giovedì 9 maggio 2013

quant'è brutta l'invidia, signora mia! O discorso sul titolo di un film con Hugh Grant meno tre matrimoni

Negli ultimi anni, visto l'avanzare dell'età, si erano susseguite molte voci, episodi non relativamente recenti ci avevano fatto pensare al peggio; sapevamo tutti che questo momento sarebbe arrivato, ma sono certo che la notizia di pochi giorni fa ha lasciato di stucco molti di noi.

Effettivamente questi eventi non capitano tutti i giorni, dopotutto si tratta di una persona che ha recitato un ruolo decisamente importante nella nostra storia del nostro Paese; un personaggio amato e odiato da molti, unico nel suo genere, che ha fatto discutere, ha suscitato scalpore e indignazione, ma anche profonda ammirazione e venerazione; insomma, un personaggio che, in un modo o nell'altro, ha impresso un'impronta indelebile nell'immaginario di moltissimi italiani.
In certi momenti trovare le parole adatte è difficile, quindi, cos'altro dire, se non congratulazioni a Valeria Marini e Giovanni Cottone!

Ma che pensavate che parlavo della morte di Andreotti?

Ecco, sempre la solita storia, una persona* non fa in tempo ad accentrare l'attenzione dei media, che subito arriva qualche invidioso** che, pur di rubarti la scena, si inventa di morire. Non si fa, non è corretto!

Ora voi mettetevi nei panni attillati della povera Valeria: aspettate per 46 anni per decidere con chi sposarvi; organizzate un concorso per farvi disegnare l'abito da sposa da un emerito sconosciuto***; vi sorbite le minchiate di Enzo Miccio che viene a organizzare tutto; vendete l'esclusiva alla prestigiosissima rivista magistralmente diretta da Alfonso Signorini (qui di lato in un'immagine di repertorio); scendete questi 124 gradini con tanto di strascico, abito lungo, tacco da battaglia, ombrelli bianchi, curiosi e fotografi tutti intorno; arrivate vivi alla meta pensando di avere ogni riflettore puntato su di voi e invece che succede? Il giorno dopo uno decide che muore e tutti corrono da lui.

Ma poi, dico io, questo non poteva trovare un momento più adatto per morire? Dopotutto aveva aspettato tanto, una settimanella in più gli faceva male?

E ammettiamolo, prima di morire poteva anche ripulirsi un po' la coscienza e fare luce su molte vicende che, con la sua morte, probabilmente non saranno più chiarite, per esempio, e cito solo una delle grandi domande a cui non ha voluto dare risposta: 

"Quale futuro li aspetta e quale futuro lei si augura per i bambini di oggi?"



Purtroppo non lo sapremo mai.

Andare avanti su questa strada, almeno in questa sede, sarebbe inutile, quindi concludo dicendo che l'invidia è proprio una brutta bestia, signora mia!
La visibilità logora chi non ce l'ha (semicit.)
*Valeria Marini
**Giulio Andreotti
***poi tanto lo fate fare dal vostro "grande amico" (cit.) Ermanno Scervino

6 commenti:

  1. @La Princess S.: non si meritava questo trattamento! PS: attena a chiamarla Valeriona, potresti subire pesanti ritorsioni da parte sua.

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  2. Per rimediare, la nostra amata cavallerizza di mortadelle potrebbe realizzare un docu-reality sul suo prossimo viaggio di nozze. Sarebbe un modo per non rendere vano l'impegno messo nel realizzare un simile evento.

    Ho intravisto la foto di Signorini e per un momento ho sperato di leggere la notizia della sua dipartita. Quanto sono una brutta persona da 0 a MirkoS?

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  3. Si, decisamente inopportuno. Però anche Valeriona, costretta a spostarsi per un minimo di visibilità... poteva almeno provare a morire ;)

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  4. @JC: pensi che potrebbe bissare il successo di quello fatto da Raz e Paola? Da 0 a MirkoS non saprei, ci sono troppi gradi di separazione per stabilire un valore preciso.

    @El_Gae: e così il giorno dopo arrivava un Andreotti qualunque e rimaneva fregata per sempre! Guarda che non stai parlando con una bionda svampita qualunque, lei mica ci casca in certi tranelli.

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