domenica 8 giugno 2014

il muco è un apostrofo verde tra le parole et'ciù

Cari scienziati ecologisti tutti,
sono un semplice ragazzo di campagna che si ritrova ad appartenere alla schiera, sempre più numerosa, degli allergici, vi scrivo perché ho qualcosa da dirvi. No, non vi chiederò di trovare una cura definitiva per tutte le allergie di questo mondo, so bene che ci state lavorando*, e non vi chiederò neanche di smetterla di fare gli ecologisti, perché lo so che questo non basterebbe a far estinguere tutte quelle maledette piante che facendo all'ammore in primavera mi fanno stare piuttosto male; no, niente di tutto ciò, sono qui perché ho un'idea da sottoporvi.
Nell'immagine a lato potete vedere una rappresentazione piuttosto fedele dello scrivente nel periodo compreso, all'incirca, tra i mesi di aprile e giugno; sapendo di non essere l'unico essere umano in tali condizioni, ho cercato più volte di trovare il lato positivo del muco, dopotutto un ha fatto anche cose buone (cit.) non si risparmia a nessuno, ma, sebbene abbia riflettuto a lungo su questa spinosa questione, non ci sono riuscito.
E fu così che la soluzione arrivò quasi per caso e, come spesso accade, grazie a una lumaca: se molte persone si spalmano in faccia creme fatte di bava di lumaca, perché non trovare un utilizzo anche a tutto il muco che noi allergici riusciamo a produrre?

Cari scienziati, qui si parla di un'intuizione rivoluzionaria!

Se fossi in voi indirizzerei la ricerca principalmente su due fronti:
  1. creare un motore a muco che possa alimentare qualsiasi cosa;
  2. trovare un modo per inserire muco, anziché bava di lumaca, nelle creme di bellezza (che poi tanto chi se ne accorge?).
Se avete altre idee, fate voi, l'importante è che non venga sprecato altro muco, anche perché ho già pronta la campagna pubblicitaria a favore della raccolta di muco:

DON'T WASTE YOUR CACCOLE
Grazie per la cortese attenzione, s'è fatta una certa, quindi io andrei.
Ciao.

PS: il genio è la capacità di vedere dieci cose là dove l'uomo comune ne vede solo una, e dove l'uomo di talento ne vede due o tre. (Ezra Pound)
PPS: cioè, se non era chiaro, volevo dire che sono un genio.

*perché ci state lavorando, vero? Vero?! VERO?!
**in inglese, ché fa sempre più figo.