mercoledì 29 giugno 2011

spiegamenti

Alcuni commenti al post di ieri mi hanno fatto capire che probabilmente avrei dovuto spiegare cosa è un QR Code, per questo (e anche perché non faccio piegamenti) seguiranno alcuni spiegamenti.
questi li fanno loro.
In breve un QR Code sarebbe il figlio 2D del classico codice a barre, sì, proprio quello che regna sovrano praticamente su ogni cosa comprabile al mondo; ovviamente il salto dimensionale ha portato a un aumento considerevole delle informazioni codificabili.
Il codice bidimensionale in questione è così bravo a memorizzare le cose, che puoi fargli imparare numeri di telefono, testi lunghissimi, URL infiniti... insomma un sacco di cose.
Come si fa a fargliele imparare? In teoria non lo so, ma in pratica basta trovare qualcuno che li sappia creare, e in giro è pieno di siti e applicazioni che ci riescono.

Lo stesso discorso vale se volete capire cosa significhino quei quadretti, più o meno colorati, disposti in quell'ordine apparentemente casuale. Avete presente il link che compare nella mia risposta al commento di Marco (parlo sempre del post incriminato)?
Ecco, ho appena controllato e la pagina non funziona, però, se andate lì in un momento in cui le gira bene, potete trovare un comodo traduttore che vi chiederà di inserire l'URL della pagina del codice che volete tradurre, seguendo questa semplice singola istruzione, come per magia, potrete scoprire il significato recondito del codice stesso.

Si sarà capito? Non si sarà capito?
Non lo so, anche perché non ho riletto quello che ho scritto.

PS: il post in codice non era proprio un post, era più un tentativo (probabilmente fallito) mischiato a un inizio di post, quindi probabilmente, se non volete provare l'ebbrezza di iniziare a scalfire le potenzialità del QR Code, potete risparmiarvi anche il "post", ma siete obbligati a notare che quei 5 codici messi lì a caso sono abbastanza carini da vedere.

PPS: l'ultima immagine dell'ormai noto "post" sarebbe un autostereogramma venuto male (perché l'immagine si vede, ma non si capisce bene cosa sia).

sabato 25 giugno 2011

allegria!

Allegria, amici ascoltatori!

Avrei dovuto scrivere lettori, ma oggi era doveroso citare Mike, perché si parla di cose che lo riguardano da vicino.
Come tutti sappiamo, Mike ha lavorato tutta la vita con le parole, e "con" significa contemporaneamente "per mezzo di" e "insieme a", inoltre, il caro Mike è morto da un po'; proprio queste due coincidenze hanno reso necessaria la citazione iniziale, perché oggi si parla di morte, in particolare di tutte quelle parole che si usano di solito per evitare di usare il verbo morire.

È come se non fosse la morte in sé a spaventare, quanto il verbo che descrive quell'azione che volenti o nolenti, dopo una lunga attesa o inaspettatamente, perché è il momento o perché abbiamo deciso così, compiremo tutti.

Nella nostra lingua esistono una miriade di sinonimi che ci premettono di evitare la tanto temuta parola; i verbi puri e semplici sono essenzialmente questi: 
  • decedere;
  • defungere;
  • spirare;
  • trapassare;
  • perire;
  • scomparire;
  • andarsene;
  • spegnersi;
  • mancare.
Ne esistono alcuni che esprimono un sentimento negativo nei confronti della persona morta, e sono:
  • crepare;
  • schiattare.
Molte sono, inoltre, le perifrasi che esprimono lo stesso identico concetto: 
  • abbandonare la valle di lacrime;
  • andare nel mondo dei più;
  • andare all'altro mondo;
  • andare all'aldilà;
  • andare al Creatore;
  • esalare l'ultimo respiro;
  • finire i propri giorni;
  • passare a miglior vita;
  • rendere l'anima a Dio;
  • salire al cielo;
  • volare in cielo;
  • venir meno;
  • tirare le cuoia;
  • andare agli alberi pizzuti;
  • stendere le gambe;
  • lasciarci la pelle;
  • rimetterci la pelle.
Sono arrivato a trovarne 28... siamo fantastici! Per non nominare una parola che potrebbe farci ricordare dell'esistenza della morte, siamo stati addirittura capaci di inventare un sacco di metafore, a volte neanche troppo banali.

Personalmente credo di non aver paura della morte, ma non parlo della morte in generale, parlo della mia di morte; certo, le statistiche dicono che non dovrei essere molto vicino a quel momento, e probabilmente è un fatto che facilita questa mia visione, ma credo anche che siano ancora valide le parole di Epicuro (che mica è l'ultimo cretino arrivato):
[...] Abítuati a pensare che nulla è per noi la morte, poiché ogni bene e ogni male è nella sensazione, e la morte è privazione di questa. Per cui la retta conoscenza che niente è per noi la morte rende gioiosa la mortalità della vita; non aggiungendo infinito tempo, ma togliendo il desiderio dell’immortalità. Niente c’è infatti di temibile nella vita per chi è veramente convinto che niente di temibile c’è nel non vivere piú. Perciò stolto è chi dice di temere la morte non perché quando c’è sia dolorosa ma perché addolora l’attenderla; ciò che, infatti, presente non ci turba, stoltamente ci addolora quando è atteso. Il piú terribile dunque dei mali, la morte, non è nulla per noi, perché quando ci siamo noi non c’è la morte, quando c’è la morte noi non siamo piú. Non è nulla dunque, né per i vivi né per i morti, perché per i vivi non c’è, e i morti non sono piú. [...]
Epicuro, Epistola a Meneceo
Che poi magari quando si dice passare a miglior vita si dice una cosa vera, anche se spero che non sia una terra dove scorrono latte e miele, perché io non li gradisco per niente... e se con latte e miele intendessero la radio? Ma anche no, perché anche quella non la sento mai, solo il jingle mi fa salire la glicemia a qualche milione. Rimane il fatto che, anche se ci fossero latte e miele ovunque, probabilmente non ci finirei, credo di essere più orientato verso i piani bassi; che poi, secondo me, mica è vero che la compagnia lì sotto è meglio di quella che si avrebbe sopra, perché i rompicoglioni li trovi dappertutto.

In ogni caso potrei trovare latte o zolfo, rinascere topo o lombrico, finire in un altro mondo tale e quale a questo, ma pieno di zombie o diventare tutt'uno con ogni creatura, morta o nascitura che sia; per ora quello che so è che sto qui e so anche che quando mi capiterà di morire preferirei non tornare in vita come un vampiro o qualcosa di simile, quindi avrei in mente di donare gli organi sani (se ce ne saranno) e di fare un bel falò** con gli scarti, perché, utilizzando le parole della nota scrittrice Ada Succede:
"Prima o poi tocca a tutti."
*anche se il suo corpo continua a girovagare per il mondo come se nulla fosse.
**sarebbe carino in riva al mare, ma da noi non credo si possa fare.

mercoledì 22 giugno 2011

fine

La notizia arriva direttamente da Londra:


la storia d'amore tra Clooney e la Canalis è finita.

Ce lo hanno comunicato così:
"Non stiamo più insieme. E' molto difficile e molto personale, per questo speriamo che venga rispettata la nostra privacy."
Cara la mia Elisabetta, ma quando lo capirai che essenzialmente a me della tua privacy non me ne frega una benemerita cippalippa? Che poi, a dirla tutta, prima vai in TV a parlare della tua storia con quel tizio brizzolato (e peloso), anzi, a dire che non ne volevi parlare... peccato che, te lo ripeto per l'ennesima volta, se non parlavi di quello cosa dicevi?
Tu, cara Eli, prima ci scassi le appendici sferiche del membro virile facendo l'ospite che non vuole parlare e adesso ci chiedi di rispettare la tua privacy?

No, scusa, e la mia di privacy tu l'hai rispettata?
Io non volevo vederti, ma tu spuntavi fuori in ogni programma televisivo esistente, mi sbattevi in faccia quelle famose tette che hanno tanto scandalizzato i tuoi amici Americani e hai addirittura presentato Sanremo insieme alle mani di Morandi (e a quell'altra che ha fatto la pubblicità di TIM dopo di te); qui si rasenta lo stalking! Quindi ringrazia che non ti abbia ancora denunciato, invece di chiedere che la tua privacy venga rispettata, anche perché, se l'avessimo rispettata dall'inizio questa tanto voluta privacy, tu, Elisabetta, saresti tornata nell'anonimato della tua casa in Sardegna da non so quanti anni.


Detto questo apro una parentesi sulle scelte dei pubblicitari che curano le campagne della TIM.

Iniziamo con Elisabetta:



Poi è stata la volta di Fiammetta:



Dopo di lei arrivò Belen:



Ora ci è toccata Bianca:



Adesso io non vorrei essere critico, ma... avete visto che belle pubblicità?
Complimentoni al direttore dei casting e a chi le ha ideate, siete veramente dei geni del male.
__________________________________

Elisabetta Canalis si è appena lasciata con George, è comparsa nella prima puntata del nuovo programma di cucina condotto da Alfonso Signorini... sì, proprio lui...

Fiammetta Cicogna sta presentando un programma ad alto contenuto culturale dal titolo Tamarreide, e per una che non riesce a pronunciare la R è qualcosa di eccezionale.

Belen attende la partenza di Colorado, che condurrà al posto di Rossella Brescia, e intanto soffia il posto a Elisabetta al fianco di Signorini (chissà cosa ci sarà di bello in un programma condotto da lui?).

Bianca Balti... ma compare nella pubblicità? No, perché la sua parte sarei stato capace di farla anche io che non sono un modello di fama internazionale (anche se, a questo punto, potrei sicuramente diventarlo)... mistero della fede.

martedì 21 giugno 2011

uomini e lucertole

Chi non ha mai visto una lucertola? Immagino nessuno.
Ieri io ne ho incontrata una dalla mezza coda, perché, come ci insegna il notissimo Curtis Connors (anche se non gliel'ha chiesto nessuno e probabilmente non ce n'era affatto bisogno), loro hanno la capacità di rigenerare alcune parti del corpo. Se sono arrivate fino a noi delle lucertole con tali capacità rigenerative, probabilmente è perché, storicamente, era più facile per una lucertola perdere la coda che per me perdere l'equilibrio (e solitamente ne ho molto poco, fidatevi).

Il mio incontro con la suddetta lucertola mi ha fatto venire la voglia di immaginare la vita quotidiana di una lucertola. Per quanto ne so, la più famosa di loro passa la vita ad aiutare o combattere contro, a seconda dei momenti, l'Uomo Ragno (che ora anche da noi viene chiamato Spider-Man, ma perché?); ma le altre cosa fanno tutto il giorno?

Ci ho pensato un po' e, secondo me, loro fanno questo:
  • corrono alla ricerca di un posto al sole;
  • corrono alla ricerca di qualche insetto da mangiare;
  • corrono per scappare da chi potrebbe mangiarsele;
  • corrono senza motivo;
  • corrono.
In sostanza non è che la loro vita sia poi così differente da quella degli esseri umani, infatti noi:
  • corriamo, perché c'è sempre una scadenza;
  • mangiamo di corsa;
  • corriamo per fingerci impegnati quando incontriamo qualcuno che non ci sta molto simpatico;
  • corriamo senza sapere dove andare;
  • corriamo dietro alle lucertole.

Queste erano le cose che ci accomunano a loro, ma c'è anche una grande differenza, perché, non è per lamentarmi, ma credo che le lucertole siano molto avvantaggiate da quel fatto della coda.
Certo, perdere la coda significa aver affrontato una dura battaglia contro qualcuno, una battaglia potenzialmente mortale, ma penso che anche noi ogni tanto affrontiamo cose più grande di noi e, almeno qualche volta, quel loro fattore rigenerante sarebbe piuttosto utile.

Sarebbe bello se bastasse far passare un po' di tempo per far ricrescere le nostre code spuntate, invece non è così, perché il tempo non guarisce un bel niente, al massimo ci concede dei momenti di tranquillità sempre più lunghi, ma poi, quando ti capita di guardare quel fondoschiena verde e non più appuntito, ti rendi conto che il dolore sta sempre lì, proprio come quel pezzo di coda mancante.

A proposito di lucertole e di cose che non scompaiono col tempo:


PS: dicono che vivano 5 anni, probabilmente da quel punto di vista ha detto meglio a noi.

lunedì 20 giugno 2011

merenda!


Semplicemente per mettervi a conoscenza di qualcosa che non avreste voluto sapere.

domenica 19 giugno 2011

questioni di principio 1

In principio era il Verbo, di preciso non so dirvi quale, ma so che lo ospitava un certo Dio, probabilmente abitavano entrambi in via dei ciclamini al 123.
Ma se in principio questo Verbo era, significa che adesso non è più?
Cosa voleva dire essere in principio?
E cosa e quando è "in principio"?

Sono solo alcune delle domande inutili che mi faccio, solitamente me le faccio per inventare una risposta, tanto nessuno sa qual è quella giusta, quindi posso benissimo mettere in piedi una mia teoria che rimarrà valida fino a quando non ci saranno dati oggettivi che possano smentirla... e non è detto che io a quel punto non possa smentire anche i dati oggettivi con ragionamenti puramente soggettivi, dopotutto chi mi dice che la mia soggettività è meno valida della soggettività relativa collettiva (o oggettività)?

Comunque, ritornando al principio, qualcuno dice che in principio era il Verbo (logos), altri dicono che in principio Dio creò i cieli e la terra, altri ancora credono che in realtà creò prima le sfere del drago.
Vista la confusione, cercherò di mettere un po' di ordine:
  1. se in principio il Verbo era presso Dio, alla data di quell'in principio Dio aveva già una casa, quindi tenderei a escludere questo in principio dalla lista dei principi principali;
  2. se in principio Dio creò i cieli (ma quanti sono? Sette?) e la terra (con la lettera minuscola), allora come faceva il suo spirito, appena un versetto dopo, ad aleggiare sulle acque che nessuno aveva creato? Probabilmente neanche questo è il vero principio;
  3. le sfere del drago sono state create da Dio dopo il suo arrivo sulla Terra da Namecc, quindi la nemmeno questo è il vero principio.
Non essendoci teorie valide sul principio dei princìpii, ho deciso che in principio non c'era niente, ma proprio niente niente niente. Stabilito questo, e posso stabilirlo con la certezza di non essere smentito, mi sento di dire che la materia sia creata dal nulla: non trasformata da qualcosa in qualcosa di diverso, a un certo punto comparve; allo stesso modo comparve l'energia.
E qui arriva il bello, perché, se da quel momento (adesso esiste anche il tempo) in poi la fisica che noi conosciamo inizia a dire la verità, la materia e l'energia arrivano tutte insieme: praticamente c'è una quantità enorme di roba che compare dal nulla. Tutta questa roba all'inizio era sparsa a casaccio nell'universo, che probabilmente era più piccolo della casa di Link in Ocarina of Time, solo in un secondo momento ha iniziato a espandersi abusivamente, ché tanto c'è sempre un condono prima o poi.

Siccome la natura non è scema, vedendo tutto quel casino, decise di organizzare le cose per fare in modo di creare qualcuno che mettesse in ordine. Al primo tentativo creò Donatella Versace (56 anni dichiarati) e vide che era cosa poco riuscita; provò di nuovo e riuscì a mettere insieme Karen, che immediatamente ingaggiò Rosario per il lavoro sporco. Nel giro di un paio di minuti la situazione era sistemata e, finalmente, Dio, un essere formatosi dall'acqua strizzata fuori dal mocho, poteva aleggiare sui suoi amici non strizzati (l'acqua era venuta fuori da non si sa dove, perché per pulire ne serviva un po') facendo il figo.

Rimangono ancora molte domande irrisolte, ma provate a smentire la mia teoria se ci riuscite.

E fu sera e fu mattina.

sabato 18 giugno 2011

l'arte di copiare

Il video cinese del post precedente mi ha fatto venire la voglia di copiare qualcosa.

Copiare è un'arte nella quale posso dire di essere abbastanza esperto: sono così bravo a copiare da riuscire a introdurre in tutto quello che copio qualcosa di totalmente personale; solitamente il mio apporto distrugge totalmente quanto di buono c'era in quello che copio (proprio come hanno fatto i miei amici cinesi con Caparezza).

Siccome non seguo Metilparaben, ho deciso che non lo copierò; copierò, invece, qualcuno che l'ha già copiato*.

Ecco il mio generatore automatico di frasi casuali:

PS: mi dicono di specificare che basta fare un refresh per leggere una nuova frase casuale.

*se volete fare altrettanto leggete qui.

giovedì 16 giugno 2011

di tunnel e cetrioli

Che cosa avete fatto oggi?
Io sono stato una dozzina di ore davanti al PC, per la precisione dalle 6.20/6.20 alle 18.20/18.30; ho cercato di fare il possibile per porre fine a La Situazione Angosciante. Angosciante, perché è da un bel po' che cerco di risolverla, ma niente, non ce la faccio proprio.
Sarà colpa mia? Sarà colpa sua? Non sarà colpa di nessuno?
Come al solito non lo so, ma di certo sono consapevole che non devo farmi prendere dall'entusiasmo, perché ogni volta la situazione è la stessa e riassumibile in questo modo:
  1. arrivo tutto pimpante e carico, perché penso di aver fatto un buon lavoro;
  2. il mio buon lavoro viene smontato pezzo per pezzo;
  3. mi demoralizzo;
  4. almeno una settimana di "depressione" in cui non faccio una cippalippa;
  5. un'altra settimana per iniziare a ricarburare;
  6. mi accorgo che è passato un mese e sto sempre allo stesso punto;
  7. e si ricomincia dal punto 3.
Ogni tanto riesco a scardinare la normale routine che mi lega a La Situazione Angosciante; ovviamente quando questo accade devo approfittarne, proprio come ho fatto in questi giorni.
Adesso la domanda è una sola: cosa accadrà domani? Mi ritroverò di nuovo al punto 2, rientrando quindi nel solito tunnel, o riuscirò finalmente a liberarmene una volta per tutte?

Lo so che non c'entra niente, ma ho parlato di tunnel, ho linkato un video e adesso non posso fare a meno di pubblicarne un altro che trovo... improbabilmente sublime.


Ritornando alle cose importanti, quindi a me... no, non ci credevo nemmeno io quando l'ho scritta, ma ogni tanto dovrò anche scrivere cose in cui non credo, no?
Dicevo che per domani ho in mente una strategia per non farmi fregare per l'ennesima volta, infatti, ho deciso che me ne frego io prima che mi freghi lui.

Che poi alla fine lo sappiamo dove va a finire il celeberrimo cetriolo, ed io so anche che in questa situazione l'ortolano sarò sempre e comunque io; a questo punto, visto che in ogni caso deve finire lì, che sia una cosa rapida.

mercoledì 15 giugno 2011

commozioni cerebrali

Sto in crisi, profondissima crisi, roba che il pessimismo del caro vecchio Giacomo Taldegardo Francesco di Sales Saverio Pietro Leopardi in confronto potrebbe essere paragonabile a una puntata di Vola Mio Mini Pony.

Sarà che dopo un po' di tempo di tranquillità ci vuole una sana dose di instabilità emotiva, sarà che mi sono reso conto che è tardi, sarà che potevo accorgermene prima, ma, soprattutto, sarà che non lo so.
Di una sola cosa sono certo: mi ritrovo in uno stato veramente imbarazzante.

Avete presente Tutto su mia madre? Beh, io sì, ce l'ho presente, per la precisione so che è uno dei due film di Almodóvar che ho visto dall'inizio alla fine, che questa cosa l'ho fatta più di una volta, che ho addirittura il DVD e che lo conosco, non a memoria, ma quasi. Ecco, l'altro ieri pomeriggio mi è capitato di rivederne un pezzo, e fino a qui tutto normale, dopotutto, se l'ho visto un milione di volte, posso vederlo anche un milione e una volta; il problema è che sono stato colto di sorpresa da un improvviso attacco di empatia che ha avuto gli stessi effetti degli attacchi che di solito mi sferra l'allergia.

In un primo momento mi sono sentito leggermente spiazzato, ma poi ho pensato che Calvino diceva:
"Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire."
e ho creduto che quel film fosse un classico, un classico che, parlandomi per l'ennesima volta, mi diceva cose che non aveva mai detto, almeno non a me.
In seguito ci ho riflettuto un po' su e sono giunto alla conclusione che non è neppure così strano rimanere colpiti da una donna che, al funerale della madre di quello che diventerà praticamente suo figlio, racconta al padre moribondo del neonato orfano della morte di quello che era il loro di figlio (lo so, non si capisce niente, ma ormai dovreste saperlo che io e la punteggiatura non ci vogliamo bene).

Apparentemente il discorso filava, ma già ieri mattina potevo ammirare all'orizzonte dei cumulonembi pieni d'ansia ingiustificata, o quasi, che la sera si sarebbero poi trasformati in qualcosa che potrebbe permettere ai più volenterosi di prendermi per il culo a vita.

Ore 21.10, Sky Cinema +24, inizia Shrek e vissero felici e contenti; mi guardo per la prima volta il film e, questa volta veramente senza alcun motivo apparente, mi ritrovo nella stessa situazione di Tutto su mia madre... e non è normale, soprattutto di fronte a Shrek.

Insomma ultimamente sono affetto da continue e insensate commozioni, che io definirei cerebrali, visto che non esiste un reale motivo scatenante, è più che altro una situazione di semicrollo emotivo che si verifica in momenti a casaccio; da un certo punto di vista la cosa mi fa anche un po' sorridere, perché in quei momenti mi sento veramente un coglione.

Siccome sono nel pieno di questa situazione di instabilità psichica, mi sento in dovere di concludere utilizzando le parole di una donna del sud che si è ritrovata per tutta la vita nelle mie condizioni attuali:
"Giuro davanti a Dio, e Dio m'è testimonio, che i nordisti non mi batteranno. Supererò questo momento, e quando sarà passato non soffrirò mai più la fame: né io né la mia famiglia. Dovessi mentire, truffare, rubare, uccidere, lo giuro davanti a Dio: non soffrirò mai più la fame!"
Abbasso i nordisti! Anche perché, parliamoci chiaro


PS: quasi dimenticavo di aggiungere che ho l'herpes, di nuovo. Evvai!

lunedì 13 giugno 2011

UFP

Immagino che tutti conosciate gli Unidentified Flying Object o UFO (che per autarchica scomodità da adesso in poi chiameremo dischi volanti).
Analizzando attentamente molte foto di importanti avvenimenti storici, alcuni studiosi hanno notato che i dischi volanti sono una costante, praticamente non c'è un avvenimento storico che non sia stato osservato da questi viaggiatori sconosciuti.
Bene, la foto che vi sto per mostrare è clamorosamente vera e mostra che sui cieli di Roma, proprio durante l'EuroPride, c'era un disco volante, eccolo:
Ci saranno sicuramente degli scettici che grideranno al fotomontaggio, ma vi assicuro che è tutto vero.
Incuriositi dalla foto appena postata io e la mia equipe specializzata in dischi volanti (composta da Marco che ha fatto le foto), abbiamo deciso di continuare ad indagare e abbiamo scoperto che sono tra noi.
Compaiono quando meno te lo aspetti, ma grazie ai potenti mezzi a nostra disposizione, siamo riusciti a immortalarne (non volendo) una quantità indefinitamente grande, in particolare qui di fianco potete notare LA foto che ha ci ha definitivamente permesso di dare un nome a queste creature: UFP* (Unidentified Flying Penis).
Si può facilmente notare che queste creature hanno una forma "vagamente" fallica, sono piuttosto eleganti e sorridenti e, altra caratteristica di non poca importanza, volano.

La scoperta di questa specie aliena mi ha obbligato ad approfondire l'argomento UFP e cosa ti vado a scoprire? Che gli Windsor sanno della loro esistenza da molto tempo, e vi mostro le prove qui sotto
Come potete vedere un UFP è stato invitato alle nozze di Carlo e Camilla; come se non bastasse l'UFP in questione è addirittura presente nella foto di famiglia, e proprio dalla parte degli Windsor... qui complotto internazionale volto a nascondere la presenza di esseri alieni sulla Terra ci cova!
Non vedo altre possibilità, se non vogliono nasconderceli, perché li hanno invitati proprio a quel matrimonio che tutti hanno cercato di non guardare?

Per ora non posso aggiungere altro, ma sappiate che, se dovessero esserci ulteriori sviluppi, vi terrò aggiornati.

*gli "altri" membri dello staff hanno proposto UFC, dove C sta per gallo. Entrambi i nomi sono scientificamente ritenuti idonei e validi.

domenica 12 giugno 2011

in questi due giorni

In questi due giorni ho fatto due cose per la prima volta:
  1. ieri ho partecipato all'EuroPride;
  2. oggi ho votato un referendum (voi ci siete andati?).
È ufficiale, proprio come il pianeta Marte, sono diventato un bolscevico traditor.

Siccome non c'è da raccontare molto in merito a quello che ho fatto oggi, vi parlerò di quello che ho fatto ieri.

Qualcuno mi ha detto che questo è stato il pride più lungo a cui abbia partecipato; per me era il primo e, avendo preso parte addirittura all'intera (quasi) parata, posso dire con assoluta certezza che, come ho sempre sospettato, il 90% delle immagini che si vedono di solito in giro sono le immagini di chi si vuole far vedere, perché è ovvio che se devo fotografare qualcuno e sperare che la mia foto rispecchi l'immaginario di molti, cerco la persona più eccessiva/nuda/trasgressiva/unaparolachevoletevoi di tutta la parata; effettivamente c'era qualcuno in mutande/costume, c'era uno in sospensorio e c'era anche una Catwoman strizzata in un completo in lattice che non so come non sia evaporata per il caldo, ma come percentuale siamo sempre su livelli estremamente bassi.

Detto questo posso raccontarvi che ho conosciuto almeno 15 persone, no, anzi 16, o forse 17... o erano 18?
In ogni caso, da quel poco che ho potuto capire, potevano starmi tutti simpatici. Naturalmente non farò nomi, perché, grazie al supporto del mio geniale cervello tarato sempre su "figura di merda on", non me ne ricordo uno che è uno, o meglio, tre li sapevo e almeno un altro paio (probabilmente abbinati al viso sbagliato) me li ricordo, ma il resto è abbastanza confuso; per questo motivo mi scuso ufficialmente con chi legge e non c'era, chi c'era e non legge, chi non legge e c'era... insomma con chiunque, tranne che con quelli che non leggono e non c'erano, con loro proprio no.

Continuando la descrizione posso dire che sui carri delle varie discoteche compariva quello che, credo, di solito si può ritrovare nelle discoteche stesse; che la prima canzone che ho riconosciuto distintamente è stata Il mio nome è Jem (quando si dice un gusto musicale ricercato); che secondo me ha stravinto il carro degli orsi*; che, mangiando un pezzo di cartone spacciato per pizza, sono riuscito a ungere qualunque cosa mi capitasse a portata di mano; che arrivati al Circo Massimo siamo rimasti in tre, essendoci persi il resto del gruppo; che penso che il tanto atteso/temuto discorso di Lady Gaga sia stato nel complesso un bel discorso**; che non riesco a stare fermo in piedi per troppo tempo senza provare dolore; che non ho ancora capito come abbiamo fatto a ritrovare gli altri, calcolando che per una strana congiunzione astrale non riuscivamo a telefonare; che la fermata "Colosseo" della metropolitana era aperta (a saperlo prima!); che ho apprezzato sul serio la versione piano e voce di The Edge of Glory, e questo quasi non me lo aspettavo.

Infine un'immagine, e sottolineo che si tratta esclusivamente di un'immagine, che mi è balzata immediatamente in testa vedendo alcuni gesti:


Insomma una bella giornata passata con belle persone.
Grazie a chi c'era, a chi non c'era, ma mi ha detto "vai" e... basta.
Anzi, grazie anche a chi ha deciso di leggere tutto il post.

*perché oggettivamente rappresentavano al meglio il messaggio "essere orgogliose e orgogliosi di quello che siamo!", probabilmente le sospensioni del carro hanno dovuto sopportare una lotta per la sopravvivenza non facile, ma c'era tanta (letteralmente) naturalezza e gioia che per me hanno stravinto (cosa non lo so).
**forse un po' paraculo in alcuni punti e per alcuni poteva essere un po' retorico, ma, essendo una cantante, secondo me non doveva fare altro che questo.

venerdì 10 giugno 2011

elezioni

Lo so, parlare di elezioni adesso equivale a dire che arrivo sempre in ritardo, ma il mio non tempismo mi rende non all'ultima moda e non al passo coi tempi, quindi cercherò di preservare questa caratteristica anche in futuro.

Insomma, oggi si parla di elezioni, e ho intenzione di mettervi al corrente di quello che non ci vogliono fare sapere, ho, infatti, due notizie di quelle che potrebbero modificare totalmente la vostra percezione della realtà; molti giornali e telegiornali* cercano di tenere nascoste queste verità per evitare sconvolgimenti catastrofici e prese di coscienza che potrebbero rivoluzionare il nostro modo di vivere per sempre, ma io voglio assumermi la responsabilità di squarciare questo muro di silenzio per far finalmente trionfare la giustizia, e lo faccio rivelandovi due fatti realmente accaduti.

IL SEDERE DELL'ANNO NON È QUELLO DI PIPPA.
Per molti potrebbe essere una notizia sconvolgente, ma questo è quello che ho appreso qui. Sembra incredibile, perché fino a ieri ce lo spacciavano come il re dei sederi, invece era semplicemente una pallida imitazione di quello che Jennifer Lopez definirebbe "talento". A questo punto vorrei tanto capire per quale motivo ci hanno detto tante menzogne sul fondoschiena di Pippa, secondo me dietro a quel di dietro c'è la Massoneria, o almeno qualche templare. In ogni caso, per elevare allo stato di opera d'arte tale falsità smascherata, ho fatto questa cosa qui sotto.


MISS ISOLA CHE NON C'È.
Pochi giorni fa è stata eletta Miss Isola che non c'è, da quello che leggo qui è una diciottenne dal tipico nome padano: Jessica. La diciottenne in questione è stata subito accusata di avere una relazione con il noto Renzo Bossi, lei ha prontamente smentito. Eppure io non posso fare a meno di pensare che la storia di Renzo non sia solamente una calunnia, ci sono degli indizi, in particolare uno, che mi fanno credere che qualcosa tra di loro c'è. Avete presente la corona di Miss Isola che non c'è? Praticamente è questa, e mi ricorda vagamente qualcosa:


Adesso, calcolando che il tizio in questione si chiama Renzo... qualche dubbio mi viene. A voi no?

*ovviamente fatta eccezione per il Tg4 e Studio Aperto.

giovedì 9 giugno 2011

giornata nazionale dei peli

Oggi mi sono tagliato i capelli, praticamente ora ho un buco sulla fronte, perché hanno esagerato, ma non posso lamentarmi, perché la mia richiesta è stata la solita:
"Sconfiggi la massa informe che ho in testa e fai in modo che non debba pettinarmi mai più."
Per onorare degnamente tale avvenimento vi rendo partecipi di alcune cose, per la precisione tre, due in tema con la ricorrenza e una no.


Cosa numero 1:
sono capitato qui. Se andate in fondo alla pagina troverete un video dal titolo "bonsai". Avrei in mente moltissime domande da porvi, ma non lo farò. Siccome è facile immaginare che tipo di domande possono essere, chi vuole può immaginarle per poi rispondermi.


Cosa numero 2:
parlando di capelli non si può evitare di trattare il tema "capelli biondi = persona stupida".
Non mi piacciono i luoghi comuni, ma questo è divertente, quindi voglio contribuire a diffonderlo. Diamo il via ai filmati dimostrativi:







Mi sembra che questi video possano bastare.
Vabbè, magari non è che tutte le bionde e i biondi sono così, però mi piace pensare che la realtà sia proprio questa, perché la gente più stupida spesso è quella più divertente. Come dicevamo qualche tempo fa con Nespola sull'albero, avrei preferito nascere biondo, non esserlo è un'ingiustizia bella e buona imposta dalla genetica.


Cosa numero tre (quella che non c'entra niente):
probabilmente saremo i prossimi a essere attaccati dagli USA, le prove in questo ultimo video (oggi era giornata di videis) al minuto 1:42


PS: qualcuno conosce le ragioni per le quali mi ha pubblicato il post senza titolo e con una parte mancante? Sappiate che adesso l'ho... corretto (anche se è una parola grossa).

martedì 7 giugno 2011

com'è malinconica Stoccolma!

Molto probabilmente ho la sindrome di Stoccolma, o almeno una sua variante, perché ogni tanto mi manca il treno. Sì, proprio lui, quello che è stato il mio incubo per diversi anni, adesso mi manca.

Se avete vissuto la fantastica vita del pendolare, sapete benissimo che prendere un treno superaffollato riesce a trasformare anche la persona più inoffensiva della Terra in una macchina da guerra che elargisce insulti e colpi bassi a chiunque provi anche solo lontanamente a ostacolargli il passaggio. Ebbene, un po' quella sensazione mi manca. Quello stare tutti appiccicati, stretti, senza possibilità di respirare, alla disperata ricerca di un posto a sedere.

Mi manca anche l'imbarazzo che ho provato quella volta che non sapevo se la ragazza in piedi di fronte a me fosse incinta o semplicemente "dotata di pancia"; credetemi è veramente difficile scegliere cosa fare in quelle occasioni: cederle o non cederle il posto? Alla fine ho deciso che non era incinta e non mi sono alzato, ma forse sto divagando... dicevo che il treno mi manca perché quella vicinanza imposta dal sovraffollamento, oltre a rendere il viaggio scomodo e faticoso, ti permette di incontrare persone che altrimenti non avresti mai conosciuto; solitamente sono incontri che non durano più del tempo del viaggio, ma che, per un motivo o per un altro, non dimentichi facilmente.

E allora ogni tanto mi capita di ripensare con nostalgia a quel signore baffuto che alle 8.00 di mattina emanava un odore di vino inquietante, alla sua risata sguaiata mentre, incentivato dalla fermata Cavour della metropolitana, affermava con forza:
Cavour! L'unità d'Italia... la contessa di Castiglione: la peggio zoccola d'Italia!
generando l'ilarità generale; o a quel giorno in cui ho potuto viaggiare su una specie di macchia del tempo: un treno che accumulava due minuti di ritardo ogni minuto di viaggio. Ovviamente tutti avevamo fretta, anche perché stava per iniziare lo sciopero della metropolitana (evidentemente era un venerdì).

L'unica persona con cui ho scambiato qualche parola in quell'occasione è stata una signora che mi ha fatto capire che la mia fretta era quasi insensata, perché, mentre io volevo andare a perdere qualche ora all'università, lei doveva sottoporsi a una seduta di radioterapia. Fortunatamente siamo riusciti a prendere la metropolitana in tempo e, arrivata alla sua fermata, ci siamo salutati con un "buona giornata". Spero che ora stia bene.

Facciamo che il post finisce qui, perché altrimenti, come diceva qualcuno tempo fa, potrei diventare un po' malinconico.


PS: non ho riletto quello che ho scritto. Quanti errori avrò fatto? Quante volte avrò ripetuto la stessa parola in una frase? Ai posteri l'ardua sentenza.

domenica 5 giugno 2011

piove

Oggi qui diluvia* e il sole ha fatto una semplice comparsata di pochi minuti; per questi motivi la giornata potrebbe apparire un po' ombrosa, noiosa o addirittura triste.
Per evitare una concentrazione eccessiva di negatività piazzo qui in mezzo tre video:




Non aggiungo niente, perché hanno detto tutto loro.
E se non sono riusciti a farvi sorridere... via di stabilizzatori dell'umore!

*quando ho provato ad uscire di casa è comparsa anche la grandine.

sabato 4 giugno 2011

piccolo proverbio cinese

Wikipedia racconta che in Cina si usa dire: 
capello di donna lega l'elefante.
Google translate ci vuole far credere che in cinese (tradizionale) si dica così:
頭髮的女人關係的大象 (Tóufà de nǚrén guānxì de dà xiàng)
ritraducendo il tutto in giapponese* otteniamo:
の女性との関係 (Zō no kami no josei to no kankei)
che ritradotto in inglese* risulta essere:
Elephant relationship with the woman's hair.
Che tradotto* in italiano diventa:
Elephant** rapporto con i capelli della donna.
In pratica quello che sembrava essere il solito notissimo proverbio
tira più un pelo di PH1c4 che un carro di buoi
in cinese si trasforma nella storia della torbida relazione tra un feticista dei capelli, che per ragioni di privacy chiameremo Elephant, e la chioma di una donna non meglio specificata.
Ammetto che la nostra versione è un po' più volgare, ma loro hanno veramente una fantasia malata.

*sempre con Google translate.
**si pronuncia elèfant.

venerdì 3 giugno 2011

facendo ordinamento

Pare che ieri sia stata la festa della Repubblica, quindi oggi non lo è, quindi (ancora una volta) ne posso parlare male.

Guardandomi intorno mi sento di poter affermare che la Repubblica non funziona per niente. Forse non è tutta colpa della forma di governo in sé, perché fondamentalmente l'idea del voto non è mica male, ma di fatto poi ci si ritrova spesso nelle condizioni del Festival di Sanremo 2009, cioè con candidati ignobili da televotare e votanti che coincidono con i televotanti.
Forse uno dei problemi più grandi è proprio il suffragio universale, perché, se la scelta è tra Peggio (P), Meno Peggio (MP), Più Peggio (PP) e Più Peggio Assai (PPA, che si legge Pippa), la maggioranza si farà una Pippa.

Se state pensando che la mia sia una presa di posizione fondata sul nulla vi sbagliate di grosso, perché sono giunto a questa conclusione dopo attenti ragionamenti che vado subito a chiarire.

Per prima cosa definiamo il concetto di maggioranza con l'aiuto del solito dizionario:
maggioranza
[mag-gio-ràn-za]
s.f.
1 La maggior parte, la parte più numerosa di un insieme di persone o cose: gli spettatori erano in m. giovani; la m. dei negozi è aperta la vigilia di Natale
Come tutti sappiamo la madre dei cretini è sempre incinta, questo significa che, da quando è comparsa la razza umana, è nato almeno un cretino ogni 9 mesi; considerando che è scientificamente dimostrato che il figlio di un cretino ha il 75% di probabilità in più di essere cretino a sua volta, chi rappresenta la maggioranza in questo preciso momento storico?
Ovviamente i cretini; altrettanto ovviamente i motivi che potrebbero spingerli a scegliere la Pippa saranno molti e diversi, a volte potrebbero essere addirittura assenti.

Come risolvere una situazione ormai evidentemente degenerata? Sicuramente non si possono abolire le votazioni, sarebbe insensato... però... forse una soluzione ce l'ho: la monarchia assoluta.

Per dare il buon esempio all'Italia, mi espongo in prima persona e mi incorono ufficialmente monarca assoluto del regno di Bertlandia col nome di Bert (i posteri forse aggiungeranno un "primo").
Da monarca assoluto, ma illuminato, concedo immediatamente una Costituzione al mio popolo, tale Costituzione sarà composta di articoli, emendamenti e comandamenti, per la precisione sarà questa:

Avete sicuramente notato che, nella mia sommaria magnanimità, sono anche riuscito a mantenere in vita la vetusta tradizione delle votazioni, l'unica differenza è che, da adesso in poi, il voto sarà un dovere; chi non dovesse rispettare tale obbligo sarà punito con la partecipazione forzata, in veste di opinionista, a una puntata di un qualunque programma condotto da Barbara D'Urso o Amadeus (anche per quanto riguarda la pena lascio un minimo di libertà di scelta). Questa decisione è stata presa per far notare il cambiamento in atto e, allo stesso tempo, per rispondere alle esigenze di tutti quelli a cui non basta mandare un SMS al numero in sovraimpressione, rispondendo alla domanda "chi vuoi eliminare?", per sentirsi importanti.

La scheda elettorale è scaricabile qui.
Votare è facile, basta seguire questi sei semplici passaggi:
  1. stampate la vostra scheda elettorale nel formato che più vi aggrada;
  2. non barrare il simbolo, la lista, il nome del candidato o un qualunque punto a caso del foglio per esprimere la vostra preferenza;
  3. prendete alcuni giornali e ritagliate un numero abbastanza grande di lettere dalle loro pagine;
  4. aggregate le lettere appena ritagliate per creare insulti e minacce in lingua inglese;
  5. incollate sulla scheda elettorale quanto ottenuto al punto 4;
  6. spedite il tutto in una busta chiusa e anonima (perché il voto è segreto) al seguente indirizzo:
Her Majesty The Queen
Buckingham Palace
London SW1A 1AA
Fatto?
Bravi! Avete votato correttamente, adesso mettetevi comodi, riceverete presto la visita di un suo incaricato.

giovedì 2 giugno 2011

con(s)igli di stile

Oggi ho conosciuto dei conigli veramente talentuosi, conigli che potrebbero tranquillamente competere con gli ultranoti Bugs Bunny o Roger Rabbit, e non ci sono Tappo, Tamburino o (addirittura) Bianconiglio che tengano, perché qui parliamo di leporidi che riescono a interpretare magistralmente qualunque film desiderino. Non ci credete? Guardate qui sotto:


E questo era solo un esempio delle loro infinite capacità, il resto è qui.
Probabilmente qualcuno già li conosceva, ma io li ho scoperti solamente oggi (che nel frattempo è diventato ieri, quindi buon 2 giugno aka festa della Repubblica a tutti) e non potevo non diffondere la notizia.

PS: ditemi che almeno loro sono arrivati a questo punto senza l'aiuto di conoscenze varie, ne ho bisogno.
PPS: domani mattina, per favore, non prendetemi d'assalto l'Aurelia.