poi scappano perché hanno paura; ma che pensavano di trovare?"
Non so che pensare, sta di fatto che sono in uno stato d'allerta perenne (come i gatti*) e sono confuso, forse più del solito, anche se non credo sia possibile.
Ah, in ogni caso si comincia, via con i giri di valzer!

E comunque, alla fine questo post deve avere un minimo di utilità, quindi:
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: MrFord, sappi che ci sto lavorando, è più difficile di quanto pensassi, ma ci sto lavorando.

A grande richiesta aggiungiamo un vento:


*credo di sembra di aver citato questo episodio, sbaglio?

mercoledì 18 gennaio 2012

c'è una formula matematica per tutto

Recentemente qualcuno mi ha detto:
"Non ti angosciare per il casino: è la vita. Vedi, io se qualcuno per caso mi tromba, non mi pongo problemi per un po', me ne sto quieta e serena per almeno una settimana. La soluzione è quella, bert, fidati."
Vorrei solo dire che io lo so che quella proposta è la soluzione a tutti i mali del mondo, ma ci sono alcune cose che rendono il tutto meno facile di come potrebbe sembrare, perché per far capitare casualmente taluni eventi, per esempio quelli appena citati, è necessaria la coincidenza di alcuni fattori. Per esempio, Fiordaliso deve essere in menopausa per fare la pubblicità di kilocal donna; senza la prima condizione (menopausa) non si sarebbe verificato l'evento finale (spot).


Ma quali sono i fattori necessari alla trombata casuale?
Da approfonditi studi sul campo, ho compreso quanto l'appetibilità sessuale maschile implichi il verificarsi della trombata casuale (da ora in poi Evento), difatti, risulta ancora da provare l'esistenza di un uomo che possa definire non appetibile una qualsiasi preda sessuale.

A questo punto dobbiamo iniziare dalla definizione di livello di appetibilità sessuale maschile (LASM). Poiché risulta immediatamente evidente che la metodologia classica di utilizzare i numeri da 1 a 10 per valutare la "scopabilità" (scusate i termini tecnici, ma a volte sono necessari) di un soggetto non si riusciva a coprire tutte le differenti gradazioni di quantità di LASM, infatti questo metro di valutazione risultava evidentemente troppo impreciso, sono state create dieci differenti categorie; ogni essere umano di sesso maschile rientra in una di queste e, all'interno della propria categoria di appartenenza, riceve l'antica valutazione da 1 a 10 che stabilisce il livello di LASM a sua disposizione.

Ora, affinché l'Evento si realizzi, bisogna far entrare in gioco il/la partner sessuale da appioppare all'uomo valutato nel modo sopra descritto. Come ci insegnano le più banali leggi di mercato, anche per l'Evento è valida una sorta di legge della domanda e dell'offerta: l'Evento si verifica quando la somma tra LASM e quoziente di voglia (QDV) del/la partner risulti maggiore o uguale al 100.
Il QDV si calcola in questo modo*:

dove:
Etot è l'età del soggetto preso in esame;
Ev l'età del soggetto alla sua prima volta;
Na il numero di volte in cui il soggetto ha fatto sesso nei 12 mesi antecedenti al calcolo del QDV;
Ntot il numero totale di volte in cui il soggetto ha fatto sesso.

A questo punto abbiamo tutti i parametri necessari; esprimendo sia il LASM che il QDV in percentuale possiamo agevolmente comprendere quando e con quale possibilità si potrebbe realizzare l'Evento.
Studi di settore hanno evidenziato che al di sotto dell'80% è consigliabile abbandonare ogni speranza.

Forniamo ora ai nostri lettori un comodo CalcolaLASM tascabile, realizzato con la preziosa e irrinunciabile collaborazione dell'ancora non abbastanza noto Dave:


Utilizzarlo è semplicissimo: basta osservare il soggetto da valutare, identificarne la categoria di appartenenza (da Calderoli ad Ashton Kutcher) e dargli un voto da 1 a 10.

Utilizzando il CalcolaLASM posso dire di essere un 8, un Magalli da 8; questo significa che per far realizzare l'Evento devo imbattermi in un QDV pari ad almeno 52.
Ora fatevi qualche calcolo e, se superate il fatidico 52, contattatemi.

NB: i risultati appena espressi non dipendono dal sesso del/la partner, ma bisogna ricordare che per gli uomini il livello minimo di QDV è pari a 10.

*formula valida se e solo se Etot > Ev

lunedì 16 gennaio 2012

a long time work in progress

Avete sicuramente saputo che ieri sono stati finalmente resi pubblici i nomi dei cantanti dell'edizione 2012 del Festival della Canzone Italiana di Sanremo*, fino a ieri li aspettavamo tutti con enorme ansia, c'era uno strano fermento nell'aria e in ogni dove ci si chiedeva chi sarebbero stati quest'anno i partecipanti e per quale motivo ancora esiste Sanremo, poi la clamorosa svolta che tutti sappiamo.
Poiché mi sembra pleonastico stare qui a dipanare l'intera lista dei partecipanti**, ho deciso di raccontarvi cosa c'è dietro a questa magnifica manifestazione canora che unisce l'Italia in un tripudio di note stonate e testi smielati buona musica.

Forse non tutti sanno che il caro vecchio Gianni cerca di organizzare questo Sanremo (che sarà il Sanremo definitivo, vista l'imminente solita fine del mondo) ormai da millenni; qui sotto potrete ammirare questo filmato amatoriale, girato non più tardi di 24 ore orsono, che ci permette di comprendere parte degli sforzi direttamente profusi dal cantante con le mani un po' troppo grandi per quel corpo, affinché tutto vada come deve andare, quindi a rotoli:


E questo è solo l'ultima impresa di una minuziosa e paziente macchina organizzativa partita dall'Egitto di svariati millenni orsono.

Diamo ora il via alla dimostrazione di quest'ultima affermazione, partendo dalla seguente immagine:

Bozzetto del palco di Sanremo sulle mura della Tomba KV6, Valle dei Re, Egitto.
Qui sopra avete potuto vedere quello che moltissimi studiosi hanno sempre identificato con il dio Khepri (lo scarabeo sacro), che ogni giorno spinge Ra (il sole) fuori dall'oltretomba, permettendo così la sua rinascita e la venuta di una nuova alba; bene, la loro interpretazione è completamente errata, infatti, questo dipinto non è nient'altro che uno dei primi bozzetti del palco dell'Ariston, possiamo vedere:
  • lo scarabeo sacro che rappresenta Morandi, chiaramente riconoscibile grazie ai quattro arti superiori, che stanno a rappresentare le sue grandi mani, e alla pallina di sterco che sovrasta il cantante/stercorario, atta a ricordarci la passione coprofaga di colui che, solo, poteva cambiare il mondo un tempo, andava a 100 all'ora in un centro abitato, ma non gli hanno tolto la patente;
  • le due spilungone cornute che circondano il bel Gianni sono evidentemente Ivana Mrazova (a destra) e Tamara Ecclestone (a sinistra);
  • sullo sfondo, rinchiusi in un rosso golfo mistico, un crisoeburneo*** direttore d'orchestra (che non è Vessicchio) e, sullo sfondo, Benu, assimilabile alla nostra fenice (chiaro richiamo al Teatro La Fenice), a rappresentare il coro e l'intera orchestra del festival di Sanremo.
I lavori sono in corso da millenni e, come sempre accade, ci sono stati momenti difficili e dure contestazioni; contestazioni di cui possiamo trovare traccia nella kafkiana metamorfosi di Gregor Samsa (che è chiaramente uno pseudonimo di Gianni Morandi) in un insetto gigante assimilabile al ben noto scarabeo sacro (coprofago):
[...] correre avanti e indietro, da aver quasi dimenticato che poteva cercar scampo sulle pareti (sebbene fossero ingombre di mobili riccamente intagliati, pieni di punte e di spigoli), quando una cosa leggermente lanciata gli cadde vicino e ruzzolò via: era una mela. Subito ne arrivò una seconda; Gregor, atterrito, si fermò: non gli serviva a nulla correre, il babbo aveva deciso di bombardarlo. Si era riempito le tasche di mele, prendendole dalla coppa che stava sulla credenza, e gliele scagliava ad una ad una, senza mirare preciso, almeno per ora. Le mele, piccole e rosse, rotolavano sul pavimento, come cariche d'elettricità, cozzando tra loro. Una, gettata con poca forza, gli sfiorò la schiena senza fargli male; ma un'altra, seguendola immediatamente, gli si conficcò nel dorso.
La contestazione delle mele mise a dura prova la corazza del bel Gianni Stercorario, ma non riuscì a fiaccare l'indomito spirito italico, lo quale ebbe lo sopravvento su tutto; li dolorosi pomi portarono alla magnifica et dolorosa et necessaria scelta di riesumare i Matia Bazar, perché senza Matia Bazar che Sanremo è?

Ai postumi l'ardua sentenza.

*che poi quel "di Sanremo" potrebbe trarre in confusione facendo intendere che la canzone italiana, e non il festival, è di Sanremo.
**prego notare l'uso parole desuete ad cazzum.
***esisterà?

domenica 15 gennaio 2012

dei concepimenti virginali

Avete presente Non sapevo di essere incinta?
Se avete risposto no, non conoscete proprio niente. Per colmare questa lacuna, eccovi il promo:


Avrete capito che in questo programma TV vengono narrate le mitiche vicende di donne talmente furbe da non accorgersi di aspettare un bambino, finché il bambino stesso non decide di venire alla luce; ecco, in questo momento io mi sento il protagonista di Non non sapevo di essere incinto. Se state pensando che nel titolo dello show che mi vede protagonista ci sia un errore, beh, vi sbagliate di grosso, perché quel doppio "non" sta a significare che mi trovo nella situazione opposta di quella vissuta da tutte quelle future inconsapevoli mamme: se loro non hanno alcun sintomo da imputare a una probabile gravidanza, ma sono incinte, io non sono di certo incinto, ma ho certi sbalzi d'umore che levati.

E per fortuna che almeno la certezza di non essere incinto ce l'ho per i seguenti motivi:
  1. mi mancano alcuni organi atti a tale scopo;
  2. lo Spirito Santo ha agito solo una volta.
Sì, ok, potrebbe anche succedere che quello strano volatile circondato da una luce giallina decida di ripetere, per la seconda volta nella storia, quel giochetto strano che poi finisce con una persona che rimane incita senza che la persona in questione e il volatile si siano "conosciuti", solo che stavolta ci si dovrebbe impegnare un po' di più, perché, sebbene le vie del signore siano infinite, le vie del corpo umano proprio infinite non sono, quindi mi starebbe pure bene il pancione, ma poi da dove uscirebbe questo/a nuovo/a unto/a? E inoltre, se si dovesse riuscire a trovare un modo, io sarei il papà, la mamma, il mammo o cosa? Cioè, chiariamo i ruoli, non vorrei che questo/a poveraccio/a viva in una situazione addirittura più confusa di quella vissuta dal suo avo un paio di millenni fa.
Per chi non lo sapesse, ricordiamo che il pargolo di due millenni fa era figlio di un padre che lo aveva abbandonato nell'utero di una donna in procinto di sposarsi con un ignaro falegname, falegname che l'ha cresciuto come se fosse il suo vero papà, e potremmo anche dire che, di fatto, fosse veramente il suo papà. Ovviamente la storia si complica se pensiamo che nell'utero della madre ci era finito senza che lei e il padre biologico (?) si fossero mai incontrati direttamente; per non parlare poi del fatto che il padre, il figlio e quello che ha messo incinta la madre sono tre persone formate della stessa sostanza, quindi contemporaneamente coincidenti e distinte... insomma provate a immaginare di dover svolgere al suo posto il classico tema dal titolo "il mio papà" e capirete che era proprio un bel casino.
Quindi, che sia chiaro: se sono incinto, voglio almeno una definizione adatta e una spiegazione plausibile da dare al/la bambino/a.

Superata questa dissertazione sui motivi per i quali è altamente improbabile che io sia incinto, vi racconto di come passo da uno stato catatonico a uno iperattivo, dal depresso all'ottimista spinto finanche all'empatico; il tutto nel giro di pochi minuti e senza un'apparente motivazione.
Il fatto è che da un (bel) po' di tempo mi sento quantomeno inutile e improduttivo, come se arrancassi in ogni ambito della mia vita: fatico per fare ogni cosa e ogni cosa che faccio viene male; non riesco a ottenere quello che dovrei e, allo stesso tempo, non so se voglio ottenere quello che dovrei volere; se poi ci aggiungete anche un pizzico di incapacità organizzativa, il terrore e il desiderio di scoprire cosa ne sarà del mio futuro, capirete che... non lo so, ma se qualcosa la capite ditemelo, perché io non ci sto capendo niente.

Per i motivi appena descritti, ultimamente ho deciso di costringermi a "concentrarmi" (tra virgolette perché non ci riesco) sullo studio, con la speranza di arrivare almeno a mettere un punto a una situazione che definirei al limite del pietoso. E se da un lato mi impongo di studiare, dall'altro ho il terrore di contattare l'unica persona alla quale potrei chiedere una tesi; ma ora, per impedirmi di rimandare ulteriormente, e correre così il rischio di arrivare in ritardo, voglio assumermi un impegno serio, quindi ho deciso che lunedì provo a placcarla trai corridoi della facoltà e, se non dovessi incrociarla, le scrivo un'email e le chiedo un appuntamento per discutere di nulla; sì, essenzialmente di nulla, perché per il momento questo è quello che ho in mano, ma almeno inizio a farle presente la mia situazione, che non è poco.
Credo.

domenica 8 gennaio 2012

prima non c'era, ora c'è

Mi domando come mai nessuno me lo abbia fatto notare: qui abbiamo fatto una monarchia dal nulla, ma non abbiamo un organo di stampa ufficiale.

Capisco che sono il monarca assoluto e tutto quello che volete, ma ogni tanto anche voi potreste provare a partecipare attivamente alla vita politica e sociale di questo Stato, perché, sia chiaro, io non ve lo impedisco... certo, è vero che voi valete come il due di coppe quando briscola è bastoni e si sta giocando a Scala 40, però anche i due di coppe hanno diritto di parola e, in rarissimi casi, possono addirittura risultare utili.

Ok, la ramanzina ve l'ho fatta, e finalmente è giunto il momento di presentarvi la voce ufficiale del nostro amato Paese, una voce scritta, una voce fotografata, una voce inventata, ma soprattutto una voce che parte col botto, questo botto:


Erano anni che il mondo attendeva qualcosa di simile e ora, cari concittadini e sudditi, possiamo dire io ce l'ho, noi ce l'abbiamo!

#spazio per gli applausi#

Questo era il primo numero della Regia Gazzetta Ufficiosa di Bertlandia, meglio nota con il nome di "Che" (acronimo di Como-Hotel-Empoli, ovviamente).

PS: in realtà mancherebbe anche un inno, quindi, in attesa di vagliare le numerose proposte giunteci dai più grandi compositori del mondo (quali J. S. Bach, F. Liszt, F. Chopin, D. Baldan Bembo e altri), si è deciso di utilizzare la seguente opera musicale:

sabato 7 gennaio 2012

l'epifania non tutte le feste si porta via

Sono ormai lontani i tempi delle certezze, quei giorni meravigliosi, quando sapevi che il 6 gennaio poneva fine a tutte le feste del mondo, sono lontani perché stasera sono invitato a una festa di compleanno, per la precisione 18 anni.

Che poi, in realtà non sarebbe nemmeno un problema la festa in sé, solo che... se pensate per un momento che non ho voluto festeggiare i miei di 18 anni, forse capirete quanto poco mi alletti l'idea; ma, c'è un ma: sono passato dall'altra parte della barricata.

Che vuol dire?

Che questa si preannuncia una di quelle feste in grande stile (per essere un compleanno, ovviamente), una di quelle feste con millemila invitati suddivisi per anzianità; ebbene, questa volta rientro nel novero degli anziani.

E così, giusto per farvelo presente, sappiate che da oggi in poi il mio passatempo preferito sarà guardare i cantieri, parlerò a vanvera, ma con sentita nostalgia, dei vecchi tempi
"Quando c'era lui, i treni arrivavano in orario!"
"Ma lui chi?"
"Boh, che ne so, chi se lo ricorda?!"
sputerò per terra facendo attenzione a farmi notare da chi mi sta intorno e inizierò a giocare a carte lanciando improperi e maledizioni ai miei avversari... come dite? L'ultima già la faccio. E anche le prime due. Sarà, come dite voi, ma non mi fido. Ecco, da adesso inizierò anche a non fidarmi della gente, diventerò scorbutico e... ah, sono già scorbutico.
Ok, allora una fatica in meno, anzi tre, dopotutto a una certa età è meglio risparmiare le poche forze che rimangono.

Detto questo, buone non feste a tutti... almeno fino alla prossima.

In fede,
Un Anziano.

mercoledì 4 gennaio 2012

al cinema

Ricordo perfettamente il primo film che ho visto al cinema, forse il mio ricordo e la realtà non coincidono, ma (anche se non dovesse essere vero) ne sono certo: il film era Biancaneve e i sette nani.

Era estate ed eravamo all'aperto, ovviamente il cinema era il mitico Lucciola, dove in futuro avrei visto Stargate, Romeo + Giulietta di William Shakespeare e Non ti muovere*; non so di preciso chi c'era insieme a me, l'unico di cui sono certo è mio padre; forse lo ricordo perché, fino a oggi, non è capitato molte volte di vederlo in un cinema, gli unici altri film che ricordo di aver visto con lui sono Casper, Il ciclone e The Truman Show... The Truman Show, eravamo andati a vederlo solo noi quattro, era piaciuto molto a me e a mia madre, mio padre e mia sorella si erano addormentati.

Ovviamente il loro giudizio non conta, soprattutto calcolando che mia sorella si è addormentata anche davanti a La 25ª ora, un film che io trovo eccezionale. Mi è capitato altre due volte di vedere mia sorella addormentarsi al cinema, i film erano Troy e Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello... o meglio, quando siamo usciti mi ha detto che si era addormentata, perché io non potevo vederla, avendo fatto la sua stessa fine.

Un altro film che mi ha messo a dura prova è stato Australia, che mi ha fatto quasi ricredere su Baz Luhrmann. Eravamo andati a vederlo in tre, dopo neanche un anno uno di noi tre non c'era più, io adesso non riesco neanche a ricordare il suo nome, ma ricordo che era una ragazza molto gentile.

In quel periodo non andavo più tanto spesso al cinema, non era più come ai tempi del liceo, quando era diventato una tappa fissa, almeno una volta alla settimana ci ritrovavamo tutti lì. Uno degli ultimi film di quel periodo è stato La fabbrica di cioccolato; erano rimasti solo i posti in prima fila, io ero seduto proprio nel posto 1 fila A, ero talmente vicino da non riuscire a seguire tutto quello che compariva sullo schermo e il faccione di Depp sembrava ancora più imponente da lì sotto.
Era divertente parlare di cinema e vedere praticamente tutto quello che il cinema proponeva; era divertente, ma non tornerei indietro.

Sempre al cinema ho ricevuto una notizia di quelle che ti lasciano di sasso, sono uscito immediatamente dalla sala; trovo una certa ironia nel fatto che il film fosse La fine è il mio inizio. Poi non sono più riuscito a vederlo.

Che poi io al cinema parlo, infatti una volta il ragazzo di una mia amica si era lamentato con lei perché io commentavo** ogni scena, calcolando che il film era Batman Begins... beh, sebbene gli siano stati fatti un sacco di complimenti, non è che ci fosse una trama tanto complessa da seguire, potevo anche parlare una volta ogni tanto, no? E poi, mica parlo da solo, mi scelgo la compagnia e vado al cinema con chi parla come me, perché il commento in diretta mi piace un sacco, ma solo al cinema, perché quando guardo un film in tv deve regnare l'assoluto silenzio.

A questo punto mi rendo conto che ho un sacco di strani ricordi legati alle sale cinematografiche, come quando sono andato a vedere Aladdin, eravamo arrivati troppo presto, ma siamo entrati in sala lo stesso e siamo rimasti in piedi a vedere la fine del film; o quella discussione sulle persone con i paraocchi nata dopo aver visto I segreti di Brokeback Mountain; o quando, per non addormentarmi, mi sono messo a contare il numero di apparizioni del microfono in Sex and the City... forse sto degenerando e il post non ha molto senso, ma non importa, perché tanto ormai è finito.

*il film è decisamente drammatico, ma c'erano due persone in sala che hanno riso dall'inizio alla fine del film, chi? Mia madre e mia zia.
**sia chiaro, non è che urlo, parlo a bassissima voce con il mio vicino (se lo conosco ovviamente).

martedì 3 gennaio 2012

mens insana in corpore boh

Sono tornato.
Siccome questi giorni sono stati giorni di vacanza, ho deciso di non fare assolutamente nulla.


E così, proprio per ribadire il concetto di esser vacuo, sebbene non fossi del tutto convinto, non mi sono opposto all'idea di passare la quasi totalità del primo giorno del primo mese del primo anno successivo al 2011 presso le terme Széchenyi.
Premetto che non sono un tipo da terme, soprattutto perché non mi piace troppo il caldo, ma questa volta mi sono dovuto ricredere, infatti, se all'inizio entravo a stento e per pochi secondi nelle piscine a 34°, alla fine della giornata mi sono ritrovato a passare dalla sauna a 80° alle piscine da 40° e 20°. Ho scoperto che in sauna non sudo molto, che la mia pressione non si abbassa tanto da provocarmi svenimenti o roba simile, che appena entrati nella sauna a 80° è molto difficile respirare, che la lingua ufficiale delle terme di Budapest è l'italiano e che posso diventare un campione di maratonda.


Sì, proprio un campione di maratonda, perché, dovete sapere, che in una delle due piscine scoperte di quelle terme c'è un... guardate la foto a lato. Vedete quel percorso circolare al centro della vasca? Ecco, all'interno di quell'anello ci sono dei getti che creano una forte corrente che ti trascina e ti permette di iniziare, a volte senza volerlo, la maratonda.
Insomma ci siamo messi a correre/nuotare in tondo, una cosa stupidissima, ma molto divertente; almeno fino a quando non è intervenuto un gruppo di ragazzi italiani che faceva da tappo, schizzava i maratondeti e urlava ogni volta che passava una ragazza.

Che tristezza.

Quando sono arrivati loro me ne sono andato io, perché hanno rovinato una meravigliosa manifestazione di sport e inutilità, una manifestazione che era ripartita grazie ai miei sforzi, perché quando sono arrivato io nessuno stava facendo la maratonda, era stato solo grazie a me e ai miei compagni di viaggio che quell'anello si era ripopolato, eravamo noi gli unici che faticavano correndo per quello stretto corridoio, non loro, che hanno rovinato tutto e hanno persino avuto il coraggio di affermare:
"Abbiamo rianimato le terme."
In sostanza, tutto questo era per dire che c'è brutta gente che gira per il mondo e quella brutta gente è italiana... e quella brutta gente sono anche io* :)

*ci tengo a precisare che alla vista di un gruppo di ragazzi italiani depilati come le parti intime di un'attrice porno e muniti di minislippini superiperaderenti evidentemente della taglia sbagliata, mi sono guardato e, per un momento, non mi sono sentito italiano.