mercoledì 28 dicembre 2011

roba a caso

Natale è passato; si è litigato, riso, giocato e, contro ogni più rosea previsione, anche quest'anno sono sopravvissuto.
Nel frattempo mi è venuta in mente qualcosa che riguarda le mele, sì, ancora loro, che tornano misteriosamente sulla mia strada; solo coincidenze... a voi finire la frase.

Per riflettere meglio sulle coincidenze riguardanti questo strano frutto che, guarda caso, può presentarsi ai nostri occhi con gli stessi colori delle luci di un semaforo: verde, giallo e rosso; ho deciso di partire per l'Europa dell'est, dove, per due soldi, un topolino il padre di Branduardi comprò.

Vista l'importanza della mia ricerca e l'urgenza di sciogliere il bandolo* della matassa, domani parto per la città nota per aver dato i natali alla famigerata Cicciolina (che, vi ricordo, quest'anno ha spento 60 candeline).

In conclusione vi auguro in anticipo un buon 2012, anche perché è l'ultimo anno prima della fine del mondo, come minimo deve essere un anno da ricordare... ah, vero, se finisce il mondo non c'è nessuno che se lo ricorderà, ma non fa niente, in ogni caso BUON ANNO.

*notate che la mela rientra in gioco anche qui, perché Bandolo è il nome dato al bambino che Biancaneve, svegliatasi dal sonno indotto dalla mela avvelenata, si ritrovò in grembo. Al principe dissero che era il suo, fortuna che non sapeva contare.

sabato 24 dicembre 2011

Vigilia & Co.



Per me il periodo di Natale dovrebbe essere un po' così, come in questo video: con Magalli, Adriana Volpe, Marcello Cirillo, Johnny Dorelli e se arriva qualcuno che non ti aspettavi ti stringi un po'; insomma, almeno per come la vedo io, basta aggiungere un posto a cavolo per fare Natale.

Quest'anno, però, alla mia tavola ci sarà un posto in meno e la cosa mi rende piuttosto triste, ma non mi va di intristire tutto il mondo, quindi cercherò di concentrarmi sulle liti fratricide scaturite dalla voglia di non fare niente, ma qualcuno dovrà cedere o non si mangia; sui numeri della tombola, anche se tanto, oh, avessi vinto una volta che è una!*; sulla cena a base di pesce, che non mangio; sulle lanterne rosse da ristorante cinese che non so per quale motivo mia madre ha deciso di appendere; sul fatto che... cacchio dovrei studiare, ma non mi va per niente; sulle persone che ancora ci sono.

E così, per essere assolutamente originale, utilizzo una frase mai sentita prima d'ora:

BUON NATALE A TUTTI!

*ma nemmeno perdo, perché non mi piace la tombola, quindi richiedo sempre dei prestiti a fondo perduto... chissà se, con la crisi che c'è, me li concederanno anche quest'anno ?

giovedì 22 dicembre 2011

altro che i Maya

Ho provato sulla mia pelle le sensazioni* dell'iliaca Cassandra; il dono della profezia e la condanna a non essere ascoltati ti portano la nomina di iettatore e tu, con tuo sommo rammarico, sai di non poter fare nulla per impedire l'inesorabile scorrere degli eventi e la realizzazione della tua nefasta previsione.

Stolti, oh voi che non mi avete ascoltato, ora siete immersi in una trista valle di lagrime et parsimoniosa disperazione, e tutto questo perché non avete prestato orecchio alle parole pronunciate da queste mie screpolate labbra ormai quattro doppie coppie di settimane orsono. La punizione dei cieli sta per ricadere impietosa su di voi, poveri pazzi, ancora ignari di ciò che vi aspetta, ma verrà presto il giorno in cui vi pentirete di ogni scherno perpetrato nei confronti di chi, da saggio e inascoltato consigliere, cercava solo di salvarvi da fine certa.
anfora pestana del Pittore dell'Oreste di Boston (Vienna, 724 [261]).
Foto: Kunsthistorisches Museum Wien.


E oggi torno ad affermarlo con voce tonante, per la salvezza della vostra anima e per riaffermare il volere di una forza superiore a me, ma inferiore a quelli alti due metri, perché dovete aprire gli occhi e accettare che tra poco è Natale.

*no, Aiace Oileo non c'entra niente.

domenica 18 dicembre 2011

la grande M

Iovis cum Thetis Peleo nuberet ad epulum dicitur omnis deos convocasse excepta Eride, id est Discordia, quae cum postea supervenisset nec admitteretur ad epulum, ab ianua misit in medium malum, dicit, quae esset formosissima, attolleret. Iuno Venus Minerva formam sibi vindicare coeperunt, inter quas magna discordia orta, Iovis imperat Mercurio, ut deducat eas in Ida monte ad Alexandrum Paridem eumque iubeat iudicare. Cui Iuno, si secundum se iudicasset, pollicita est in omnibus terris eum regnaturum, divitem praeter ceteros praestaturum; Minerva, si inde victrix discederet, fortissimum inter mortales futurum et omni artificio scium; Venus autem Helenam Tyndarei filiam formosissimam omnium mulierum se in coniugium dare promisit. Paris donum posterius prioribus anteposuit Veneremque pulcherrimam esse iudicavit; ob id Iuno et Minerva Troianis fuerunt infestae. Alexander Veneris impulsu Helenam a Lacedaemone ab hospite Menelao Troiam abduxit eamque in coniugio habuit cum ancillis duabus Aethra et Thisadie, quas Castor et Pollux captivas ei assignarant, aliquando reginas.
Igino, Fabulae, 92

1 Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?».
2 Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, 3 ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». 4 Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! 5 Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male».
6 Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. 7 Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
Genesi 3



Una mela al giorno toglie il medico di torno.
New York, la grande mela





E se le mele controllassero silenziosamente il corso della storia sin dall'alba dei tempi?

venerdì 16 dicembre 2011

lo Spirito del Natale presente

Parto subito alla grande con una cosa che sicuramente non sapete: c'è crisi.
Rincaro la dose: è Natale e c'è crisi.

"io, novello..."
Come conciliare la festa che ci fa spendere più soldi di tutte con la crisi?
Ecco qui che arrivo io, novello Spirito del Natale presente, a risolvere la giornata.

Sentirsi costretti a fare un regalo è già snervante di suo, se poi ci mettete la sopracitata crisi e il fatto che in questo periodo ogni negozio è stracolmo di gente e stravuoto di cose regalabili vendute a prezzi decenti; fare un regalo di Natale è un'esperienza terribile, da non augurare nemmeno ad Alfonso Signorini.

La mia soluzione nasce dall'antico adagio del
"basta il pensiero."
e ancora una volta la saggezza popolare ci viene in aiuto, ma non come pensate tutti, perché non basta fare un regalo orribile e poi tirare fuori questa frase fatta, no, ricordatevelo, NON BASTA! Perché se fai un regalo devi pensarci, devi conoscere i gusti del destinatario del regalo e fare il giro dei negozi per cercare il prezzo migliore, tutto ciò avendo sempre il terrore che alla fine non troverai quello che volevi veramente regalare.

Come utilizzare quindi questo antico detto a nostro favore? Semplicemente pensando a un regalo da non fare, quindi, il nostro pensiero per questo Natale sarà un nonregalo.
Per fare un nonregalo gradito ovviamente si devono conoscere i gusti di chi riceverà il nonregalo, li si deve conoscere e si deve pensare alla cosa che il suddetto ricevitore non vorrebbe mai avere in ragalo nella vita. Per fare un esempio, se avete un amico o un'amica convinto/a animalista, il nonregalo più adatto è una pelliccia fatta con qualche animale in via di estinzione, facciamo una pelliccia di panda, ecco, a questo punto sapete cosa nonregalare, il pensiero è fatto, ora dovrete solamente scrivere su un foglio di carta a caso una frase tipo questa:
"Avrei potuto regalarti una pelliccia di panda, ma non l'ho fatto, quindi questo foglietto ha lo stesso valore della vita di un panda, lo dono a te con tutto il mio cuore.
Buon Natale."
Ecco, adesso, per esempio, se siete amici di Marina Ripa di Meana, avete bello e pronto un nonregalo adatto a lei.

Ovviamente ci sono dei casi in cui è difficile trovare un nonregalo adatto, ma vi voglio dare un piccolo spunto per i nonregali più complessi:
"Potevo darti un calcio nelle palle e farti molto male, non l'ho fatto, questo biglietto ti ha risparmiato molto dolore; questo è il mio regalo di Natale per te.
Buone feste e felice anno nuovo."
E se qualcuno non apprezza il gesto, potrete sempre riprendervi il nonregalo e dargli un calcio nelle palle.

mercoledì 14 dicembre 2011

libro cuore senza cuore - Vol. 3

-Capitolo 3-

LE MEDIE - presentazione

E alla fine arrivarono le medie.
Diciamocelo chiaramente, il periodo delle scuole medie è sempre abbastanza penoso; siamo tutti, e dico tutti, al massimo della stupidità e della bruttezza; colpa degli ormoni in subbuglio, colpa di non si sa cosa, ma sta di fatto che alle medie di solito si fa schifo, in tutti i sensi.

E così, proprio nel momento più sbagliato, ti vedi costretto, ancora una volta, a convivere con una ventina di tuoi coetanei, e, per forza di cose, per non affogare nel mare di incertezze che in quel periodo cominciano a presentartisi in fila per tre col resto di due, cerchi di aggrapparti a schemi ben consolidati, di uniformarti al modello di persona che gli altri si aspettano da te, fino a diventare il personaggio di una sit-com americana.

Per questi motivi, generalizzando si può dire con tranquillità che la mia classe delle medie era composta da vari livelli di:
  • Mark Lenders de noantri, che sarebbe quello aggressivo a prescindere, che pensa di essere sempre il migliore, che si vede bellissimo, anche se, se vai a guardare, sei alto come me e ti metti delle "scarpe" che ti fanno essere abbastanza ridicolo ai miei occhi;
  • Megan Fox dei poveri che, di solito, era accoppiata al Mark Lenders di turno ed era tanto più bella quanto più riusciva a fartelo credere, che poi quello è un periodo in cui basta veramente respirare per far pensare agli altri di essere belli belli in modo assurdo;
  • Marika Fruscio timida, che in pratica sarebbe quella con le tette, che poi sarebbero il motivo che la faceva essere la ragazza di facili costumi, costumi talmente facili che con te proprio niente, manco morta;
  • Steve Urkel sbianchettato, e questo era un po' il mio ruolo, quello dello sfigato che andava bene a scuola, abbastanza simpatico, ma di certo non trombabile*;
  • aspirante Daria, di certo non bella, ma forse una delle persona più interessanti del circondario, certo, non c'era ancora tutta questa sostanza, ma almeno portava un po' di originalità.

A questo punto mi rendo conto che non posso fermarmi qui e, contro la mia volontà, vi presento anche la parte più rappresentativa del corpo docente:
  • quella di musica era una donna della serie "ma quanto mi credo bella anche se sono veramente un cesso?", sposata con un tizio che lavorava in tv (anche se non si sa bene dove e con quali ruoli), sedicente parente di una rossa e riccia giornalista televisiva, residente in viale Parioli e, a quanto dicono, donna di abbastanza facili costumi... ah, ovviamente di musica non ne sapeva un cacchio, e questa è stata la fortuna di vicini e famigliari, perché per imparare a suonare quel cacchio di flauto decentemente avrei potuto rompere i timpani (e non solo) a molte persone;
  • quella d'inglese era di origini campane, era alta all'incirca due mele o poco più ed era tanto competente quanto folle, tanto per farvi un esempio vi dico che quando cadeva una matita a qualcuno lei fermava la lezione, gliela faceva raccogliere per poi buttargliela ancora a terra per poi fargliela raccogliere nuovamente, tutto questo per almeno una decina di volte. Un'altra interessante peculiarità di questa donna era la capacità di urlare a squarciagola contro il malcapitato di turno e, al contempo, quella di assumere un colorito simil violaceo in volto, per poi tornare normale nel giro di pochi secondi... paura, pura paura.

E siamo quindi giunti alla fine di questo interessantissimo** capitolo della mia vita scolastica. Ora conoscete i protagonisti, successivamente (forse) vi presenterò anche alcuni fatti decisamente poco interessanti per la stragrande maggioranza del mondo, ma che di certo saranno sempre meglio di una puntata di Kalispèra!, quindi stay tuned**.

*nel senso che in quel periodo se ne parla tanto, ma i fatti stanno a zero.
**ma anche no.

lunedì 12 dicembre 2011

disservizio pubblico

E d'improvviso vieni colto da un senso di meraviglia ed immenso disagio, e scopri che esiste qualcosa ancora in grado di farti rimanere sbalordito: un palinsesto.

Scoprire che tra due giorni tornerà in onda meraviglioso programma di Alfonso Signorini mi riempie il cuore di gioia e mi fa capire che a volte c'è così tanta bellezza nel mondo, che non riesco ad accettarla... il mio cuore sta per franare.
Insomma il ritorno di Kalispéra! è una notizia sconcertante di suo, ora aggiungeteci che Pamela Prati (al secolo Paola Pireddu) farà parte del cast del programma e, se ancora non siete in preda a qualche crisi mistica, sappiate che Pamelona avrà il ruolo di prima ballerina.

Ora capite per quale motivo sono rimasto sconvolto da questo annuncio?

No? Non lo avete ancora compreso pienamente? Beh, forse non avete visto le puntate della precedente stagione, ma vi rinfresco la memoria raccontandovi due cose che ho capito grazie ad Alfonso e alla sua immensa bravura:
  1. la ragazza tristemente nota come Ruby Rubacuori è in realtà una novella santa Maria Goretti;
  2. se sei omosessuale e la notte ti sbatti (o fai sbattere da) chiunque, il giorno dopo puoi sempre pentirti amaramente di ciò che hai fatto e di ciò che sei, andare in chiesa, confessarti, ammettere la tua colpa ed essere accolto come un figliol prodigo... la sera dopo ovviamente la storia si ripete dall'inizio. Mi viene il dubbio che questo pentimento (giustamente) in realtà non esista, ma, allo stesso tempo, mi piace immaginare Signorini sul balcone che recita l'ave Maria agli uccelli*
Io non mi sono ancora ripreso, ma, mi raccomando, venerdì 16 dicembre alle 21:10 vi voglio tutti sintonizzati su Canale5! E se non vi ho ancora convinto, sappiate che, oltre ad Alfonso e Pamelona, ci saranno Melissa Satta ed Elena Santarelli, felicissima conferma proveniente dalla precedente edizione.

Vi prego, ditemi che non è vero o, in alternativa, uccidetemi dolcemente.

*magari ho capito male io, quindi qui potete trovare le sue esatte parole.

giovedì 8 dicembre 2011

la M di Morituri te salutant

Posto queste righe con un po' di ritardo sugli eventi, perché ho dovuto elaborare il lutto.

E così, piccolo Mike, ti hanno tarpato le ali, hanno bloccato la tua fuga e, tra poco, ti rinchiuderanno nuovamente in quella piccola scatola legnosa e tra quelle quattro strette mura.

Che poi, diciamocelo chiaramente, Mike ha passato il 96% della propria vita chiuso in una scatola, ma perché adesso volete obbligarlo, contro una sua evidente volontà, a rimanere murato in uno spazio angusto?
Ma manco dopo morto sto poraccio è libero de fa come je pare?
Avrebbe detto qualcuno che parla con un vago accento romanesco, io invece vi voglio dire che, passate le prime ore di apprensione per la Daniela, Leonino & Co., grazie al mio piccolo cervello problematico, avevo immaginato due possibili soluzioni dell'enigma del presentatore dentro la bara in giro per l'Italia:
  1. Mike è il nuovo Michael Jackson**, è vivo e ha deciso di inscenare la propria morte per fare in modo che la Daniela intascasse i soldi dell'assicurazione, si è sottoposto a numerose operazioni di chirurgia plastica e adesso il suo aspetto è all'incirca questo, la Daniela ha assoldato un killer per fare fuori l'equipe medica che ha eseguito gli interventi (ovviamente ha preteso che il killer raccogliesse in un portagioie i cuori di tutti gli assassinati) e, infine, ha nascosto i loro corpi. Ora Mike vive di pesca su un'ignota isola tropicale.
  2. Mike è morto, si svolge la cerimonia funebre e tutto sembra andare come dovrebbe, finché Pippo Baudo non decide di entrare a far parte del gruppo di quelli che trasportano il feretro. Molti non avranno notato nulla, ma in quel preciso istante io ho percepito chiaramente un fremito nella forza, come quando un vecchio ricordo ritorna alla mente, quel fremito segnava l'innescarsi di complessi processi di rigenerazione cellulare, processi in atto nel corpo di Mike; non sto a spiegarvi con precisione come funzionano certe cose, vi basti sapere che i raggi catodici emanati da Pippo Baudo hanno stimolato il ritorno alla vita del nostro allegro eroe. La decisione del redivivo Mike di dedicarsi al vagabondaggio per inseguire una vita avvolta nel mistero e nell'anonimato è storia.
Insomma, caro Mike, ormai per me eri un simbolo di libertà e ribellione, un eroe romantico post mortem, roba che sei il primo dopo la creatura, che poi era un accrocco di cadaveri vari tenuti insieme dalla colla vinilica; cioè, dai, mica barbabietole e fenicotteri rosa*!
Eri un eroe, eri romantico, ma anche il tuo sogno, come tutti i sogni romantici, è tristemente giunto a una conclusione.

Dicono che il tuo viaggio avrà come meta finale un forno e poi in un'urna di dubbio gusto; purtroppo la vita è così, caro Mike, non ci resta che salutarci per sempre... forse.

Allegria!

*è inutile cercare di convincermi del contrario, a me rosa e rosso insieme non piacciono... a dirla tutta non mi piace proprio il rosa, ma i fenicotteri rosa sì, sia ben chiaro.
**che era il nuovo Jim Morrison, che è stato il nuovo Elvis.

lunedì 5 dicembre 2011

mezzo secolo

Dicono che puoi evocarla mettendoti di fronte a uno specchio e ripetendo il suo nome per tre volte.
"Bloody Mary."
"Bloody Mary."
"Bloody Mary."

E tanti auguri anche a Maria per i suoi primi 50 anni!