sabato 10 settembre 2011

cose che non interessano proprio a nessuno

Pensavo che per oggi non avrei scritto*, poi ho visto un blogroll in cui compare il link a quegli obbrobri grammaticali che sono i miei post e ho notato che veniva visualizzato il titolo e una foto che non posto nuovamente, ma era Marco Carta a torso nudo che si piastrava i capelli. Sconcertato da quella visione (lo so che la foto l'ho messa lì io, ma era solo per fare felici alcuni ricercatori del web) ho deciso che dovevo fare in modo che la di colui immagine non continuasse a rappresentare questa isola mediamente felice e mediamente no.

In seguito alle peripezie appena esposte, sono stato costretto a scrivere qualcosa, ma ancora non so cosa... sapete che faccio? Vi racconto cosa ho fatto oggi.

Ho preso il treno per andare a studiare con una mia amica all'università, ovviamente sono arrivato con i soliti quindici/venti minuti di anticipo, insieme abbiamo provato a concludere qualcosa, ma ci siamo arenati per colpa di migliaia di dubbi inutili. Erano all'incirca le 14:00 quando ci rendiamo conto che non avevamo pranzato e che lei doveva prendere il treno per tornare a casa, quindi abbiamo deciso che ci saremmo rifocillati alla stazione Termini. Al McDonald's c'era la fila, per questo ci siamo diretti verso Mr. Panino, io ho optato per speck e formaggio... credevo fosse caldo, invece era freddo e ci sono rimasto un po' male. Mentre aspettavamo insieme il suo treno, la mia amica vede due ragazzi (nel senso di un ragazzo e un ragazzo) che si baciavano e dice che non ama chi si bacia più che appassionatamente in pubblico, io concordo con il suo pensiero, ma sono anche un po' felice che quei due abbiano scelto di farlo.

Improvvisamente si scopre da quale binario sarebbe partito il treno e, per qualche secondo, mi sento quasi come Simba durante la carica degli gnu.


La situazione torna alla normalità e, in attesa della partenza del treno, iniziamo una discussione senza fine e un po' tanto teorica sempre riguardante i baci di prima Il treno parte e io me ne vado in libreria, perché c'è l'aria condizionata, nel frattempo una mia amica mi manda un messaggio e mi dice che mi aspettava a piazza Bologna; compro questo libro** e parto.

Scendo dalla metropolitana e azzecco al primo colpo l'uscita giusta (cosa incredibile per me), incontro la mia amica e, insieme, ci dirigiamo verso piazzale delle Provincie; entriamo in un bar, vediamo delle crostatine ai frutti di bosco e decidiamo di prendercene una (per uno, che stavolta fa due), andiamo verso la cassa, diciamo alla signora cosa volevamo e... la signora si impalla per almeno 5 minuti: silenzio, guarda la cassa e non muove un muscolo. Dopo dieci secondi di questo blocco totale io avevo già iniziato a ridere e la mia amica di seguito. Alla fine la signora riesce a farci lo scontrino e scopriamo che, per due crostatine da 2 € e un caffè, abbiamo pagato 4,20 €, se non si fosse capito la cassiera era un po' confusa, ma mai quanto il tizio che è entrato, mentre io azzannavo la crostatina, dicendo di essersi perso nel bar e di non trovare il bancone (incrementando la quantità di riso sulla bocca degli stolti, che in questo caso saremmo io e la mia amica di prima). Finito l'attacco di ridarola, che è continuato anche al di fuori del bar, arriviamo dove dovevamo arrivare e incontriamo chi dovevamo incontrare.

Si stava per concludere la mia (nostra) avventura all'interno dei confini di Roma, infatti, era arrivato il momento di salpare alla volta di un'agenzia di viaggi paesana.
Il viaggio si è svolto all'interno di questa macchina, io ero seduto dietro, considerando che i sedili dietro praticamente non esistono, mi sono ritrovato ripiegato in quattro parti come l'Heather Parisi dei tempi migliori (e per una volta ho ringraziato il fatto di non essere dotato di gambe lunghe), l'unico problema è che io non sono l'Heather Parisi dei tempi migliori, quindi, per piegarmi in quel modo, credo di essermi anche spezzato.

Arrivati all'agenzia di viaggi la tizia ci dice:
Provate a ripassare tra un po'.
Ok, ripasseremo.
A questo punto la guidatrice, giustamente, decide di accompagnare a casa la ragazza che mi aspettava a piazza Bologna, mi ripiego in quattro, risaliamo in macchina e la accompagniamo, ci rifermiamo in un bar, ma stavolta il prezzo era giusto (OK).

Alla fine di tutto ciò vengo riaccompagnato alla mia macchina, che se qualcuno si azzarda ancora una volta a dire che i posti dietro sono scomodi potrei ucciderlo, e me ne torno a casa solo soletto.

In pratica una giornata in cui non ho concluso proprio un bel niente! Strano, ma nemmeno troppo.
Oltretutto adesso forse non sarò più rappresentato da un Marco Carta con tanto di piastra, ma da una Heather Parisi a testa in giù gambe aperte... sarà meglio o peggio?
Ai posteri l'ardua sentenza.

*effettivamente è già domani, quindi in realtà pensavo bene.
**ma proprio questa versione qui, perché ce n'erano due e, dopo aver letto la prima frase, ho scelto la traduzione di Fernanda Pivano. Ah, se l'avete letto ditemi cosa ne pensate, io l'ho comprato un po' d'istinto e un po' perché stava sullo scaffale di fronte a me.

13 commenti:

  1. Wow... come a dire... "Che mi racconti, cosa hai fatto oggi?!" (cit.) 351B1Z10|\|1574 ((0|\| 9L1 4L7R1 bL0993R/4/\/\1(1)!!!! :)) ;)

    Il libro in questione non l'ho letto, ma mi sento di dire che la traduzione della Pivano è sempre una garanzia.
    Io sto leggendo questo attualmente, e mi sta piacendo abbastanza.

    P.S.: Lascia decidere a noi se sono cose che c'interessano o meno. :D
    P.P.S.: Il commento originario era molto più lungo, ma ho deciso di riservare la parte mancante per un altro post (visto che va bene un po' per tutti, i post). :)

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  2. Magico Bert.
    E la foto di Marco Carta che si piastra i capelli dev'essere quanto di più terrificante esista al mondo.

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  3. giuro che, finchè non ho letto la terzultima riga (note a parte), ero convinta che nella foto della parisi il giovane torsonudato fosse appoggiato a una pertica. non riuscivo quindi a capire da dove spuntasse quel busto di donna. mi preoccupo.

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  4. ma la tua redenzione per lo studio???!!!

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  5. cara @emanuelas pare che studi, ma potrei pure dire che forse studia e mi potrei pure spingere in un mi sembra che studi

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  6. @Vince: no, non me l'ha chiesto nessuno, ho deciso io.
    Dovresti sapere che qui chi decide cosa è interessante e cosa non lo è sono io.

    @MrJamesFord: dovrebbe essere una delle sette cose orribili del mondo contemporaneo.

    @ciku: per così poco? Io non mi preoccuperei.

    @emanuelas: mah... secondo me sto male forte!

    @MirkoS: io direi che mi sembra che paia che forse apparentemente fingo di studiare.

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  7. Non intendevo che te l'avesse chiesto qualcuno qui; era una citazione estrapolata da un altro contesto (che tu conosci bene).........
    E, comumque, sei un dittatore, allora! :P

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  8. E le cicaleeeee, cicale, cicale cicaleeeeee....Disco disco sono io, sono veramente io è fantastico, super fantastico! :)
    Pure io voglio libro! :(

    Deliri da stanchezza.

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  9. @egregio Mirkos
    leggendo il Suo intervento mi son posto una domanda: ma dalle parti di Roma e dintorni le ore sono 24 come quassù?
    Quel Suo affermare "potrei pure spingere in un mi sembra che studi" è in contrasto con tutto ciò che fa il Dott. Bert.
    Se, come afferma nel post, è in giro per Roma con amiche, mangia a stazione Termini,va a piazza Bologna e si riferma, rientra a casa, si doccia, pranza, fa una pausa di qualche ora, posta 2 articoloni in un giorno: mi chiedo: ma è un extraterrestre o sono io che nn riesco a far un azzz??

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  10. @mirkos
    infatti.. neppur a me..a dire il vero...
    e ora c'è di nuovo una foto oscena a icona dei suoi post...
    @dario: nono le giornate sono le stesse aroma, 24h..tonde tonde
    è che secondo me è pure uno che si sveglia tardi..

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  11. @emanuelas: Hai ragione, certe foto, anche solo vederle in bacheca ti disturbano, ti scandalizzano... e non poco! :D

    @dario: Io ci andrei piano con i titoli qui: non è ancora Dott., il signor Bert... e chissà se mai... ehm... :P (questa è bastarda forte! :)) )

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  12. @Vince: ok, ma non c'entrava niente lo stesso.

    @Marco: permettimi una correzione:
    "Disco disco DOVE io
    sono veramente io
    è fantastico
    superfantastico"
    ti perdono solo perché hai ammesso di aver delirato per la stanchezza

    @dario: in realtà ho descritto tre quarti di giornata, anche perché il resto è... nulla.
    Le ore sono 24, infatti di solito anche io non combino proprio un bel niente.

    @emanuelas: vero, di solito tardi, ma ultimamente verso le 8 (che non è prestissimo, ma nemmeno tardi come saprei fare io).

    @Vince: infatti, chissà, ma questo mica vale solo per me.

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  13. Secondo me c'entrava qualcosa...

    Chissà, anche per me... Vero... la vita è imprevedibile (e qui Vince si gratta abbondantemente...), ma credo che per la prossima sessione estiva al max dovrei finire...
    Io, comunque, un primo traguardo, piccolo o grande che sia, l'avrei anche raggiunto... Tié! :P
    Quindi, mi dia del Lei, e mi chiami Dottore, prego. :D

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