domenica 13 ottobre 2013

rovinatori

Ho visto Gravity e mi è piaciuto molto, quindi adesso ve lo racconto.

Se non avete visto il film e non siete come me, quindi temete gli spoiler (che d'ora in poi saranno autarchicamente definiti "rovinatori"), evitate di leggere le parti comprese tra #INIZIO ROVINATORE# e #FINE ROVINATORE#



Inizia che ci sono Sandra Bullock con la nausea, George Clooney che vola e un altro tizio, e tutti e tre sono nello spazio. All'improvviso succede che arrivano dei detriti di un satellite che sfrecciano velocissimi e distruggono lo Shuttle, #INIZIO ROVINATORE# uccidono tutti quelli che erano a bordo, bucano la faccia dell'altro tizio di prima, interrompono le comunicazioni con Houston #FINE ROVINATORE# e fanno finire la povera Sandra nel vuoto cosmico.
Dopo poco tempo #INIZIO ROVINATORE# George recupera Sandra e decidono (in realtà decide George, perché Sandra era un po' tesa e poi le stava per finire pure l'ossigeno) di arrivare fino alla stazione spaziale più vicina, la ISS, pensando di rubare una* delle sue Sojuz** (perché tanto nello spazio lasciano tutti le porte aperte, laggente si fidano ancora, mica come da noi!) per ritornare a casa, solo che i detriti avevano combinato qualche casino pure lì e lo zaino jet di George aveva quasi finito la benzina e... insomma, com'è come non è, alla fine arrivano vicino alla ISS, non riescono a fermarsi proprio bene e George decide che si stacca da Sandra e finisce alla deriva nello spazio.
Sandra è rimasta sola e senza ossigeno, oltretutto il paracadute della Sojuz si era aperto per colpa del primo passaggio dei detriti; possiamo dire che la situazione non è proprio delle migliori, cosa fare? Ce lo dice il fluttuante e logorroico George: rubare la Sojuz e usarla per arrivare alla stazione cinese, tale Tiangong 1, dove, se la trovava ancora sana, poteva rubare una Shenzhou (che sarebbe la Sojuz cinese) che l'avrebbe riportata a terra; datele le dovute istruzioni, #FINE ROVINATORE# George dice che l'aurora vista da lì è bella, #INIZIO ROVINATORE# si intrattiene ancora un po' a chiacchierare con Sandra, che intanto raggiunge la porta della ISS, e poi sparisce per sempre.
A questo punto Sandra entra nella ISS, si toglie la tuta e si mette in posizione fetale. Bella immagine, molto, anche se, forse stavolta la citazione di 2001*** è un po' troppo palese, però, d'altronde, non hanno mica citato Vacanze di Natale '95, quindi, dai, gliela faccio passare. Dicevo, entra nella ISS e si mette a girovagare un po' alla cieca, finché non scoppia un incendio, quindi scappa nella Sojuz, la sgancia dalla stazione spaziale, ma non riesce a muoversi perché i cavi del paracadute (sì, ancora lui) si erano annodati proprio intorno alla ISS. Ovviamente l'unico modo per risolvere la situazione è uscire, di nuovo, e svitare i supporti dei cavi stessi; che ci vuole! Sandra esce con la sua bella brugoletta spaziale e, con un tempismo perfetto, ecco che ritornano i soliti detriti.
L'ISS è distrutta, Sandra si salva ed io inizio a pensare che lei sia una di quelle persone fortunatissime, ma che portano una sfiga infinita a chi le circonda.
Bene, rieccoci nella nostra bella, anche se un po' freddina, Sojuz, giriamo la chiave e... non parte: i soliti russi che non fanno benzina.
La disperazione regna sovrana, ma ecco una voce alla radio! No, è solo un tizio inutile, ok, va bene così, ci abbiamo provato, chiudiamo l'ossigeno e si muore tutti quassù. Il sonno è quasi arrivato quando ricompare George, entra nella Sojuz, riapre l'ossigeno e ha un'idea fantastica: usare i razzi che avrebbero dovuto garantire un atterraggio morbido per arrivare dai cinesi. Furbo questo George. Ma come c'è arrivato fino a qui? Ah, giusto, era un sogno, ma l'idea non era male, Sandra ci prova e ci riesce pure. Certo, per arrivare sulla stazione spaziale deve rifarsi una nuotata nel vuoto, ma stavolta ad aiutarla c'è un estintore, ed è subito WALL•E.
E brava Sandra, ci sei riuscita pure stavolta! Solo che, ovviamente, la Tiangong 1 sta per precipitare nell'atmosfera terrestre, dai, che sarà mai per una che ha fatto Speed? Rischi qualche bruciatura, ma riesci a salvarti pure stavolta, e non importa che atterri proprio in un laghetto nel mezzo del nulla e rischi di annegare, perché alla fine, seppur a fatica, raggiungi la riva, ti alzi e ricominci a camminare. #FINE ROVINATORE#
Il film è finito.


Dal mio racconto sembra orribile, vero? Effettivamente poteva essere un film bruttissimo e senza senso, invece è un film coinvolgente, talmente coinvolgente da tenerti col fiato sospeso dall'inizio alla fine; più di una volta ho avuto la sensazione di dover allungare la mano alla ricerca di un appiglio e, inaspettatamente, mi sono trovato di fronte alla dimostrazione che il 3d ha un senso (probabilmente anche grazie a un uso non esasperato dello stesso), che non si tratta solo di una trovata per far pagare di più i biglietti del cinema,**** come mi aveva fatto sospettare il tanto esaltato Avatar.

Per farla breve, andate a vederlo, perché è un film... entusiasmante.

*ho deciso che quella del film era femmina, anche se su wikipedia gira voce che sono maschi.
**o Soyuz o Союз, insomma fate un po' come vi pare.
*** perché, diciamolo, sebbene sia molto più immediato, questo film deve molto a 2001, anche per quanto riguarda le scelte musicali.
****decisamente di più, in realtà, e per questo ancora un po' di odio verso il 3d ammetto di avercelo.

sabato 28 settembre 2013

prima o poi tocca a tutti

Avete parlato tutti di Guido Barilla*?
Chi manca?
Ah, giusto, manco io.

Che poi io nemmeno volevo scriverlo 'sto post, ma c'ho pensato e... sì, dovevo, per forza, perché non voglio mica sembrare un tipo alternativo o rischiare di essere preso per un hipster; non sono uno che si piastra i baffi e non voglio farvi pensare che lo sia.
Chiariamoci, non ho niente contro gli hipster dai baffi a manubrio, certo, fossi in loro non me li farei, io ho un concetto di baffo vagamente differente, ma ognuno è libero di fare quello che vuole... senza dare fastidio, perché comunque io, che non credo nei baffi a manubrio, non devo essere obbligato a vederli. Puoi anche farteli, ma quando la tua decisione di piastrarti i baffi incontra il mio sguardo... beh, allora stai ostacolando la libertà di una terza persona e, a mio parere, dovresti avere un po' di rispetto in più.

Ecco, sì, è il rispetto che manca a certi hipster.
Noi abbiamo una cultura vagamente differente, per noi il concetto di famiglia sacrale rimane uno dei valori fondamentali dell'azienda: la salute, la famiglia [...] la nostra è una famiglia tradizionale. [...] Ognuno è libero di fare quello che vuole... senza dare fastidio. [...] Hanno diritto di fare quello che vogliono, senza disturbare gli altri. [...] Facciano quello che vogliono senza infastidire gli altri.
Guido Barilla
Ah, no, scusate, dalla sezione marketing del blog mi dicono che, ovviamente, non volevo offendere nessuno. In tutta la mia vita ho rispettato tutti, perfino i cani e gli hipster, dopotutto non ho niente contro gli hipster, ho tanti amici hipster... dai, prometto che prima o poi incontrerò un hipster.



Ma veniamo al punto e lasciamo perdere gli hipster.

Io sto con Guido.

Sì, sto con Guido, perché sappiamo tutti che la famiglia tradizionale è quella fondata sul matrimonio, quella che ci viene presentata dalla Sacra Famiglia, con una moglie, un marito e uno o più figli.
È per questo che sto con Guido anche quando gli chiedono di scegliere un politico che sia un bravo comunicatore, uno che potrebbe a pubblicizzare anche la pasta Barilla, e lui sceglie Berlusconi
Sicuramente Berlusconi [...] perché sa dire le cose molto meglio di tanti altri [...] è in grado di comunicare tutto.
Guido Barilla
sì, proprio il Silvione nazionale, perché è evidente che la sua famiglia è quanto di più tradizionale possa esserci. Non siete d'accordo? Ve lo dimostro: analizzando la Sacra Famiglia, massimo esempio di "famiglia tradizionale", vediamo che la Madonna ha partorito a 15 o 16 anni e che la differenza di età tra lei e san Giuseppe era notevole, inoltre, prendendo per buona la Storia di Giuseppe il falegname, potremmo anche dire che quello con Maria era il secondo matrimonio di Giuseppe e che dal primo erano nati sei figli, quattro maschi e due femmine... sì, ok, ha troppe figlie femmine e pochi maschi e se si sposa con la Pascale (che in realtà è un po' attempatella, lo ammetto) arriva a quota tre matrimoni, ma dai, non fate i pignoli, torna quasi tutto!

Ok, lo so, vi ho annoiato con l'ennesima inutile analisi, ma guardate che per me potete anche non leggere quello che scrivo, ci sono tanti hipster su tumblr, se non siete d'accordo con i miei post potete sempre andare a guardare quei cosi lì, mica siete obbligati a rimanere.

PS: ci sarebbe da approfondire anche il fatto che tutto era cominciato commentando alcune frasi dette dal Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, la quale evidenziava come in alcune pubblicità si faccia un uso del corpo femminile di certo non esaltante, frasi che hanno suscitato queste affermazioni:
La donna è madre, nonna, amante, cura la casa, cura le persone care oppure fa anche altri gesti, altre attività che comunque ne nobilitano il ruolo [...] in tutti i Paesi del mondo la donna è estremamente usata.
Guido Barilla
*qui la versione integrale dell'intervista incriminata.

mercoledì 25 settembre 2013

it's the end of the world as we know it

L'emisfero boreale è in tumulto, il popolo della rete scandalizzato, un gattone arruffato, il latte versato, e tutto a causa della medesima notizia: a Striscia la notizia debuttano i velini.



È la fine dell'epoca delle veline? Questa novità durerà solo un anno? I velini si fidanzeranno con qualche calciatore?
Nessun può sapere cosa ci riserva il futuro, l'unica cosa che sappiamo con certezza è che un popolo senza memoria non ha futuro, ed è proprio per garantire un futuro all'Italia tutta che vado ora a presentarvi la seguente retrospettiva sulla figura della velina dalla fine degli anni '80 ai giorni nostri.

GLI INIZI
Tutto è cominciato il 7 novembre del 1988 con queste quattro qui, ma siccome non me le ricordo, faccio finta che non siano mai esistite.

LA RIVOLUZIONE
La stessa fine riservata alle veline primigenie spetta di diritto a tutte quelle comparse prima della grande rivoluzione del 1991, quando comparvero sullo schermo le Veline con la V, coloro le quali rivoluzioneranno il concetto di valletta silente e mezza nuda. Naturalmente la coppia in questione è quella formata da Ana Laura Ribas e Rosy Bindi. Gli stacchetti a ritmo di samba di Ana Laura e le acrobazie della riccioluta Rosy entrarono di prepotenza nell'immaginario sexy di ogni italiano; a quei tempi non c'era uomo, nell'intera penisola, che non avesse sognato di passare una notte di fuoco con la procace Rosy o, in alternativa, di pettinare la simpatica Ana Laura.

L'EVOLUZIONE DELLA SPECIE
Il 1994 è ricordato come l'anno della dicotomia velina bionda/velina mora. In quella stagione, ad accaparrarsi il lavoro più ambito d'Italia furono le giovanissime e talentuose Maria Callas e Renata Tebaldi.
I giornali di gossip erano pazzi di loro e ben presto si iniziò a parlare di una accesa rivalità tra le due ragazze, fu così che anche i fan si divisero in Callasers e Tebalders. Le loro spettacolari sfide a colpi di stacchetti incendiavano gli animi delle folle, ma l'eccessiva pressione dei media finì presto per schiacciarle. La coppia durò solo una stagione televisiva.

L'anno successivo vennero rimpiazzate da quelle che tutti ricordiamo come le "veline pensanti": Alessia Merz e Anna Moroni.
Questa insolita coppia fece immediatamente breccia nei cuori degli italiani grazie alla loro cultura e al loro impegno nel sociale; entrambe già molto note in ambiente accademico, durante la loro permanenza a Striscia la notizia si guadagnarono la simpatia del pubblico organizzando certami, letture dei grandi classici latini e tornei di Indovina Chi? in ogni piazza d'Italia.
La loro eccessiva personalità le portò rapidamente a oscurare i conduttori del programma, cosa che costrinse Antonio Ricci a porre la parola fine ai loro stacchetti.

LA RINASCITA
Le coppie susseguitesi dal 1995 al 1998 non riuscirono a bissare i successi di chi le aveva precedute e ormai la figura della velina non era più importante come in passato. Serviva una nuova svolta e quella svolta arrivò con l'indimenticabile coppia formata da Donatella Versace e Daniela Santanché.
Passate alla storia come le veline più toste di sempre, D&D, come amavano farsi chiamare, erano due ragazze dal passato burrascoso, fatto di ricatti e violenza, che si conobbero per caso, grazie alla loro passione per il gioco d'azzardo, e decisero di fare i provini insieme. Mai decisione fu più azzeccata! Furono loro, infatti, le prime veline a rimanere in carica per ben tre stagioni consecutive.*

L'INIZIO DEL MILLENNIO E LA FINE DEL SOGNO
Dal 1998 al 2012 si va consolidando un'immagine stereotipata del duo, talmente stereotipata da indurre in confusione il povero Bobo Vieri, che diventerà, di fatto, uno degli accessori necessari per svolgere il ruolo di velina mora.
Negli anni si susseguiranno accoppiate diverse, ma si tratta solo del pallido riflesso di un passato glorioso. La crisi è ormai evidente.
Il 15 giugno 2013 Oriana Fallaci e Nilde Iotti salirono, ultime veline, sul mitico bancone di Striscia la notizia.
Fu così che queste ragazze, scialbe e senza personalità alcuna, posero fine a un'era di successi e talento.

*alcuni teorici del complotto collegano la loro lunga permanenza sul bancone di Striscia la notizia a una storia di ricatti e foto a luci rosse.

domenica 22 settembre 2013

first world problems

Un problema serissimo che potrebbe trasformare completamente la mia quotidianità, rendendomi quasi impossibile una vita normale, mi affligge da qualche tempo.

Era un giorno qualunque, ed io me ne stavo tranquillamente inchiodato di fronte al PC in attesa di un minimo di ispirazione per andare avanti con la tesi*, quando mi resi conto che c'era qualcosa di strano, qualcosa in me che non andava.
Guardavo il mio pollice destro e non lo riconoscevo, lo sentivo, ma non era più il mio, era attaccato alla mia mano, ma era qualcosa che non mi apparteneva. Non ricordavo di aver mai provato una sensazione simile in tutta la mia vita, mi sembrava tutto così strano, ero sicuro che quello fosse il mio pollice, ma allora perché sopra di lui stava crescendo quella cosa?

Ripresomi dallo shock, scoprii che quella cosa era un'unghia.
Un'unghia sul mio pollice? Come aveva osato tanto? Anni e anni di onicofagia militante distrutti in un solo secondo, come era possibile?

Compresi presto che questo era uno dei tanti delitti imputabili alla malefica tesi: costringendomi per giornate intere davanti al PC, con una mano fissa sul mouse, l'infingarda aveva favorito l'avanzare delle sue alleate unghie. Le truppe ungulate mi avevano colto di sorpresa, ma non era detta l'ultima parola, infatti, nel tentativo di sedare la loro insubordinazione sul nascere, corsi immediatamente in bagno, presi le mie fide forbicine e... e mi resi conto che non sapevo usare le forbicine con la sinistra.

Il fatto è che con i piedi si usa sempre la destra, e poi anche se non fai un lavoro perfetto, chi se ne frega, tanto chi li vede? Invece con le mani la storia è completamente diversa, perché quelle sfacciate stanno sempre lì in bella vista.

Improvvisamente avevo un problema che mai e poi mai mi sarei aspettato di dover affrontare, perché un conto è che tanto ti mangi le unghie, quindi avrai delle mani sempre inguardabili, lo sanno tutti e va bene così, ma se non te le mangi e te le tagli male dai l'impressione di essere uno che nemmeno sa tagliarsi le unghie, e voi potete testimoniare che non sono affatto una persona del genere!**

Col passare dei giorni questa strana malattia si è diffusa anche alla mano sinistra.***
Ora la situazione è talmente grave che ho già tentato tre volte di tagliarmi le unghie.

Ho un problema e ho bisogno del vostro aiuto.
Ve lo chiedo con il cuore in mano, se non volete per me un futuro da "uomo con le unghie più lunghe del mondo", con tutte le difficoltà che implica la presenza di escrescenze cheratinose di tale lunghezza, per favore, insegnatemi come si tagliano le unghie (specialmente quelle della mano destra).

Grazie.

*ho scoperto che per farsi dare uno straccio di laurea devi farne per forza una, ma dove andremo a finire di questo passo?
**vivo fingendo che sia così, assecondatemi e nessuno si farà male.
***lo ammetto, la sinistra dà molti meno problemi della destra.

venerdì 20 settembre 2013

pisellòv



Avete presente la pubblicità qui sopra?
Cosa ne pensate?
Bella pubblicità, vero?
Una di quelle talmente belle che non si capisce cosa stiano pubblicizzando, però... però mi infastidisce, e non poco.

Mi infastidisce, perché questi qui, per pubblicizzare una compagnia che fornisce energia elettrica, ci definiscono tutti guerrieri, ebbene, io sono convinto che fare la spesa, prendere un treno, svolgere il proprio lavoro, andare a scuola o anche solo avere una piccola e stupida passione e metterci un minimo di impegno non è fare una guerra, non lo è e non lo sarà mai.

Mi infastidisce che si possa pensare che un treno sia un campo di battaglia, e mi infastidisce che nessuno si sia reso conto quanto fosse stupida questa metafora.
Sono decisamente ignorante in merito alle guerre attualmente in corso nel mondo, ma non ci vuole un grande sforzo di fantasia per pensare che proprio mentre io sono qui, a casa mia, che digito queste parole inutili, da qualche parte stanno uccidendo qualcuno a causa di una guerra, vera stavolta, qualcuno che molto probabilmente non è neanche un guerriero. Ora, mi domando, cosa farebbe di me un guerriero?

Probabilmente sto esagerando, anche perché capisco che volevano semplicemente trovare un modo per esaltare la quotidianità, però se penso che la pubblicità è comunicazione e che la comunicazione è fatta anche di parole, non posso credere che uno che di lavoro fa il pubblicitario, che è pagato per comunicare, non sia riuscito a trovare qualcosa di meglio.

A questo punto, caro creativo, sai cosa ti dico? Che te ce mannerei veramente in mezzo a 'na guera, poi vedemo quanno torni, se torni, si te va ancora de falla 'na pubblicità del genere.

martedì 16 luglio 2013

il diavolo non è così brutto come lo si dipinge

Ieri ho fatto una scoperta fondamentale: i cartoni dei Testimoni di Geova.



Credo che il video non abbia bisogno di alcun commento, ma ci tengo a far sapere a tutti voi, genitori satanisti, che questa serie animata rappresenta un altro strumento per aiutare i genitori a educare i figli.*

Ora, devo ammettere che il comportamento della mamma di Gabriele mi è sembrato un po' eccessivo, però poi ho ripensato al papa spapato che ce l'aveva con Harry Potter, e subito mi è venuta in mente una domanda:

ma non è che sotto sotto sono un satanista e non lo so?

E fu così che trovai in questo articolo le linee guida da seguire per valutare il mio livello di amicizia con Geova.

Partiamo da alcuni film che mi piacciono parecchio:
  • The Avengers: dei pagani e superpoteri fanno dello spettatore un bambino cattivo, e Geova non è di certo amico dei bambini cattivi.
  • Gran Torino: gang, furti uccisioni, gente che sputa! No no, non va bene per niente.
  • La Tigre e il Dragone: mi basta sapere che è cinese per capire che Geova non lo vede di buon occhio (e il suo occhio non è di certo a mandorla).
  • Tutto su mia madre: malattie veneree, prostituzione, transessuali, lesbiche, droga e sono quasi certo che in quell'Hospital del Mar lì fanno anche trasfusioni di sangue. Satanismo +20.
  • Pulp Fiction: si parla di sesso, droga, violenza e balli strani, è decisamente un film supersatanico. Ah, e poi Uma Thurman porta una parrucca nera!
  • I Goonies: prima di tutto ci sono i pirati e poi pure una banda di malviventi armati; si sa che Geova non apprezza nessuno dei due.
  • Arancia Meccanica: il discorso è un po' come quello fatto per Pulp Fiction, tranne che per Uma Thurman.
  • Mary Poppins: una donna che può volare ed entrare nei quadri disegnati su un marciapiede con dei gessetti colorati non può essere che l'incarnazione del maligno. Al rogo!
  • Un tram che si chiama desiderio: dipendenza da sesso e alcool, relazioni sessuali fuori dal matrimonio e la scena della violenza sessuale fanno di questo film la culla di Satana.
  • Il mago di Oz: basta il titolo per capire che anche questo è un film ispirato dal demonio.
Ok, con questi film non ho avuto molta fortuna, proviamo con quelli di animazione (ovviamente eliminando in partenza quelli ispirati a qualsivoglia fiaba classica, perché intrisi di magia e la magia è di Satana) ché magari mi va meglio:
  • Il castello errante di Howl: il protagonista è un mago e casa sua è tenuta insieme dai poteri di un demone. Il satanometro è andato fuori scala.
  • Alla ricerca di Nemo: certo che se inizi con la morte violenta di Coral e di quasi tutte le sue uova non hai proprio capito come si fa a diventare amici di Geova. Bocciatissimo!
  • Shrek: magia = Satana, in quale altro modo devo dirvelo?
  • Toy Story: e chi è che anima quei giocattoli se non la stessa entità diabolica che possedeva Linda Blair?
Niente, pure con l'animazione mi ha detto male, proviamo con i libri:
  • Delitto e castigo: tutta la vicenda viene generata da un duplice omicidio, se non è ispirato dal diavolo questo, allora non so più a cosa credere.
  • Il Silmarillion: in altre parole la bibbia del demonio. Vade retro!
  • La fattoria degli animali: e Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra e soggiogatela, e tenete sottoposti i pesci del mare e le creature volatili dei cieli e ogni creatura vivente che si muove sopra la terra”. Certe volte 'sto Orwell te le leva proprio dalla bocca.
  • Il piccolo principe: non fatevi ingannare dal piccolo principe, perché uno che dà ascolto a un serpente per realizzare i propri desideri, tanto innocente non è. L'esaltazione di Satana è palese.
Niente ci rinuncio, c'ho provato, ma adesso basta, mi arrendo, il risultato è evidente: sono decisamente un grandissimo e famigerato satanista, che in confronto a me Charles Manson è Candy Candy. Che poi, riflettendoci un attimo, se i film e i libri che mi piacciono sono di origine diabolica, sono costretto ad ammettere che è proprio vero: il diavolo non è così brutto come lo si dipinge.



E voi siete satanisti? Se sì, quanto? Da quanto tempo? Qual è stato l'ultimo sacrificio che avete fatto a Satana?

*e lo dice Anthony Morris, membro del Corpo Direttivo, mica lo dico io.

domenica 14 luglio 2013

delle cicale

È estate, tempo di mare, di caldo, di sole e, viste le giornate appena trascorse, di temporali pomeridiani più o meno violenti.
Io lo so che molti si saranno lamentati di queste precipitazioni insolite*, però, vorrei far notare a queste persone che questi temporali hanno fatto anche cose buone (cit.).

Come accade a molti, anche io non riesco a farmi piacere del tutto quello che per me è normale, questo implica che, da bravo bifolco (o, se preferite, villico), non sia propriamente un appassionato della vita agreste. Questa mia non passione viene fuori in special modo nel periodo primaverile, quando la natura dà pieno sfoggio delle proprie capacità amatorie ed io, in tutta risposta, smetto di respirare serenamente, anelando uno spazio carico di smog e privo di pollini tutto per me. So bene che la colpa non è della natura in piena ormonellosi, non ho niente contro la natura in ormonellosi, ho tanti amici natura in ormonellosi, solo che in quei momenti rimpiango un po' le belle ere glaciali di una volta.

Ma, con tutto questo, cosa c'entrano i temporali? Ebbene c'entrano, perché la mia avversione nei confronti di Madre Natura** torna a farsi viva quando le cicale iniziano a frinire.
Non so se avete mai provato l'esperienza di svegliarsi e vivere un'intera giornata con una mandria di cicale frinenti, ma se non vi è capitato, sappiate che vi invidio, perché quel suono acuto e continuo ti entra nella testa come il peggior tormentone estivo mai scritto, perfino peggiore di questo:



Però poi che succede? Succede che diluvia, cosa insolita per questo periodo, sparisce il sole, le spiagge si svuotano, l'umidità aumenta, si devono chiudere le finestre e in casa il caldo è asfissiante; insomma, una rottura di palle, perché un diluvio estivo sa essere molto fastidioso, però poi apri la finestra e ti rendi conto che un diluvio riesce anche a zittire quei rumorosi e odiati Auchenorrinchi.

In ogni cosa si possono trovare aspetti negativi e positivi, bisogna solo scegliere su cosa concentrarsi. Tempo fa ho deciso di prestare attenzione al lato positivo delle cose, a volte non è così facile neanche trovarlo, e ogni tanto questo atteggiamento mi fa sembrare piuttosto infantile e ingenuo, però, in fin dei conti... chi se ne frega.

Sigla!



PS: ovviamente se trovate un modo per far stare zitte le cicale, anche io inizierò a odiare i temporali estivi.

*e fingerò di ignorare che a lamentarsi sono sempre gli stessi che avevano fatto in tempo a disprezzare il troppo caldo e che in inverno si erano già lamentati del freddo.
**che è sempre accanto a me, infatti sto pensando di denunciarla per stalking.

mercoledì 12 giugno 2013

i raccomandati

Oggi vorrei denunciare un caso di raccomandazione che mi ha sorpreso e abbastanza disgustato.

Solo poche righe per dirvi che Cip e Ciop, diventati famosi nel 1943 grazie a Pluto, sono due scoiattoli striati, proprio come Alvin, Simon e Theodore, meglio noti come Alvin and the Chipmunks, entrati in attività nel 1958; solo un caso? Non credo.

E se non siete ancora convinti, sappiate che nel 1983, dalla serie animata Alvin Superstar, vengono fuori le Chipettes, tre scoiattoline striate che, pare, se la intendano proprio con i Chipmunks.



Non aggiungo altro in merito.

Non in merito aggiungo che dalle parti di Mr Ford ho fatto un test per vedere quando sono fordiano; pare che sono uno dei Goonies, il che è fantastico! A parte il test, pare anche che citando tutto ciò in questa sede potrei avere aggratise la versione premium di questa simpatica app cinefila (qui in versione gratuita), quindi lo cito e mi faccio raccomandare pure io, anche se non sono uno scoiattolo striato.

N.B.: contrariamente a quanto potrebbe far credere il titolo del post, analisi chimico fisiche svolte sullo stesso non hanno mostrato alcuna traccia di Carlo Conti e Pupo.

lunedì 10 giugno 2013

Prancercise®

E così, inaspettatamente, mi ritrovo a osservare quel vuoto, quello spicchio mancante che una mano malferma ha tagliato, che uno stomaco non affamato sta digerendo.

Addio quasi un quarto di torta alle mandorle.

La tua vita è stata breve, ma il tuo sacrificio non è stato vano; una riflessione, ora, si fa largo nella mia mente, solo adesso riesco a vedere tutto con chiarezza: tra poco comincia l'estate e forse è il momento di smettere di prepararmi per il letargo invernale, perché, e questa frase devo stamparmela bene in mente,
non sono uno scoiattolo striato, non ho bisogno di accumulare grasso per sopravvivere all'inverno.
Anche se fossi uno scoiattolo striato, non dovrei comunque accumulare grasso, perché l'inverno è finito da un lasso di tempo non abbastanza piccolo da poter dire che sto cercando di rimettermi in forze, né talmente grande da doversi preparare ad affrontare quello successivo.

Insomma, sostanzialmente questo vuol dire che sto prendendo peso, ho già pronta la scusa ufficiale:
"Non sono grasso, è una disfunzione!"
E poiché la frase potrebbe essere vera, mi basterà non approfondire ulteriormente questo specifico aspetto della disfunzione di cui sopra, per poter poi essere in grado di autoconvincere di non mentire, anche se so bene come stanno le cose realmente: nun movo paja.*
Lo so, dovrei fare qualcosa, ma sono affetto da fiacca che me se incolla** e poi io e le palestre abbiamo avuto una discussione tempo fa, e non è solo colpa mia, anzi, hanno cominciato loro.

Ora, converrete con me che, posto che la torta di mandorle qualcuno dovrà pure mangiarla, non esiste soluzione a questo mio annoso problema, o meglio, non esisteva fino a qualche sera fa, quando mi hanno fatto scoprire il Prancercise®.

Che cos'è il Prancercise®?
"A springy, rhythmic way of moving forward, similar to a horse’s gait and ideally induced by elation"***
Chiaro, no?
No, effettivamente non lo è.
E allora lascio spazio alla cara Joanna Rohrback, creatrice di tutto ciò, che vi dimostrerà praticamente di cosa si tratta:



Non trovate che sia qualcosa di meraviglioso? Allora cosa aspettate?! Correte subito su prancercise.com per entrare in contatto diretto con la mitica Joanna! E non dimenticate di procurarvi qui le istruzioni necessarie a raggiungere l'eccellenza fisica e spirituale.

Fate come Thor, non fatevi scappare l'occasione di una vita.



Qualcuno dovrebbe assumersi l'onere e l'onore di organizzare un flash mob a tema.

PS: ringrazio xellhell per avermi introdotto ai misteri del Prancercise®.
PPS: l'esercizio può essere praticato anche da chi ha la barba.

*da qualche tempo non svolgo alcuna attività fisica che non sia strettamente necessaria
**vabbè, dai, questa l'avete capita
***parole di Joanna Rohrback che il traduttore di Google traduce come "Un elastico, senso ritmico di andare avanti, simile ad andatura del cavallo e, idealmente, indotta da euforia" (poi uno dice che usi l'internèt per fare le traduzioni)

venerdì 31 maggio 2013

fiorin Fiorello l'amore è bello vicino a te



E, dopo questa introduzione musicale, posso iniziare tranquillamente a parlare dell'argomento di oggi: Fiorello.

Riassunto delle puntate precedenti:
Nasce a Catania, fa l'animatore, conosce Cecchetto, esordisce in radio, si fa crescere il codino*, presenta il Karaoke, ha dei problemi di droga**, partecipa a Sanremo con una canzone di Max Pezzali e Mauro Repetto... e qui ci prendiamo una doverosa pausa di riflessione.



Si taglia i capelli, fa parte del cast della seconda Buona Domenica di Costanzo, per 110 giorni presenta il quiz televisivo che ci ha lasciato come eredità Filippa Lagerback, conduce svariati Festivalbar, pubblica addirittura un altro album poi sparisce per un po'.
Diventa amico di Marco Baldini (sì, quello che giocava), fa un programma in radio con lui, gli affidano la prima serata di Rai1, la gente lo guarda, glielo riaffidano, poi passa a Sky, dove finisce per fare una sorta di rassegna stampa che vuole essere divertente.

Ecco, è così che siamo arrivati a oggi; ed è qui che compare quella matassa di incertezza che avvolge un nocciolo di curiosità che racchiude un guscio di carta pesta ricoperta da un sottile strato formato dal miscuglio di abbondante colla vinilica, acqua e dubbio.

Un dubbio lancinante.
Un dubbio che non mi fa dormire la notte.
Un dubbio che genera un quesito.
Un quesito che non mi dà tregua e prosciuga tutte le mie energie.

Un quesito che devo assolutamente porvi:
Ma... ma chi c@##0 è che si k@ç@ ancora Fiorello?***

Voi ora mi direte che l'unico che lo fa sono io, ma vi assicuro che non è così: lo sto nominando solo per colpa di Vincenzo Mollica, che se non lo mette come chiusura di ogni puntata del suo famigerato Do Re Ciak Gulp, poi pare che muore.

Non è per cattiveria, ma non mi ha mai fatto ridere, lo trovo banale, mediocre in tutto, mi pare uno che deve sempre compiacerti facendo dello scontato la propria bandiera. Qualcuno ora potrebbe dire:
"E allora i fantastiliardi di spettatori che il sabato sera lo guardavano su Rai1?"
A parte che li vorrei proprio contare uno per uno questi fantastiliardi, ricordo, a chi volesse pormi questa obiezione, che è sempre valida la seguente equazione:
Rai1 + sabato sera = lamortecerebrale ( = Canale5 a qualsiasi ora di qualsiasi giorno dell'anno)
E sappiamo tutti che la matematica non è un'opinione (e siccome ho fatto pure tre rime, la mia argomentazione vale il doppio e ti dà anche il multiball).

Non so come mai non riesca a provare alcuna simpatia per Fiorello... no, in realtà lo so bene: è un animatore di villaggio turistico dentro ed io non sopporto gli animatori quando fanno gli animatori.

Ebbene sì, sono razzista.
È più forte di me.
Scusate.



*in realtà non so bene quando sia accaduto
**lo dice wikipedia, io non lo sapevo

martedì 21 maggio 2013

Pape Satàn, pape Satàn aleppe!

Tutto ebbe inizio così.
E fu subito un "ma quant'è semplice il Papa", "ma quant'è bravo il Papa", "ma quant'è buono il Papa*", "guarda il Papa quant'è bello, spira tanto sentimento" e altre frasi simili.



La scelta di presentarsi senza troppe cerimonie, ma con un semplice saluto è stata una bella mossa, lo ammetto, dopotutto le prime parole da Papa sono molto importanti e parlare in mondovisione come si parla a un amico, in un certo senso, ti sorprende, quindi ok: inizio col botto Fra!

Ovviamente non fai in tempo a risultare mediamente simpatico che i telegiornali ti usano come riempitivo.
Da qual giorno è stato un susseguirsi di: recensioni di messe, con tanto di dirette dal red carpet della comunione; notizie in diretta sugli spostamenti papali, roba che per poco non denuncia l'Italia per stalking; telecronache di giri in macchina; benedizioni; bagni di folla; interventi di esperti in conteggio tricogluteico** papale e chi più ne ha più ne metta.

Ora, dico io, va bene l'entusiasmo, va bene che era sembrato simpatico, ma, a un certo punto, mobbasta veramente però!

Che poi, sì, ti sei fatto chiamare Francesco, parli di povertà, di una chiesa che possa riscoprire la semplicità per poter comunicare con efficacia alle nuove generazioni e ritrovare chi si era allontanato, una chiesa attenta a chi soffre, che sappia dare una risposta in un periodo di crisi, economica e di valori, come quello presente; insomma parli di una chiesa che possa vivere ed essere profondamente legata al presente e, sebbene ancora non si vedano tanti fatti, uno poteva anche crederci, solo che poi su Tv2000 (di proprietà della CEI, mica della DC) mandano in onda questo:


Un esorcismo in piazza...

Vabbè Francé, famo che amo scherzato e ognuno a casa sua. Cia'.

*non è che sotto sotto vuole usurpare il titolo di Papa buono?
**neologismo resosi necessario per non utilizzare la sconveniente perifrasi "dei peli del culo"

venerdì 10 maggio 2013

quando la statistica tira pacchi

Se c'è una cosa che non ho mai capito, questa è la statistica; o meglio, capisco che in alcuni casi può risultare quasi utile fare delle previsioni più o meno attendibili, ma la cosa che non mi sono mai spiegato è perché devo fare delle previsioni sui lanci di un dado se non gioco a DnD e non vado al casinò? Che poi, pure se ci giocassi, alla fine mi renderei conto che tanto le previsioni non ci azzeccano, perché c'è sempre quella probabilità d'errore, approssimativamente calcolabile, ma non eliminabile.

Il motivo per il quale, ormai da tempo, mi pongo queste domande sulla statistica è presto detto: Affari Tuoi*.
Ebbene sì, quando ceno sono costretto, volente o nolente, ad avere come sottofondo le "simpaticissime battute" di quel "bravissimo conduttore" che è Max Giusti**, oltretutto in realtà nessuno segue lo svolgimento del programma, ma non si può eliminare, né fisicamente né televisivamente.
Ora, se non siete appassionati spettatori di questo abominio programma televisivo (tra l'altro, beati voi), forse non conoscerete il più volte medaglia olimpica*** Andrea Matiacic, e non lo conoscete soprattutto perché le Olimpiadi erano quelle della Matematica, quindi ora ve lo presento:


Andrea Matiacic nasce a _________ il __/__/1984, nulla è dato sapere degli anni antecedenti al 2001, anno in cui afferma:

"Ho da poco compiuto i 17 anni e frequento il Liceo scientifico 'Preseren' di Trieste.
La Matematica è stata per me prima di tutto un divertimento, poi una sfida e un modo di conoscere tante persone interessanti.
Questo è il secondo anno che partecipo ai Giochi matematici della Bocconi, ma ho già preso parte per tre volte di seguito alle finali nazionali delle Olimpiadi della Matematica a Cesenatico e quest'anno sono stato tra gli invitati a Cortona.
Sono alto 1 metro e 95 cm, gioco a pallacanestro e faccio parte di un gruppo scoutistico, attività cui sono legati tanti altri bei momenti della mia vita, e quando posso suono il piano."

Nello stesso anno ricopre il ruolo di centrale in una squadra di basket a caso. Agli anni del liceo segue un anno (non si sa quale) di studio alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dopodiché buio totale fino al 23 gennaio 2006, quando Antonella Clerici lo fa comparire in qualità di esperto (di cosa non è chiaro), nella sua edizione di Affari Tuoi. Finito il 2006 scompare di nuovo per riapparire, stesso posto stesso ruolo, nel 2011, e da allora sta sempre lì, facendo interventi come i due che potete ammirare qui e qui.****
Insomma, lui è un po' l'Istat di Affari Tuoi, e cerca di giustificare con i suoi "accade circa una volta su 2500", "ha il 2% di probabilità di..." o "questo non succedeva da 37 puntate" un gioco che (ribadendo che lo trovo brutto brutto in modo assurdo) risulta essere sostanzialmente basato sul culo.

Tornando alla mia non comprensione della statistica in toto, vorrei dire che la mia poco affinità con la materia si basa sulla consapevolezza che, sebbene sia possibile fare una previsione più o meno attendibile in merito al verificarsi o meno di un singolo evento, non si può prevedere quale sarà il percorso che genererà o non genererà quello specifico caso; per esempio, tornando ad Affari Tuoi, il nostro eroe della statistica non può prevedere lo svolgimento di ogni partita, egli può solo definire puntualmente (a volte anche a posteriori, ma così so' boni tutti) le probabilità che un dato evento si presenti o non si presenti, basandosi sulle passate esperienze. Questo approccio, in sostanza, fa sì che ogni partita sia sostanzialmente un caso a se stante, un unicum tra le infinite combinazioni possibili di percorsi.

Se ora paragoniamo una partita ad Affari Tuoi all'intera vita di un Mario qualsiasi, vediamo chiaramente che la statistica, all'atto pratico, risulta essere del tutto inutile, soprattutto perché ogni Mario che viene al mondo sa che la sua partita si chiuderà all'apertura del medesimo pacco e, in questo caso più che mai, l'importante non è il risultato, ma la strada fatta per arrivare ad aprirlo.

*sì, "il gioco dei pacchi"
**ma, dico, non poteva continuare a fare il comico/imitatore, che gli riusciva pure abbastanza bene?
***o quantomeno così dicono, ma non so se fidarmi, perché, facendo una ricerca di circa 23 secondi, ho trovato solo questa fonte
****fonti: Wikipedia, questa e questa qui pure

giovedì 9 maggio 2013

quant'è brutta l'invidia, signora mia! O discorso sul titolo di un film con Hugh Grant meno tre matrimoni

Negli ultimi anni, visto l'avanzare dell'età, si erano susseguite molte voci, episodi non relativamente recenti ci avevano fatto pensare al peggio; sapevamo tutti che questo momento sarebbe arrivato, ma sono certo che la notizia di pochi giorni fa ha lasciato di stucco molti di noi.

Effettivamente questi eventi non capitano tutti i giorni, dopotutto si tratta di una persona che ha recitato un ruolo decisamente importante nella nostra storia del nostro Paese; un personaggio amato e odiato da molti, unico nel suo genere, che ha fatto discutere, ha suscitato scalpore e indignazione, ma anche profonda ammirazione e venerazione; insomma, un personaggio che, in un modo o nell'altro, ha impresso un'impronta indelebile nell'immaginario di moltissimi italiani.
In certi momenti trovare le parole adatte è difficile, quindi, cos'altro dire, se non congratulazioni a Valeria Marini e Giovanni Cottone!

Ma che pensavate che parlavo della morte di Andreotti?

Ecco, sempre la solita storia, una persona* non fa in tempo ad accentrare l'attenzione dei media, che subito arriva qualche invidioso** che, pur di rubarti la scena, si inventa di morire. Non si fa, non è corretto!

Ora voi mettetevi nei panni attillati della povera Valeria: aspettate per 46 anni per decidere con chi sposarvi; organizzate un concorso per farvi disegnare l'abito da sposa da un emerito sconosciuto***; vi sorbite le minchiate di Enzo Miccio che viene a organizzare tutto; vendete l'esclusiva alla prestigiosissima rivista magistralmente diretta da Alfonso Signorini (qui di lato in un'immagine di repertorio); scendete questi 124 gradini con tanto di strascico, abito lungo, tacco da battaglia, ombrelli bianchi, curiosi e fotografi tutti intorno; arrivate vivi alla meta pensando di avere ogni riflettore puntato su di voi e invece che succede? Il giorno dopo uno decide che muore e tutti corrono da lui.

Ma poi, dico io, questo non poteva trovare un momento più adatto per morire? Dopotutto aveva aspettato tanto, una settimanella in più gli faceva male?

E ammettiamolo, prima di morire poteva anche ripulirsi un po' la coscienza e fare luce su molte vicende che, con la sua morte, probabilmente non saranno più chiarite, per esempio, e cito solo una delle grandi domande a cui non ha voluto dare risposta: 

"Quale futuro li aspetta e quale futuro lei si augura per i bambini di oggi?"



Purtroppo non lo sapremo mai.

Andare avanti su questa strada, almeno in questa sede, sarebbe inutile, quindi concludo dicendo che l'invidia è proprio una brutta bestia, signora mia!
La visibilità logora chi non ce l'ha (semicit.)
*Valeria Marini
**Giulio Andreotti
***poi tanto lo fate fare dal vostro "grande amico" (cit.) Ermanno Scervino

domenica 5 maggio 2013

Peppa paletta!

Di tanto in tanto anche io ho dei momenti in cui sento di dover parlare solo di cose serie e profonde, tipo oggi. Naturalmente in quei casi faccio tutto il contrario, sempre tipo oggi, quindi beccatevi la descrizione secondo me di quanto potrete vedere qui sotto:


Peppa Pig [S01-E06] - L'Asilo (titolo originale: The Playground)

INTRODUZIONE: sulle note di una musica xilofonica, una piccola scrofetta di rosso vestita si presenta: ella è Peppa Pig. Sempre abbacinati dalla stessa musichetta xilofonica, e senza richiesta alcuna rivolta alla scrofetta, la bestiola decide di presentarci "il mio fratellino George", Mamma Pig e Papà Pig. Questi tre esseri, a differenza di Peppa, sembrano* inizialmente incapaci di parlare, in quanto si esprimono esclusivamente tramite grugniti; apparentemente la tonalità del grugnito è da relazionarsi al sesso e alle dimensioni della bestia che lo emette, per la precisione si nota che, a parità di dimensioni, le scrofe emettano grugniti più acuti di quelli dei verri, inoltre, come accade negli esseri umani, nel mondo di Peppa Pig, con l'avanzare degli anni (qui rappresentato tramite l'aumento delle dimensioni fisiche dei personaggi), il grugnito (corrispettivo della voce umana) tende ad assumere toni più gravi rispetto a quelli tipici della fanciullezza.

LA NUDA CRONACA: Papà Pig accompagna Peppa e George all'asilo. È un'occasione particolare: il primo giorno di scuola del piccolo verro.
Peppa non appare troppo contenta che George vada nella sua stessa scuola, poiché lo ritiene troppo piccolo, per questo esterna per ben due volte le proprie perplessità a Papà Pig, ma lui sostanzialmente se ne frega. Arrivati all'asilo, Peppa appare ancora piuttosto scettica, mentre George, forte della presenza di Signor Dinosauro** (un giocattolo che si era portato da casa), riesce immediatamente ad ambientarsi in quell'accozzaglia di animali gestita da una capra.
Di punto in bianco, non sapendo cosa fare, la maestra dice alle bestiole di fare un disegno. Peppa pensa immediatamente che il fratello sia un incapace, ma ormai si è quasi abituata alla sua presenza e decide di aiutarlo mostrandogli come si disegna un fiore, lui, in risposta, disegna un dinosauro; a detta della maestra e delle altre bestiole, parere certamente non condivisibile, i disegni dei due maiali risultano talmente belli da essere appesi.
L'arrivo dei genitori di tutte (probabilmente) le bestiole pone fine alla puntata.

MESSAGGI NASCOSTI: come ogni opera che si rispetti, anche la serie, che dovrebbe avere come protagonista Peppa Pig, è solo un mezzo utilizzato dagli Illuminati per raggiungere i proprio oscuri scopi.
Immagino vogliate sapere quale messaggio desiderino far passare attraverso questa piccola scrofa, ebbene, per capirlo dobbiamo porre la nostra attenzione alla voce fuori campo che introduce la puntata: di chi è questa voce, cosa rappresenta e come interviene nella storia?

Sembrerebbe che Papà Pig non possa sentire questa voce, le prime frasi del verro, infatti, ripeteranno sostanzialmente alcuni concetti appena espressi dalla misteriosa voce; questa ripetizione rende inutile l'intervento della voce fuori campo, possiamo quindi escludere che la voce sia quella del classico narratore onnisciente, tipico espediente funzionale al racconto; ma allora a cosa serve se i protagonisti della serie non possono udirla? Ma siamo proprio sicuri che nessuno dei maiali possa udirla?

A ben guardare, sebbene sia Peppa a darle il nome, la presenza della maialina non è preponderante nella serie, o almeno non rispetto a quella dei suoi famigliari; da questa puntata, per esempio, si potrebbe facilmente evincere che il ruolo di Peppa e quello di George siano del tutto paritari, ma allora perché affidare a lei il nome dell'intera serie? Forse proprio perché Peppa è colei la quale può udire quella voce onnisciente; e di chi può essere questa voce se non di un'entità superiore che controlla il destino dell'intero universo?
Courtesy of Davide La Rosa****
Sostanzialmente Peppa è l'essere che fa da tramite tra il suino e il divino.

Partendo dalla consapevolezza che Peppa = Profeta (e non è un caso che il nome della maialina cominci proprio con la lettera P, stessa lettera che troviamo qui, qui e qui), possiamo interpretare la puntata sotto una nuova luce.
Notiamo così che la reazione scocciata di Papà Pig alle perplessità presentategli da Peppa, in merito alla ancora troppo giovane età di George, rappresenta la voglia del suino di prevaricare il divino, il Profeta viene così sbeffeggiato e deriso, cosa sottolineata nuovamente quando George rifiuta di accogliere gli insegnamenti di Peppa e disegna un dinosauro al posto del fiore proposto dalla sorella; altro elemento importante questo del disegno, elemento con il quale non solo si vuole evidenziare questa ribellione nei confronti della divinità, ma anche la contrapposizione tra creatura divina e creazione umana, creazionismo ed evoluzionismo, rappresentati rispettivamente dal fiore di Peppa e dal dinosauro giocattolo di George.

Ora, senza soffermarci sull'esaltazione del consumismo (oltre al dinosauro giocattolo possiamo citare, ad esempio, la decappottabile rossa di Papà Pig), sul maschilismo dilagante (Mamma Pig compare solo nella sigla), sulla strana similitudine tra Papà e papa o sul fatto che la puntata si interrompa drasticamente all'arrivo dei grandi (Papà Pig è, di fatto, un porcus ex machina***), possiamo affermare, senza paura di essere smentiti, che qualcuno cerca di manipolare di tutti noi, affezionati spettatori di Peppa Pig.

Fate attenzione quindi, perché gli illuminati spuntano da ogni pertugio e quando meno te lo aspetti.

*si scoprirà in seguito che in realtà le cose non stanno così.
**per la precisione sembrerebbe trattarsi di una rappresentazione in scala del Tarbosaurus bataar, ma il disegno è talmente approssimativo che va' un po' a capì che voleva esse' quel coso.
***decappottabile rossa. 
****in realtà lui non lo sa.

giovedì 2 maggio 2013

salsola



I malpensanti* potrebbero cialis malpensare che il video appena mostratovi (perché lo avete visto, vero?) sia atto a rappresentare ciò che questo blog è cialis stato nell'ultimo periodo, per questo metto subito in chiaro che in realtà non è così... cioè, lo è, e i malpensanti fanno bene a malpensare, ma allo stesso tempo non lo è, perché non volevo dire questo, ma un'altra cosa; quindi, senza perderci in ulteriori chiacchiere inutili (per quelle ci sarà tempo), vado subito cialis a esporvi l'altra cosa.

Come avete potuto vedere da ciò che accade in casa Simpson (ringraziamo Marge e Homer per l'ospitalità), alcune volte ci sono cialis dei cespugli rotolanti che non rotolano sullo sfondo.
Mi spiego meglio, se uno sente la parola "salsola", a cosa pensa immediatamente? cialis Ma proprio subito subito, eh!
Io penserei di non sapere cosa voglia dire quella parola, annuendo fingerei di capire e, nel frattempo, cercherei sull'internèt cialis il significato di cotale parola ignota; una volta fatte queste operazioni, cialis fingerei nuovamente di sapere che si parlava di quegli arbusti che si vedono sempre, sempre secchi, rotolare sullo sfondo di un classico film western qualsiasi e, a questo cialis punto, penserei che si trattava proprio di quegli arbusti che si vedono sempre, sempre secchi, rotolare sullo sfondo di un classico film western qualsiasi.

Avete cialis notato qualche ripetizione? Lo so, a volte uso tecniche di scrittura fin troppo sottili, ma, rileggendo attentamente quelle cialis frasi piene di virgole qui sopra, vi renderete conto che ho ripetuto due volte la parola "sfondo", settordici volte la parola "parola", una volta un'intera frase cialis e poi basta con l'elenco, perché se comincio a contare tutte le mie ripetizioni è la fine.
Non ve ne eravate cialis accorti, vero? Ebbene, tra le tante ripetizioni, vorrei porre la vostra attenzione su "sfondo".

Ora, ricordando "sfondo" e ritornando al cialis video iniziale, si può vedere come un elemento che tipicamente ha un cialis ruolo di sfondo, attraverso la ripetizione e una rapida associazione di idee, riesce ad assumere un significato proprio che lo potrebbe facilmente elevare al ruolo di protagonista; e non c'è bisogno di battute, non servono spiegazioni: un cespuglio che rotola indica cialis la desolazione.

Facendo più attenzione, cialis però, si scopre che quel cespuglio rotola per un motivo, non si stacca dalle sue radici solo per fare una comparsata sullo sfondo di un classico film western qualsiasi: cialis fa tutto questo per disperdere i propri semi, lo cialis fa per garantire un futuro alla sua specie.

E se la nostra percezione cialis stereotipata del povero cespuglio cialis rotolante fosse del tutto inesatta?

Conoscendo le motivazioni che lo spingono a rotolare, cialis sembra quasi incomprensibile che questo cespuglio rotolante cialis incompreso e portatore di nuova vita sia associato alla desolazione...

...ma poi...

...siamo proprio sicuri che questi arbusti cialis si vedono sempre, sempre secchi, rotolare sullo sfondo di un classico film western qualsiasi?
Sapete citarmi cialis con assoluta certezza il titolo di un classico film western qualsiasi in cui, sullo sfondo, si vedono sempre, sempre secchi, rotolare questi cialis arbusti?
È veramente così facile vederli rotolare, sempre secchi, sullo sfondo di un classico film western qualsiasi?
In quel preciso classico film cialis western qualsiasi c'erano degli arbusti secchi che rotolavano?
E in quest'altro?

In poche parole, vi è mai capitato di sentirvi come un cespuglio secco di salsola che rotola sullo sfondo di un classico film western qualsiasi? Vi è mai cialis capitato di sentirvi sullo sfondo? Come se la vostra presenza fosse scontata? Come se il vostro ruolo avesse ormai cialis preso il sopravvento su quello che siete e fate veramente?

Ammetto che ogni cialis tanto mi capita e ammetto anche che un po' la colpa è mia, però alla fine penso che qualcuno che ha la voglia di cercare "salsola" c'è, e cialis allora va tutto bene, anche rotolare.

PS: cialis
PPS: in questo post sono presenti inserimenti di prodotti a fini commerciali. Il discretissimo product placement è stato suggerito da alcuni commenti che potete leggere (io mi sono rifiutato) qui.

*coloro che abitano nelle vicinanze dell'aeroporto di Milano-cialisMalpensa.

venerdì 1 marzo 2013

Vita di Pipì

A volte capitano dei fatti che mi portano a riflettere sui tutti quegli avvenimenti che, apparentemente, sembrano non avere una spiegazione razionale, tipo: cosa sta, o non sta, guardando Valeria?

Ecco, ultimamente ci sono state le elezioni, magari non ve ne eravate accorti e vi prendo di sorpresa, ma ci sono state, ve lo giuro sulla fila ordinata di batterie AA scariche che "sono poche, le appoggio sulla scrivania e aspetto che che se ne scarichi qualcun'altra, così almeno le butto tutte insieme". Insomma, che ci crediate o no, ci sono state queste elezioni e, come succede sempre, hanno contato i voti e tutti si sono chiesti:
"Ma questo chi l'ha votato?"
Domanda legittima, perché, ovviamente, se io voto Sbirulino*, mi chiedo come si possa votare per il Gabibbo e viceversa; sta di fatto che a volte questa domanda sono in tanti a porsela e a porla e, guarda caso, quelli che ti dicono:
"Sono stato io."
a conti fatti, sembrano sempre molto molto pochi.

Ebbene, so per certo che quella domanda è passata anche nella mente di tutti quelli che stanno leggendo questo post, quindi ora chiedo a tutti gli uomini (sì, solo agli uomini, ma le donne, se vogliono, posso anche continuare a leggere) se siete abbastanza forti da rivolgere su voi stessi questa potente intuizione? (semicit.)

Mi spiego meglio: qualsiasi uomo qui dentro** ha messo piede almeno una volta in un bagno pubblico e sa bene che nell'80% dei casi il pavimento del suddetto bagno è completamente ricoperto da uno strato umidiccio, di spessore variabile, composto principalmente da materiale liquido e maleodorante per nulla dissimile da certune secrezioni renali; bene, avete presente la scena, ora la domanda è: chi di voi hai mai pisciato fuori dal vaso?

Non aspetto nemmeno che rispondiate, perché sono certo che nessuno di voi compie atti sconci a tal punto da provocare lo sdegno di qualsiasi povero avventore del putrido bagno pubblico sovradescritto; scrivo certe parole, perché io mi fido di voi e non ho bisogno di presenziare ogni volta all'espletamento delle vostre minzioni per credere che non vi sia mai capitato, ma se*** non esiste persona al mondo che riesca ad ammettere di aver sbagliato mira una volta o due, e considerando che, al momento attuale, la piaga di quelli che entrano in bagno, ma poi pisciano in terra è un fatto meno rilevante (sebbene assolutamente non trascurabile) della scelta del candidato più adatto a governare un Paese; mi chiedo come si possa anche solo pensare che qualcuno ammetta candidamente di aver preferito Dodò a Uan, o viceversa, quando, di fatto, i pavimenti dei cessi pubblici sono così spesso completamente spisciati?

In sostanza la questione è sempre la stessa: l'uomo non è onesto e non perde occasione per mentire, soprattutto quando è cosapevole di aver tenuto un comportamento stigmatizzabile e quando sa che nessuno può avere la certezza di quale sia la verità.

Ora questo discorso valeva per il bagno degli uomini, ma se la comunità scientifica internazionale sa così poche cose dei bagni delle donne, ci sarà un motivo: evidentemente anche loro hanno qualcosa da nascondere, perciò ora non iniziate a fare le splendide, perché tra mentire e omettere la verità non c'è poi molta differenza.

PS: i nomi Gabibbo, Sbirulino, Dodò e Uan sono puramente casuali. Nessun pupazzo è stato maltrattato durante la stesura del post.

*oltretutto, se voto Sbirulino, voto per uno zombie, in quanto vivente come personaggio, ma non più vivente come persona (purtroppo), e la Costituzione non è molto chiara in merito a questo argomento.
**esiste un dentro?
***esclusi i presenti, che sono tutte persone a modino.