lunedì 31 dicembre 2012

un'altra cosa inutile

E insomma, quale modo migliore per finire l'anno se non scrivere una guida inutile? Non lo so, non credo ne esista uno, quindi... quindi.

La lettura di questo post è riservata esclusivamente alle celebrità dimenticate.
Se non ritenete di appartenere alla categoria soprammenzionata saltate a piedi pari il post*, perché:
  • siete una celebrità dimenticata, ma non volete accettarlo (o non ve ne siete ancora accorti), quindi questo posto non fa ancora per voi;
  • non siete una celebrità, non lo siete mai stati e, se per caso doveste diventarlo, prima di leggere questo post, dovrete cadere nel dimenticatoio, sopravvivere alla caduta, ricordarvi della sua esistenza e decidere se venirlo a leggere o meno; il che risulta troppo complicato.
Se state leggendo queste parole, vuol dire che siete consapevoli della vostra disastrosa situazione attuale e, allo stesso tempo, avete ancora la presenza di spirito sufficiente ad ammettere di essere ormai persone veramente dimenticate: VDP (Very Dimenticated People).
Accettando la vostra decadenza, voi, siete trai pochi eletti che hanno compiuto il primo passo necessario a risalire la china della dimenticanza; ma come scrollarsi di dosso tutti quegli anni di anonimato che hanno soppiantato una vita passata a sfuggire lo sguardo indiscreto del pubblico? Come far tornare su di voi quegli occhi ormai indirizzati da tutt'altra parte? Come attirare l'attenzione di un pubblico sempre più esigente, tanto che, da quando è incinta veramente, non parla più solo ed esclusivamente di Belen?

Allo stato attuale possiamo dire, suffragati da numerosi studi scientifici, che i metodi più efficaci per ritrovare l'ormai perduta notorietà sono sostanzialmente i tre che andremo ora ad analizzare.

IL METODO CLAUDIA KOLL (noto anche come Metodo Paolo Brosio)
Mi sento di poter consigliare caldamente questa strada a tutti quei VDP che, nel loro periodo di notorietà:
  • sono venuti a contatto con uno scandalo a sfondo sessuale;
  • hanno fatto film, video o foto a luci più o meno rosse (in realtà non importa quanto);
  • sono entrati in un vortice di sesso, droga e basta;
  • in passato hanno utilizzato il Metodo Carmen Di Pietro**.
Il primo passo per l'attuazione di questo metodo consiste nella cura della propria immagine. Molto importante a questo proposito è smettere di lavarsi i denti, cosa che, in un breve arco di tempo, conferirà al vostro sorriso quel certo non so che di... giallino; fatto questo il resto vien da sé: basterà abbigliarvi intonando i vostri capi al giallore appena ottenuto, riuscendo sicuramente ad acquisire quel look che nel mondo dell'alta moda è detto "da suora laica".

A questo punto arriva il lavoro difficile. Tanto per cominciare stampatevi bene in mente la seguente frase che dovrete pronunciare lasciando trasparire una sensazione di lieve rimpianto, rimorso, pace e un pizzico di fanatismo:
Era un periodo difficile della mia vita, un giorno, mentre, fumando massicce dosi di crack, partecipavo a un'orgia organizzata in mezzo alla strada, vidi una chiesa e sentii una voce che mi chiamava, mi spingeva a entrare, la seguii e fu allora che la mia vita cambiò.
Imparata la frase siete giù a metà del vostro percorso, ora vi manca solo qualche viaggio a Međugorje (dove, è necessario ricordarlo, la Madonna appare su appuntamento) o, se volete spendere meno, a Pompei (solo che qui con le apparizioni vi dice un po' male) e vedrete che in un attimo raccoglierete i frutti del vostro impegno.

Chi ha seguito questo metodo prima di voi ha ottenuto la conduzione di una serie di trasmissioni a sfondo mariano su un canale televisivo nazionale, la pubblicazione di libri, interviste su interviste e perfino ruoli di rilievo in ambienti accademici.

IL METODO BELEN
Ecco, ora penserete tutti che si tratti di andare con Corona, farsi fotografare la farfalla e rubare i ballerini di Emma Marrone; ebbene no, cari saputelli, non è così che funziona: il metodo Belen consiste nel riprodursi, oppure nel non farlo.

So cosa sta frullando nella testa di molti/e VDP in questo momento:
"Ma come?! Io non mi riproduco da secoli e tu mi vieni a dire che anche una persona nella mia condizione può attirare l'attenzione di chi ignora totalmente chi io sia?"
Vi sembrerà strano, ma è proprio così che funziona.

Si sa che quella di una gravidanza è, sin dall'alba dei tempi, una notizia importante (come dimostra la copertina del numero di settembre di Novella24000a.C., che potete ammirare qui di fianco); proprio per questo i Laboratoires Belen hanno scelto di studiare un metodo per espandere il potere mediatico di una gravidanza ben oltre i nove mesi canonici.
La letteratura in merito è sempre stata fiorente (basti citare, come esempio, i noti casi di Randi Ingerman, Beyoncé o di tutte le puerpere over 40), per questo il lavoro di selezione e studio dei diversi casi è risultato assai ostico, tanto che, in un momento di massimo scoramento, il progetto stava per essere accantonato, ma, si sa, è proprio nei momenti difficili che arrivano le idee migliori; in questo caso la parola chiave fu "semplificazione". Si ripartì dalla richiesta principale: come far durare tanto una gravidanza? La risposta fu immediata: facendo sospettare di essere incinta, anzi, di "nascondere un dolce segreto" (cit.); sospetti che, successivamente, dovranno essere smentiti, fornendo altri momenti di notorietà, e instaurando una fonte inesauribile di fama.

E se per caso voglio arrestare per un po' questo circolo famoso? Basta fare veramente un figlio, in modo da avere un'arma capace di far parlare di sé solo nei momenti desiderati (e questo è quello che accade proprio ora in casa Belen).***

IL METODO MARÒ (dove marò non è l'abbreviazione di Maronna)
Questo è il più semplice, quindi potete usarlo anche se non avete voglia di faticare.
Maria Giovanna Maglie in una foto d'archivio
Prima di tutto partite per un Paese straniero, tipo l'India, per esempio; cercate un luogo in cui non si capisce bene a chi spetti giudicare i vostri misfatti e sparate a due pescatori (attenzione, sottolineo che dovete ferirli a morte).
Avete seguito questi semplici passaggi? Bene, ora siete famosi in patria, non passerà molto tempo che Maria Giovanna Maglie e alcuni stimatissimi politici italiani, si batteranno in favore della vostra causa mediatica, fornendovi visibilità a costo zero, totalmente ecosostenibile e rinnovabile, perché l'ambiente conta eh! Ma è col birillo che si fa strada! (semicit.)

E così si conclude la nostra guida per VDP; sperando che possiate farne buon uso e che questo 2013 vi porti tutta la fama che avete perso, vi saluto.
Ciao.

*questo suggerimento è da ritenersi valido a meno che voi non siate Loredana Lecciso, Andrea Roncato, Federica Moro, Natalia Estrada, Alessandro Greco, Simona Tagli o un partecipante qualsiasi di un'edizione a caso de La Talpa o La Fattoria. Le persone citate in questa lista devono considerarsi a tutti gli effetti caduti nel dimenticatoio.
**che consiste nel rifarsi le tette e, a un certo punto, andare in giro a dire che una o entrambe siano scoppiate. Il metodo venne in seguito migliorato da Francesca Cipriani, che dimostrò la possibilità di farsi le tette, farle esplodere durante la partecipazione a un reality, diventare valletta in un gioco televisivo condotto da Enrico Papi e tornare nell'anonimato in poco più di una stagione televisiva.
***nell'ultimo periodo alcuni studi internazionali stanno realizzando alcuni esperimenti che, in un futuro prossimo, potrebbero apportare cambiamenti più o meno significativi al metodo Belen.