martedì 22 novembre 2011

consigli letterari

È un periodo di crisi (ma quanto mi piace ripetere le ovvietà che dicono tutti?) e questo lo abbiamo capito, ma, anche in tempi bui come questi che stiamo vivendo, non si deve assolutamente dimenticare la letteratura.

Sono anni ormai che ci dicono di leggere di più, ma non ci convincono, perché sono ancora in molti a considerare un libro come una spesa* superflua ed evitabile, uno sfizio, qualcosa di non necessario. A causa di questo atteggiamento diffuso, ho un'enorme paura che si possa iniziare a risparmiare proprio sulla cultura; per evitare che la grande letteratura italiana faccia una brutta fine, oggi ho deciso di parlarvi di tre grandi opere letterarie contemporanee.

Barbara d'Urso
Tanto poi esce il sole
So bene che non aspettavate altro dalla vita, se non il nuovo libro autobiografico di Barbarella nostra, sì, proprio lei, quella che ormai da qualche anno, sempre alla stessa ora, viene colta a chiacchierare amabilmente con il suo adorato pubblico dalle inattese telecamere di Mediaset.
Ammetto di non essere nemmeno riuscito a leggere tutte le righe della presentazione che compaiono sul sito dell'editore, ma penso che un'opera di tale interesse non possa passare inosservata, quindi accattatevill', che Carmelita nostra è tanto brava, bella buona.
Di certo questo libro ha un pregio: non immagino un modo migliore per buttare 18 €.

Editore: Mondadori
Anno: 2011
Collana: Ingrandimenti
Pagine: 180
Formato: 14,0 x 21,5
Legatura: cartonato con sovraccoperta
Prezzo: 18.00 €
ISBN: 978880461386

Luca Zanforlin
Denise la cozza
E così, in netto ritardo su tutti i fronti e copiando in maniera imbarazzante (ma state tranquilli che lo ammette anche lui eh) Ugly Betty, che oltretutto è la versione americana di Yo soy Betty, la fea (che ogni tanto guardavo), e quello sì che era un capolavoro; arriva sugli scaffali anche il nuovo libro di Luca Zanforlin, che sarebbe quel tizio che fa il maestrinosottuttoio nella mitica scuola di Amici (sappiate che guardo anche Amici). Insomma, dopo le precedenti fatiche letterarie, dove in pratica si prendevano pari pari i vari intrecci amorosi che si andavano creando tra gli allievi della scuola meno scuola d'Italia, li si mischiava e si davano a tutti dei nomi di fantasia, tipo che se ti chiami Mario ti facevano diventare Dario; Zanforlin riesce finalmente a scrivere una storia originale... ah, no, è vero, stavolta ha copiato dalla copia della copia di una telenovela colombiana, ma non fa niente, perché i grandi possono anche prendere spunto da idee altrui, ma la loro mano si vede sempre, è quella che fa la differenza.
Ah, io non ho avuto il coraggio, ma se volete potete leggerne gratuitamente un capitolo, se trovate le 9 piccole differenze che fanno di Luca Zanforlin un grande avvisatemi.

Editore: Mondadori
Anno: 2011
Collana: Arcobaleno
Pagine: 204
Formato: 14,0 x 21,5
Legatura: brossura con alette
Prezzo: 16.00 €
ISBN: 978880461303

Bruno Vespa
Questo amore
E puntuale come i dolori che deve sopportare una persona affetta da una grave forma di malattia emorroidaria nel momento in cui si ritrova a defecare, anche quest'anno il Vespone nazionale ha tirato fuori il suo bel libro, oddio, bello non lo so, ma lui dice**:
"Vorrei aver scritto questo libro molto tempo prima. Avrei imparato a conoscere meglio gli uomini, le donne (soprattutto) e la vita."
 Non so se le donne a questo punto sono felici di sapere che Bruno abbia finalmente scritto questo libro, ma ormai è successo e ve lo tenete, magari cercate di non stargli troppo vicino, se non vorrete cadere vittime di quel faccino un po' così, di quel fascino da mascalzone, di quell'aria furbetta o di quell'alito che stranamente odora di... come dirlo in modo raffinato? Quella cosa che faceva al bagno quello di prima, la persona con la malattia emorroidaria.
E così, sono passate un sacco di righe e non vi ho ancora detto di cosa tratta il libro; in realtà volevo farvi un plastico per presentarvelo più agevolmente, ma siccome anche stavolta potete leggere gratuitamente un capitolo di questa meravigliosa opera, lascio a Bruno quel che è di Bruno.

Editore: Mondadori
Anno: 2011
Collana: I libri di Bruno Vespa
Pagine: 360
Formato: 14,0 x 21,5
Legatura: cartonato con sovraccoperta
Prezzo: 19.50 €
ISBN: 978880461370
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Per non lasciarvi con l'amaro in bocca, ma pur sempre rimanendo in tema, vi posto il video di una fantastica versione d'epoca della canzone che, nella versione di Yolanda Rayo, compare come sigla di Yo soy Betty, la Fea:


*che poi esistono anche le biblioteche, ma facciamo finta di niente.
**parlare di un proprio libro è come parlandosi addosso?

15 commenti:

  1. ...maveramente??? una recensione dei peggiori libri acquistabili? che ideona!!!

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  2. quello di vespa promette davvero scintille... Io preparerei lo Strega.

    Il liquore.

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  3. 53,50 euro......
    meglio che metta via quei soldini per l'eventuale (?????) trasferta in quel del TAA :))))))

    Cmq sei perfido: Ora voglio esser chiamato MARIO xD

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  4. Recensioni fantastiche. Secondo me ci puoi regalare molto anche invitandoci alla visione delle perle imperdibili nel palinsesto televisivo nostrano...

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  5. Questo è servizio pubblico signori! Grande post di utilità. Unico dubbio (da sofferente saltuario di emorroidi): il libro di Vespa allevia in parte la pena di quel momento lì, o la peggiora?

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  6. Mi è venuta voglia di fare il libraio e osservare negli occhi chi acquista i libri di Vespa per cercare di capire quali tristissimi problemi affliggono ste povere persone

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  7. ti sei dimenticato Fabio Volo!!!

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  8. Mi fai morire Bert :)
    Se scrivo un libro voglio una tua recensione :)

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  9. @economistapercaso: per far andare avanti l'economia qualcuno deve sacrificarsi e comprare questi libri sarebbe decisamente un sacrificio.

    @George: e sono anche dei perfetti regali natalizi!

    @Cawarfidae: magari leggendoli da ubriachi possono diventare tre bei libri.

    @Mario: abbiamo deciso di attuare nei tuoi confronti un provvedimento disciplinare, quindi, da adesso in poi, sei in sfida.

    @guiotz: probabilmente è così, ma le cose più brutte le guardo con passione, quindi non so se riuscirei a esprimere un parere oggettivo.

    @ciku: così poi puoi usare il retro delle fotocopie come carta da riciclo per prendere appunti?

    @El_Gae: dipende dalla carta su cui è stampato, ma sospetto che sia troppo ruvida e spessa per alleviare tale dolore.

    @Cannibale: se serve una mano...

    @MirkoS: magari poi lo regalano a qualcuno che odiano profondamente.

    @newmoon35: ho letto il primo libro di Fabio Volo e, sebbene lui non mi stia molto simpatico, l'ho trovato addirittura decente... certo che se il suo ultimo fosse appena uscito sarebbe rientrato nella lista, ma ormai è storia vecchia e la mia top 3 è decisamente occupata da questi.

    @polly: oppure potremmo fare al contrario: se scrivo una recensione sul tuo libro, poi tu lo scrivi.

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  10. per farci gli aerei di carta. son bravissima.

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  11. @ciku: e con gli origami come te la cavi?

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  12. sapevo fare la rana-che-salta-poco e il diavolo-che-non-fa-paura.

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