lunedì 31 gennaio 2011

premii

Recentemente un cowboy mi ha dato un premio, per la precisione l'ha fatto qui; questo premio mi dice che sono "stylish", nella mia vita mi hanno detto quasi tutto, ma questo no, nessuno si era sognato di darmi dello stiloso, e se non l'hanno mai fatto, forse, un motivo c'è.
In ogni caso lo accetto, l'unico problema è che ci sono le solite regole da rispettare, infatti, stavolta devo dire sette cose che non sapete di me, per poi poter riconsegnare il premio a dieci blog che ritengo meritevoli.

Cominciamo con la prima parte:
  1. non bevo caffè, cappuccino, tè o camomilla;
  2. non mangio cose che hanno passato gran parte della loro vita in acqua, tranne il tonno in scatola, preferibilmente all'olio di oliva, perché il sapore del tonno si sente di meno;
  3. mentre nuoto canto (almeno nella mia testa);
  4. credo di non essermi mai pettinato;
  5. quando torno a casa con i capelli appena tagliati (e quindi pettinati) non posso fare a meno di lavarli (e quindi non pettinarli);
  6. mi mangio le unghie da sempre, non solo quando sono nervoso;
  7. non sopporto il caldo e non sento freddo (quasi mai).
And the Stylish Blogger Award goes to:
  • Anxiety, perché lo stile in questo diario a posteriori c'è di sicuro;
  • Demian, perché, come ho detto anche per l'altro premio, un po' del suo stile lo vorrei anche io;
  • emanuelas, perché, dice "sononera", ma è stilosamente colorata;
  • JuleZ, perché se sono stylish io, lo è necessariamente anche lei che ha fatto vincere il mio look;
  • Leti, perché lo stile del suo blog prevede che tutto sia veramente fatto a mano, foto comprese;
  • MirkoS e Gigi, perché ultimamente sono stati un po' assenti, e misurare le proprie apparizioni è molto stiloso;
  • Mister_NixOS, perché fare domande e osservazioni è uno stile di vita;
  • Occhi di Notte, perché per scrivere ci vuole stile, per forza;
  • polly, perché continua a dire (mentendo stilosamente) "quasiventisette";
  • Vince, ma non diteglielo, perché potrebbe credere di avere veramente stile.
Mi rendo conto che non è una bella cosa quella che ho appena fatto, perché i premiati sono stati all'incirca gli stessi dell'ultima volta. Non ho potuto premiare Funambola, perché erano dieci i nomi richiesti... e poi non è stiloso farmi ricordare che sono single con i suoi post, quindi la menziono semplicemente qui sotto.

________________________________________________________________

A questo punto, devo assolutamente mantenere fede ad un impegno preso, quindi:
per la capacità di utilizzare ogni genere di bottiglia come arma contundente, per avermi convinto con le sue parole a vedere Fantastic Mr Fox e, soprattutto, per le sue capacità da untore di giurie, insignisco del premio "Canoa Coraggiosa d'oro* 2011" (un premio che quelli tutti che abitano su Nettuno e Giove se lo sognano),


Sottolineo che questo premio:
  • può essere accettato senza dover sottostare ad alcuna regola;
  • è stato creato appositamente per questa occasione;
  • ha un'importanza interplanetaria;
  • può essere assegnato da chi lo riceve ad una sola persona ritenuta meritevole di tale onore, ma prima di fare questo il ricevente/aspiramte premiatore deve dire velocemente, per 4 volte consecutive e senza errori: "Tre tigri contro tre tigri".
*in realtà il premio è solo colorato di giallo.

sabato 29 gennaio 2011

diario del capitano

Spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all'esplorazione di strani, nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare laddove nessun uomo è mai giunto prima.
capitano James T. Kirk

Diario del capitano: data astrale -311920,55.
Giorni fa siamo arrivati nei pressi di una stella fino a quel momento sconosciuta, ci ha accolto un cartello su cui comparivano queste esatte parole:

Benvenuto a K17 Sfigae Maioris
ipergigante blu che prima o poi incontrano tutti

Il nome che i nativi avevano dato a quella stella era abbastanza sospetto, ma in un primo momento non ci facemmo caso.

L'esplorazione del sistema stellare appena scoperto ha provocato questi danni al nostro equipaggio:
  • numerose allergie alimentari e sospetta celiachia;
  • frattura di un polso, una costola e del setto nasale;
  • versamenti in milza e polmone e frattura del bacino e di un'altra costola;
  • rottura di una spalla;
  • ematemesi;
  • ischemia;
  • un lunotto posteriore sfondato da un qualcosa lanciato da un cavalcavia;
  • un herpes simplex labiale*.

Credevamo che il nome della stella, e del sistema di pianeti che vi gravita attorno, fosse del tutto casuale, ma la realtà non era questa; non lo sapevamo, adesso lo sappiamo.

Nella speranza di essere arrivato abbastanza lontano da quel punto dell'universo, e che la forza gravitazionele di quella stella non ci ritrascini all'interno della sua malevola orbita, un saluto:
lunga vita e prosperità.

PS: ho sempre preferito Star Wars a Star Trek.

*e ripeto: LABIALE.

lunedì 24 gennaio 2011

da un grande potere...

I poteri mentali del professor Xavier, le abilità telepatiche di Jean Grey, il fattore rigenerativo di Wolverine, la capacità di controllare gli agenti atmosferici di Tempesta, il corpo mutaforma di Mystica, tutta quella roba che fa Superman o la facoltà di alterare lo spazio-tempo di Hiro Nakamura?

Se poteste scegliere un superpotere quale vorreste?

Da piccolo mi sono fatto questa domanda più volte e il mio potere preferito cambiava a seconda del momento, adesso per esempio mi servirebbe il potere di Hiro: svegliarsi in ritardo ed essere sempre in anticipo sarebbe un sogno, per non parlare del fatto che potrei evitare di prendere treni e metro varie.

Alla fine ho dovuto accettare la dura realtà: non ho superpoteri, ma ho scoperto di essere comunque un supereroe, o almeno così mi hanno detto; probabilmente il duro allenamento di questi anni nello sparare cazz... stupidaggini a raffica è servito, le mie capacità sono tali da essermi meritato l'aggettivo "super" anche in mancanza di poteri sovrumani, praticamente sono una specie di Batman: devo tutto alla mia forza di volontà (veramente sono meglio, perché lui non sarebbe arrivato da nessuna parte senza i soldi di Bruce Wayne, ma lasciamo perdere).

Qualcuno potrebbe pensare che mi stia montando la testa, che non sono un supereroe e che i supereroi e superpoteri non esistono; posso permettermi di dire che almeno una di queste cose è totalmente falsa, perché io una persona con un superpotere la conosco.

Ho conosciuto Super K, questo il suo nome di battaglia, da piccolo, non sospettavo che avesse un superpotere; forse in quel periodo neanche lei era del tutto consapevole della sua futura superforza, ma sapeva benissimo che SM, il suo arcinemico, avrebbe reso la sua battaglia lunga ed estremamente faticosa.
Durante gli anni ho visto il graduale passaggio dal camminare incerto alla sedia a rotelle, dalla perdita della forza nelle braccia alla quasi totale immobilità. SM è così, è un supercattivo che per ora non lascia scampo, a poco a poco si impadronisce del tuo stesso corpo e ti immobilizza, ma Super K ha trovato il suo modo di combattere: l'ironia.
Il sorriso non scompare mai dal viso di Super K, riesce sempre a scherzare su SM e sulle armi che usa per batterlo, come il botulino o i biscotti alla marijuana, che ormai sono entrati di diritto nella leggenda.

In parola povere vorrei essere un supereroe, ancora oggi, ma non desidero più i poteri degli X-Men, come facevo da bambino, vorrei avere la superforza di Super K, lei sì che è una imbattibile!

domenica 23 gennaio 2011

aspirante morfinomane

Recenti avvenimenti hanno fatto comparire nella mia famiglia un aspirante morfinomane, o meglio, per comparire è comparso da tempo, ma nessuno poteva sospettare che sarebbe diventato un aspirante morfinomane.

Mi sono informato, dicono che la dipendenza fisiologica dalla morfina inizia dopo una o due settimane di uso, quindi ho ancora 4/11 giorni di tempo per chiamarlo aspirante, poi, almeno per me, diventerà un morfinomane a tutti gli effetti.

In realtà non lo diventerà, perché, come diceva un tizio noto come Paracelso

È la dose che fa il veleno.

E la sua è una dose studiata per non diventare morfinomani (almeno credo).

In ogni caso l'attesa continua e, nel frattempo, ho riscoperto che sono un po'... anzi, provo a vedere se riesco a mettere una canzone che più o meno parli per me, eccola:



PS: sono nuovamente costretto a ringraziare Vince Symo per il "piccolo aiuto" con il neogrammofono qui sopra (ovviamente solo se funziona).
PPS (per i non cassemuniti): la canzone era The great pretender, versione Freddie Mercury.

venerdì 21 gennaio 2011

ieri...

ho visto un arcobaleno, l'ho visto tutto intero, dall'inizio alla fine... poi succede qualcosa che non speri né immagini, e tutto quello che puoi fare è attendere.
E allora capita che attendi e pensi a tutto e a niente, con la mente fissa al momento in cui quell'attesa finirà; con l'immaginazione ripercorri quegli attimi milioni di volte in pochi secondi, e vedi il peggio, e vedi il meglio, vuoi vedere il meglio; finché pensi che l'attesa sia finita, ma è non è così, perché a quel punto sai solamente che ne inizia un'altra, e un'altra ancora.

E allora, vista la situazione... attendiamo.

Meglio così. (speriamo bene)

giovedì 20 gennaio 2011

oggi...

Avrei potuto scrivere:
  • che, inaspettatamente, sono riuscito a fare un regalo per un compleanno;
  • che penso che i centri commerciali siano i nuovi parchi;
  • che ho tristemente scoperto di aver seguito* tutte le puntate di kalispéra!;
  • cosa penso in merito all'intervista fatta a questa tizia;
  • chi voglio candidare come fidanzata di Silvio;
  • qualcosa su qualche supereroe**;
  • un aggiornamento*** su Y e X;
  • della mia speranza che il professore con cui dovrei parlare non mi convochi per domani;
  • del fatto che sono enormemente in ritardo, ma se rimando questo esame ancora una volta, non lo farò mai.
Avrei potuto scrivere queste cose, ma non lo faccio, invece vi lascio solo la canzone che ho in testa da questa mattina: Tarzan boy, ma quella della versione qui sotto.



PS: va bene, va bene, ve lo dico. Con Silvio ci vedo bene lei, altro che queste! I due hanno un sacco di cose in comune: stessa era di provenienza, stesso stuccatore per il viso, stesso muratore per i capelli, stesse palpitazioni... solo coincidenze? Noi di Voyager crediamo di no.

*seguito... la televisione alle mie spalle era accesa mentre io disegnavo al computer.
**volevo farlo tempo fa, e poi il commento che emanuelas ha lasciato qui me lo ha ricordato.
***quali aggiornamenti poi?

martedì 18 gennaio 2011

divinità for dummies

A tutti coloro che vogliono diventare degli esseri divini.

-capitolo 1-
LA RELIGIONE

Per diventare un dio avrete sicuramente bisogno di una religione che sancisca la vostra divinità e di un manipolo di credenti.
Ovviamente dovrete partire dall'organizzare la vostra personale religione; per fare ciò avete due possibili alternative:
  1. prendere spunto da una religione ben consolidata;
  2. creare di sana pianta una religione.
Il punto 1 è facilmente realizzabile (basta presentarsi come nuovo Messia, tanto qualcuno che ci crede c'è sempre), per questo motivo non tratteremo in modo approfondito questa tecnica, anche perché gli esempi da cui scopiazzare sono innumerevoli.

Il punto 2 è quello che ci interessa maggiormente in questo corso di divinità, infatti, sebbene più di qualcuno abbia intrapreso questa strada, non credo sia mai stata creata una guida alla creazione di una religione; andiamo a cominciare.
Per rendere la nostra nuova religione credibile, dovremmo avere delle fondamenta (non è necessario che siano solide) su cui erigere tutto il nostro discorso; le fonti del passato potrebbero donare autorevoli basi che permetteranno di attirare potenziali nuovi adepti, ma il mio suggerimento è di non andare a spulciare vecchi documenti, profezie e previsioni di mistici più o meno noti, ma di guardare in avanti nello spazio e nel tempo. Come ci insegnano alcune nuove religioni di successo, il trend dei nostri giorni è mischiare insieme tre argomenti principali:

  • alieni;
  • scienza;
  • fine del mondo.

Gli alieni sono il punto di partenza di ogni nuova religione che si rispetti, il leader (in questo caso voi) può essere un loro discendente, l'unico al mondo in grado di mettersi in contatto con queste entità superiori, un individuo che hanno creato proprio per questo scopo... insomma quello che volete, basta che ci siano gli alieni, tanto si può sempre contare sulla loro partecipazione, bisogna, però, sempre distinguere se si sta parlando di esseri benevoli, malefici o neutri (in questo caso saranno loro a giudicarci alla fine dei tempi), attraverso la scienza si possono creare delle prove che rendano valida la nostra ipotesi di partenza, mentre la paura atavica della fine del mondo, come ha sempre fatto, funziona da motore fidelizzante.

Un piccolo esempio esplicativo:
il nostro pianeta è una fattoria didattica per alieni, ma non attira più la stessa quantità di pubblico di una volta, quindi Loro hanno deciso di smantellare il mondo come noi lo conosciamo. Quello che ho appena detto è scientificamente dimostrato dalla moria degli animali degli ultimi giorni, dal surriscaldamento globale e dall'inversione dei poli magnetici.
La fine del tempo è vicina, e Loro verranno a giudicare le azioni da animali da cortile di ogni singolo essere umano: se le riterranno giuste, ci trasferiranno in un altro pianeta-zoo, dove saremo serviti e riveriti, ma il destino di chi non seguirà gli insegnamenti che io (essere divino figlio di un'umana e di un extraterrestre) elargisco è segnato: diventerà carne da macello o una cavia da laboratorio alieno.
Ovviamente sta alla vostra fantasia creare una storia credibile e convincente, non ci sono altri limiti.


-capitolo 2-
SULLA NORMALITÀ DEL DIO

Ovviamente, fatta la religione, potrete incappare in adepti non del tutto rincretiniti, che vorranno delle prove tangibili della vostra divinità, ma procurarsi delle prove del genere è piuttosto difficoltoso, quindi dovrete crearvene alcune. Tutti pronti? Avrete bisogno di:
  • una decina di testi sacri di varie religioni (per prendere qualche spunto);
  • corn flakes e colori a tempera (per stimmate di sicuro impatto);
  • animali accondiscendenti con cui parlare;
  • TAC e lastre da falsificare con questi;
  • forbici dalla punta arrotondata;
  • abbondante colla vinilica;
  • e tanta fantasia.
Certamente l'aiuto di Giovanni Muciaccia e di uno scienziato pazzo può rivelarsi molto utile nel confezionamento di queste prove.


-capitolo 3-
REGOLE

Naturalmente, come ogni religione che si rispetti, anche la vostra deve avere delle regole comportamentali, l'unico limite che avete in questo caso è la vostra fantasia, perché un vero credente è disposto a seguire ogni indicazione del proprio Messia. Se volete, potete inserire qualche regola che preveda la discriminazione di qualcuno o qualcosa in particolare, perché impedendo l'accesso ad alcuni, gli altri potranno provare la sensazione di essere dei prescelti privilegiati.

Un piccolo esempio esplicativo:
  1. Io ho sempre ragione, tu solo quando mi darai ragione.
  2. Non ti metterai entrambe le dita nel naso contemporaneamente.
  3. Ti laverai sempre le mani dopo essere andati in bagno.
  4. Non inciamperai.
  5. Non ammetterai i Francesi.
  6. Mangerai il prosciutto e il pollo con le mani (la regola 1 e la 2 sono propedeutiche a questa).
  7. Non correrai a piedi nudi alla velocità della luce sul suolo di Mercurio.
  8. Non uccidermi.
  9. Non derubarmi.
  10. Non desiderare.
Avrete notato che le regole possono essere sensate o non sensate, non ha importanza, l'importante è prevedere una punizione; la più utilizzata delle punizioni è la dannazione eterna, ma dipende tutto da come avete strutturato la vostra religione all'inizio.


-capitolo 4-
BRANDIZZAZIONE

Ogni religione che si rispetti ha un marchio universalmente noto (chi non riconosce questi, questo e questo?), anche la vostra deve averne uno, ma questo non è sufficiente: per renderla riconoscibile bisogna stabilire delle regole di abbigliamento.

Ovviamente la sobrietà non è indispensabile.
Creare una regola di abbigliamento che riguardi solo i sacerdoti della nuova religione potrebbe portare ad una più lenta riconoscibilità del marchio, quindi suggerisco di imporre delle regole sul vestire anche ai fedeli, ovviamente non si deve essere troppo restrittivi, perché le regole che impongono di apparire in un certo modo potrebbero essere insopportabili per molti, e noi non vogliamo allontanare potenziali credenti dalla via della fede.

Un piccolo esempio esplicativo:
  • I sacerdoti devono indossare scarpe gialle e almeno tre braccialetti fluorescenti: uno verde, uno rosa e uno blu.
  • Gli uomini devono indossare mutande marroni sempre in vista.
  • Le donne devono indossare questi anelli.
_______________________________________________________ 

Questa guida fornisce solo gli ingredienti base per diventare una divinità (chiunque può aggiungere ingredienti alla ricetta a proprio piacimento), per aumentarne l'utilità è gradito ogni vostro consiglio.

lunedì 17 gennaio 2011

esperimento [parte 1]*

Va ora in onda la nostra rubrica di approfondimento scientifico. Si consiglia la lettura del seguente post al solo pubblico adulto. Vi ricordiamo che il testo che seguirà non è sottotitolato ad alcuna pagina di teletext. Per l'argomento trattato e la drammaticità di alcune immagini, si rende necessario l'uso degli occhiali protettivi forniti dalla direzione.
Buona visione!

______________________________________________________________

Volevo fare un piccolo esperimento per vedere quanto alcune parole possano catalizzare l'attenzione dell'homo internettiano; l'esperimento consiste in questo:
  1. digitare una serie di parole ben precise;
  2. lasciare un messaggio ai visitatori;
  3. analizzare il numero di visualizzazioni del post;
  4. comparare il numero di visualizzazioni con il numero dei commenti;
  5. comprendere quanti anatemi lanciati giungono a destinazione.
Lo scopo dell'esperimento è... nessuno, pura curiosità.

Segue una lista di parole selezionate con cura certosina: BELEN RODRIGUEZ HARD - VICTORIA SILVSTEDT CHE FA L'AMORE - ELISABETTA CANALIS CALENDARIO - NINA SENICAR CALENDIARIO - RAFFAELLA FICO HOT.

Se sei arrivato qui cercando una delle parole qui sopra leggi il MESSAGGIO A, altrimenti leggi il MESSAGGIO B**.

MESSAGGIO A


Caro/a amico/a giunto/a qui digitando una delle parole qui sopra,
parto dal presupposto che tu sia maggiorenne (dopotutto il MOIGE mi insegna che i minorenni non hanno idea di cosa sia il sesso), e vorrei informarti che le immagini che stai cercando potrebbero portarti ad atti che, a detta di molti, causano miopia, e, in casi di estrema gravità, cecità permanente, per questo motivo ti sconsiglio caldamente di perseverare nella tua ricerca, anche perché ci sono in giro un bel po' di immorali emuli di youtube che si occupano di video licenziosi, non credo che valga la pena rovinarsi la vista con delle semplici immagini di non professioniste del settore.
Il mio consiglio per te è di espandere i tuoi orizzonti, non fermarti alle foto di queste quattro (cinque) sgallettate, perché al mondo c'è chi ha fatto di quello che cerchi tu un'arte.


MESSAGGIO B

Caro/a amico/a giunto/a qui senza digitare una delle parole di prima,
ovviamente tu conosci benissimo i siti di cui parlavo allo sprovveduto lettore del messaggio A (e non dire di no, perché mentiresti); dunque, caro/a amico/a, vorrei approfittare della tua enorme conoscenza in questo campo; mi farebbe piacere avere dei suggerimenti in merito ad altre parole, appartenenti allo stesso campo semantico di quelle da me ricercate con attenzione infinita, che siano in grado di catalizzare l'attenzione di altre cavie da laboratorio; grazie al tuo aiuto potrei aumentare notevolmente il numero dei casi presi in esame, ottenendo così risultati maggiormente validi.
Ti ringrazio in anticipo per la tua disponibilità, ovviamente mi ricorderò di te quando, grazie alla presente ricerca, verrò insignito del Nobel all'inutilità.

______________________________________________________________

Questa prima parte della ricerca è stata completamente finanziata, c'è bisogno di tempo perché si possa arrivare ad un risultato concreto, ma il nostro team si sta adoperando sin d'ora per reperire le somme necessarie alla continuazione dell'esperimento, se qualcuno volesse contribuire, può farlo qui.

PS: un ringraziamento particolare a JuleZ, che, con questo post, mi ha fatto scoprire la canzone muscolo rosso.

*Come al solito non è detto che esisterà una seconda parte, ma fonti ufficiose si dicono quasi certe in merito all'esistenza del progetto di un resoconto.
 **Per chi dovesse sentire quest'ultima frase come una restrizione della propria libertà, sottolineo che nessuno vi impedisce di leggere entrambi i messaggi (o nessuno dei due).

venerdì 14 gennaio 2011

2 argomenti 2

-ARGOMENTO 1-

Lui qui e lei qui hanno deciso di premiare questo blog, ancora non sono convinto di essere uno da premio, oltretutto questo ha anche delle regole, e le regole mi hanno sempre dato un po' fastidio, ma alla fine ho accettato.

Le regole sarebbero:
  1. ringraziare coloro che ci hanno premiato;
  2. scrivere un post per il premio;
  3. passarlo a 12 blog che riteniamo meritevoli;
  4. inserire il link di ciascuno dei blog che abbiamo scelto;
  5. dirlo ai premiati.
Prima di tutto vi avverto che, siccome sto lavorando ad un progetto importante, ho fatto ritirare il premio da una mia amica:


a questo punto anche io come lei non posso ringraziare tutti, ma, almeno per rispetto delle regole, vado a ringraziare Vince Symo e emanuelas, perché mi hanno appioppato il premio; fatto questo, siccome il premio si attacca più velocemente delle influenze aviaria, suina e chi più ne ha più ne metta, vado ad attaccare il premio a:

  1. A tavola con..., perché c'è differenza tra nutrirsi e mangiare, siccome per mangiare c'è bisogno di qualcuno che sappia cucinare, e io non so fare niente, Leti se lo merita;
  2. blogalquadrato, perché è stato uno dei primi blog che ho incontrato, perché leggere questo blog fa capire cosa sia normale e perché... leggete l'argomento 2;
  3. bloginpillole*, perché è un blog bicefalo (a volte anche tri), e i due cefali sembrano talmente diversi da far diventare il blog schizofrenico;
  4. colori**, perché iniziare l'anno abituandosi ad usare un Mac non è facile, perché ha scelto di non prendere il timbro e poi perché è anche uno dei miei contatti flickr;
  5. Giulia Passione, perché appena ho letto il titolo del blog ho pensato "questo lo devo leggere" e poi anche perché devo ungere un po' la giuria del Blog Candy;
  6. Il club dei cuori sfranti***, perché è appena iniziato e, secondo me, è iniziato bene, e si merita anche il mio di premio;
  7. Io, Funambola***, perché dice che sono giorni "così", che sono sempre meglio dei giorni "meno felici", ma secondo me un premio in un giorno "così" ci sta bene;
  8. MonaDe, perché ogni tanto vorrei saper scrivere come scrive lui, perché non conoscevo Jónsi**** e perché un giorno, sentendo una canzone alla radio, potrò dire: "Io lo conosco da un sacco di tempo, pensa che l'ho anche premiato!";
  9. Persone? chi sono? dove sono? Perché con i suoi post mi obbliga a pormi delle domande e i ragionamenti continuano nei commenti;
  10. QUASIVENTISETTE ANNI E GIA' TRE FIGLIE? Perché Polly ha deciso che non parla di premi, quindi gliene appioppo uno anche io;
  11. Sotto i fiori di Lillà, perché, anche se non commento quasi mai*****, mi piace quello che scrive, come lo scrive e le sue iniziative sono molto interessanti;
  12. WhiteRussian cinema (e non solo) all'ultimo sorso, perché così forse mi evito una bottigliata in testa, perché ha postato questo proprio quando mi era venuta voglia di vederlo, perché non ho mai bevuto un White Russian e, ovviamente, per continuare a ungere la giuria di qualche punto sopra.
*questo sarebbe anche un premio alla carriera, perché uno dei due autori è il mio primo follower.
**visto che lei ha premiato me ripremiarla forse non è eticamente corretto, ma me ne sono accorto quando ormai il suo nome era in lista, ormai non potevo cancellarla.
***questi, non conoscendoli bene, li ho assegnati sulla fiducia, perché mi sono piaciuti da subito.
****anche se questa canzone è famosa non poco.
*****spesso scrivo dei commenti, ma poi mi rendo conto di aver scritto cose un po' troppo stupide, non adatte all'ambiente, e le ricancello.

- ARGOMENTO 2 -

Vi dicevo di venire a leggere qui quando parlavo di blogalquadrato, perché l'argomento nasce da questo post (leggetelo, se siete pigri va bene anche solo la seconda parte); siccome il premio è un po' una catena di sant'Antonio, era carino trasformare la catena in qualcosa di utile per qualcuno, quindi uso questo post per chiedervi: avete un lavoro per Yamane?
Mi rendo conto che qui non c'è tanta gente, ma potete chiederlo anche dalle vostre parti, e magari questo lavoro alla fine si troverà. Ovviamente se lo trovate non contattate me, ma fate quello che dice il post originale (sempre questo).

______________________________________________________

Aggiornamento: un premio mi è tornato indietro, quindi ringrazio Leti che mi ha premiato qui.

giovedì 13 gennaio 2011

Spagna?

Che succede?
Succede che partecipo al Blog Candy di JuleZ!
Ovviamente, siccome moda e simili non sono per niente il mio campo, ho dovuto fare le cose un po' a modo mio... ho faticato e non poco, ma ho anche imparato che, con tutta probabilità, odio polyvore: mi sono perso più di una volta in mezzo a tutta quella roba; non ho ancora capito come cercare i diversi pezzi (una volta è comparso un pallone da calcio... come si indossa?); ogni tanto mi faceva impazzire il browser e dovevo ricominciare dall'inizio (fino a quando non ho letto che iscrivendosi si poteva salvare l'opera incompiuta).

Detto questo ecco il mio look/accozzaglia da competizione:
Spagna?

Potrebbe sembrare che non mi sono impegnato, ma non è così; questa è la storia della mia creazione:

in preda alla follia ho deciso che a Madrid a marzo ci sta bene una gonna, ne ho scelta una (che poi si è rivelata essere un attimo cara), ma era nera, troppo nera, o almeno lo schermo me la faceva vedere così, quindi c'era bisogno di qualche colore a caso; visto che le antiche regole non scritte sui giusti abbinamenti di colori non vogliono il nero e il blu insieme, ho scelto una maglia blu, ovviamente il teschio in questa scelta ha avuto un ruolo importante, era proprio adatto, sapevo che si parlava di "giovane coppia", e il teschio con gli occhi a forma di cuore è il simbolo per eccellenza dell'ammmmòrè, era impossibile non sceglierlo! A questo punto, visto che a marzo potrebbe fare caldo, ma anche no, ho deciso di cercare qualcosa per risolvere il problema, siccome siamo a Madrid mi è sembrato doveroso coprirsi con qualcosa tipo mantella, che fa sempre un po' Spagna (ma anche Messico, quindi è multifunzione).

Conclusa la ricerca degli abiti sono passato alle scarpe: ovviamente rosse, perché il blu da solo era poco; ovviamente tacco alto*, ma con un po' di zeppa**, che ti permette di dire (fingendo) la fatidica frase:
"Sono comodissime, non mi fanno per niente male i piedi!"

Accessori: una borsa in cui non potrai mettere alcunché (ma c'è la Union Jack che confonde, gli strass, il rosso e il blu, quindi ha vinto); l'anello di Batman, che non poteva mancare; gli occhiali rossi alla Lolita***.

Per concludere il tutto ho chiesto l'intervento di un esperto, anzi, un luminare: Lumière, il quale ha suggerito uno zaino/Elmo (che, a detta sua, si potrebbe appioppare a Mr. Ford) per riporre tutto quello che non entra nella "borsa" (cioè tutto), e un paio di ciabatte (rigorosamente rosse) da utilizzare nei momenti di sconforto****.

E adesso sfido chiunque a creare qualcosa di meno peggio.
La gara è aperta e sono agguerritissimo!
(no, forse "issimo" no, e forse nemmeno agguerrito) 

*i tacchi alti funzionano come incentivo per un altro viaggio negli stessi luoghi, perché con loro non si può andare troppo in giro a fare la turista.
**sarà il termine giusto? O dovevo dire plateau? O esiste un altro nome che le ricerche che ho fatto per creare il "look" non mi hanno fatto ancora scoprire?
***diminutivo di Dolores, e nome più spagnolo di questo non c'è.
****per esempio io ne ho avuto uno dopo 7 ore che stavo chiuso dentro al Prado, se avessi avuto le ciabatte rosse mi sarei subito ripreso.

martedì 11 gennaio 2011

11:01 11/01/'11

E non venitemi a dire che non posso tirare fuori una mia teoria sulla fine del mondo, perché dai tempi dei Maya (ma anche prima) lo fanno un po' tutti.

Qui tra uccelli e pesci che muoiono, eclissi di inizio d'anno, la serie di Twilight che genera film di successo e simili, la fine del mondo è sicuramente vicina.
Se la danno, io me la vedo

Ho deciso che questa è la data e l'ora del mio personale giudizio universale, anche perché mi sono stufato di dover aspettare ancora; la prossima fine del mondo dovrebbe esserci il 21 maggio, ma per quel giorno io avrò 26 anni, e 26 anni non è una bella età per affrontare l'armageddon, e poi devo ancora finire di svuotare gli scatoloni del trasloco, se il mondo finisse prima non me ne dovrei più preoccupare.
Sì, preferisco presentarmi di fronte al giudizio universale venticinquenne e con gli scatoloni imballati, certo, avrò meno tempo per espiare le mie colpe, ma tanto non le voglio espiare, che mi potrà mai capitare? Al massimo la dannazione eterna! E quanto potrà durare? Fino alla prossima fine del mondo.
Tutti quei Maya che parlavano del 2012 adesso dove stanno? Stanno lì anche loro, in mezzo ai dannati, quindi anche quel mondo finirà, dovrò solo aspettare un paio di anni, anzi, anche meno.
E poi, chi lo dice che laggiù non mi scopro masochista? Magari mi piace pure! Invece, stare in mezzo a quei tizi alati, asessuati che cantano con le loro voci bianche tutto il giorno, mi mette proprio un bel po' di tristezza.
E per fortuna che Ratzi ha pensato di eliminare il Purgatorio, se fossi capitato lì come avrei passato le giornate? Immerso in quel grigiore perenne, mi sarei sentito come quelle poche volte che mi hanno trascinato in discoteca, il tempo su quei divanetti scorreva con la velocità di un bradipo sedato; bravo Benedetto! Hai fatto proprio bene a mandargli un'ispezione a sorpresa a quel localaccio.

A proposito, io spero che finisca tutto con un Big Crunch.

(Chissà se all'inferno c'è una pista da sci?)

Un ultimo desiderio non si nega a nessuno, ecco il mio: costruite una pista da sci all'inferno.

PS: se la mia profezia non si sarà avverata, ci leggiamo prossimamente.

scat film [made in mulino bianco]

Non troppo tempo fa qualcuno mi ha detto che ho una visione edulcorata della realtà, sul momento pensavo si sbagliasse, poi, però, fermandomi un attimo a pensare, mi sono accorto che forse è vero: ogni tanto penso che intorno a me sia pieno di famiglie del mulino bianco, evidentemente non è così... e forse è una fortuna, perché non sopporterei la visione costante di famiglie esemplari, anzi, probabilmente me ne basterebbe una per farmi innervosire, e non poco.
Probabilmente l'unica famiglia ideale che potrei sopportare è questa:


Chissà poi da dove viene questo "odio" per la perfezione? Sì, spesso chi ci propone un'immagine apparentemente perfetta nasconde qualcosa, ma magari qualcuno che si avvicina alla perfezione esiste veramente, e disprezzarlo solo perché "migliore" degli altri potrebbe essere un peccato. In ogni caso io non ci riesco, non posso fare altro che tenermi lontano da cose del genere, è più forte di me.

E poi vorrei capire da dove viene questa mia visione distorta della realtà; non sarà che sono proprio io la causa di tutto questo?
Tempo fa (non saprei dire quanto), per cercare di arginare cinismo e insicurezza, ho deciso di impormi di essere ottimista, forse ho preso la cosa talmente sul serio che ormai sono diventato un ottimista cronico... eppure, se penso al futuro, non vedo niente di così bello, anzi, l'ansia sale a livelli stratosferici... mah?!?

Chi ci capisce qualcosa è bravo, e io non lo sono di certo.

Ma voi, da 1 a 10, quanto riuscite a sopportare una famiglia modello? E per quanto tempo riuscite a non ridere di fronte a chi vuole presentarsi come la persona perfetta?

PS: evviva Candy Mary Candy che mi ha permesso di sapere cosa sono è uno scat film (che schifo)!

domenica 9 gennaio 2011

sfilare... saltare...



Sfilare... saltare... sono sempre io: Fiona May!

Queste sono alcune delle parole più note della famosa saltatrice in lungo italiana.
Partendo dal presupposto che stimo molto questa donna per i seguenti motivi*:
  • due argenti alle Olimpiadi;
  • due ori e un argento ai mondiali;
  • la vittoria a Ballando con le stelle (che implica anche sopportare per molte ore i sorrisi "spontanei" di Milly);
  • il sapersi riciclare come attrice in "Butta la luna" (non l'ho vista, quindi non mi esprimo).
Mi sono reso conto che con Fiona May, si è inaugurata** la moda degli sportivi*** in TV.
Una moda del genere può essere dannosa? E, se la risposta a questa domanda è sì, per chi?
Sono giunto a una conclusione ben precisa e, con brevi esempi, vorrei dimostrarvi che i livelli del danno possono essere vari.

LIVELLO 0
I successi di Fiona May nello le portano la notorietà; l'atleta attende la fine della sua carriera sportiva per iniziare un nuovo percorso fatto di pubblicità (che ci informano costantemente della crescita della sua prole), reality show e serie televisive.

danni: inesistenti.
requisiti necessari: talento in più campi; intelligenza; grande personalità; versatilità non indifferente.

LIVELLO 1
Federica Pellegrini ottiene il suo primo argento alle Olimpiadi di Atene a soli 16 anni. Il suo talento, e la giovane età, la portano subito alla ribalta, ma tutte queste attenzioni (e pressioni) causano all'atleta degli attacchi di panico che le impediscono addirittura di entrare in vasca. A questo punto l'attenzione dei media si sposta dal talento ai problemi della ragazza, la quale impara a ignorare (per quanto possibile) i riflettori puntati su di lei, torna ad allenarsi, e, con l'aiuto di chi le è vicino, a vincere sempre di più. La sicurezza e la maturità acquisita la fanno riavvicinare ai media, ma stavolta è lei a controllarli.

danni: la comparsa di attacchi di panico; il rischio di interrompere una carriera eccezionale; una pubblicità che ancora non ho capito, se mangiare i pavesini significa allenarsi, allora io potrei ancora diventare il nuovo Phelps.
requisiti necessari: raggiungere traguardi importanti da giovani; qualcuno che dia i consigli giusti al momento adatto; grande intelligenza e determinazione.

LIVELLO 2
Carolina Kostner è stata sempre considerata una pattinatrice di grande talento; a 18 anni si classifica terza al mondo, da quel momento l'attenzione dei media per lei aumenta esponenzialmente. I suoi impegni si dividono tra partecipazioni televisive, pubblicità, allenamenti e gare; c'è qualcuno che lavora esclusivamente sulla sua immagine, e lavora tanto bene che la ragazza viene scelta come portabandiera dell'Italia nella cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006.
La pressione è troppa, è da questo momento che Carolina mostra al mondo quello che ai miei occhi l'ha resa celebre: la capacità di cadere in ogni gara importante.

danni: una pubblicità senza senso (con una canzone orribile in sottofondo) in cui Carolina pattina in un campo si grissini; un'atleta talentuosa che rischia di rovinare la propria carriera a causa di pressioni esterne; lividi sparsi sul fondoschiena.
requisiti necessari: raggiungere traguardi importanti da giovani; qualcuno che curi attentamente l'immagine dell'atleta; eccessive dosi di insicurezza.

LIVELLO 3
Andrew Howe è uno di quelli nati per l'atletica: campione di salto in lungo, ottimo corridore... insomma qualunque cosa faccia gli riesce bene. Come alcune volte accade, i più talentuosi sono anche quelli meno costanti, inoltre, la schizofrenia dimostrata nella scelta della specialità in cui gareggiare non gli è sicuramente stata di aiuto. Anche per lui alle prime vittorie corrispondono le prime apparizioni TV, ma soprattutto corrisponde l'incontro con una ragazza (poi diventata la sua vicina di casa), che, oltre a rubargli puntualmente il kinder bueno, fu in grado di prevedere il risultato della trasferta olimpica dell'atleta:


danni: una vicina fastidiosissima; una carriera praticamente interrotta (ripartirà?).
requisiti necessari: raggiungere traguardi importanti da giovani; accento reatino; eccessive dosi di sicurezza; talento in più campi.
___________________________________________________________

Tutto questo per dire cosa?
Di preciso non lo so, ma mi sono reso conto che la mia reazione di fronte alle altrui aspettative è quasi di livello 3, forse è anche per questo che non sopporto Andrew Howe.
E voi, vi rivedete in qualcuno di loro?

PS: ma quanto tempo è che non mangio un kinder bueno?

*Ovviamente non parlo della sua vita privata, perché non ne so molto, ma mi sembra realizzata anche in quel campo.
**Aldo Montano non lo conto, perché la sua è stata una parentesi e, per fortuna, si è conclusa.
***e con "sportivi" intendo "sportivi, ma non calciatori".

giovedì 6 gennaio 2011

celebration

La befana è arrivata, è passata e non ha portato apparizioni importanti, né tantomeno dolci o carbone, ma sono sicuro che sia passata, quindi:

Me ne andavo ieri notte a spigolare,
quando ho visto una scopa sopra al mare:
era una vecchia che andava sul folletto;
portava una calza ed un sacchetto;
su un'isola, un po' sbronza, s'è fermata,
è stata un poco e poi si è ritornata;
s'è ritornata ed è venuta a terra;
scese dal vorkwerk, e a noi diede la gerla.



Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti (con la glicemia a 3000 mg/dl)!
Continuerebbe, perché il caro Luigi Mercantini (chi?) ha allungato un bel po' il brodo, ma, essendo arrivato alla frase che un po' tutti ricordiamo di questa poesia, posso ritenermi abbastanza soddisfatto.

Questo è il mio modo di onorare la befana (e rovinare una poesia); inoltre questo post dovrebbe essere il n° 90, siccome sicuramente non mi renderò conto del centesimo, ma vi anticipo che arriverà, ho deciso che oggi si festeggia anche questo: il novantesimo post.

Per onorare degnamente il 90° post i commenti potranno essere totalmente off topic, anche perché il topic non c'è... se un giorno vorrete dire qualcosa fatelo qui, anche tra un sacco di tempo, quando volete; questo post accetta e gradirebbe ogni vostro commento a caso!

PS: rovinare una poesia sul blog per la prima volta è una cosa nuova?

mercoledì 5 gennaio 2011

sindrome dell'orsetto gommoso

Tanto tempo fa, in un paese non troppo lontano, un certo Albert Einstein, partendo dal concetto che non esiste una velocità superiore a quella della luce, disse che il tempo è relativo.

La cosa non mi era molto chiara fino a quando non mi hanno fatto questo esempio: ci troviamo su un treno* che viaggia ad una velocità prossima a quella della luce, decidiamo di alzarci e di cominciare a correre nella direzione di marcia del treno; a questo punto, sommando la velocità del treno a quella della nostra corsa, potremmo rischiare di superare la velocità della luce, siccome una cosa del genere è impossibile, la nostra corsa deve, per forza di cose, essere lentissima; tenendo conto del fatto che correndo ci spostiamo di un determinato spazio, per rallentare deve necessariamente aumentare il tempo in cui percorriamo quello spazio, ma in che modo? Non ce ne accorgeremmo, ma il tempo inizierebbe a scorrere molto più lentamente per noi che corriamo (e anche per chi non corre) sul treno che per le persone rimaste a terra. Tutta questa cosa per cercare di spiegare quel poco che ho capito delle ragionamento fatto dal mio illustre quasi omonimo, se non sono stato chiaro, qui espongono il tutto in modo comprensibile, o almeno così mi sembra.

Perché questa piccola (nemmeno troppo) parentesi fisica? Perché ultimamente noto che la gente intorno a me si muove a velocità prossime a quella della luce, c'è chi inizia a lavorare, chi si laurea, chi sta finendo la tesi, chi inizia una convivenza, chi si fidanza ufficialmente (con tanto di anello)... e io, che non riesco neanche a dare un esame dal 15 ottobre 2010. Pensandoci bene non so chi è che viaggia più velocemente, magari sono proprio io, effettivamente questo spiegherebbe perché mi sento bloccato nel tempo.

Probabilmente non mi sono spiegato benissimo, quindi userò questi tizi qui sotto per dire cosa intendo realmente.
Gli orsetti gommosi; immaginate per un attimo di essere uno di loro, sicuramente i vostri movimenti saranno rallentati da tutta quella gelatina, che vi renderà anche difficoltoso ascoltare e comunicare con chi si trova fuori da quello strato traslucido.
Ecco, io mi sento così, come un orsetto gommoso, intrappolato all'interno di uno strato di gelatina talmente spesso da rallentare anche lo scorrere del tempo; i suoni che arrivano qua dentro sono ovattati e le immagini che vedo distorte, come se arrivassero da un posto lontanissimo, anche quando in realtà dovrei rendermi conto che quello che mi accade non può essere così distante da me, e sicuramente le mie "nonreazioni" avranno, prima o poi, delle ripercussioni sul mio presente (rallentato).

A differenza dei miei ultimi momenti di down, adesso non mi sento nemmeno "angosciato", parafrasando Claudia Gerini in Viaggi di nozze:
So' popo apatico!
Che forse è peggio...

*ovviamente il treno in questione è partito in ritardo.

martedì 4 gennaio 2011

storia di una mente traviata

Se c'è una cosa che è venuta fuori dalle mie riflessioni di ieri è questa: guardavo Alf, e, da quello che ricordo, quell'alieno con la voce dello zio Paperone di Duck Tales, 8 stomaci e la banana mi piaceva non poco.

Sono andato a leggere su wikipedia, dicono che la serie sia iniziata nel 1986 (ovviamente in America), esattamente 25 anni orsono... mi sono reso conto che da quest'anno in poi "sto più dellà che deqquà", cioè, ho superato abbondantemente il quarto di secolo, mi avvio verso i 30 anni, che poi, come dice qualcuno, diventeranno 30 e X e via di seguito. L'avvicinarsi di un'età che, dicono, pretende almeno un po' di maturità, ovviamente coincide con l'arrivo di quella nostalgia che solo chi è un po' vecchio dentro può provare; è giunto il momento dei bilanci, e, soprattutto, i tempi sono maturi per affrontare un argomento oscuro e spinoso che riguarda il mio passato: le serie TV che guardavo quando i 30 anni erano lontani.

Ovviamente guardavo Alf, A-Team, BatmanBaywatch, Il mio amico Arnold, I Robinson, L'incredibile Hulk, Strega per amore, Supercar e Vita da strega, ma non parlerò di questi, in quanto troppo noti e troppe volte replicati, lascio ancora una riga di suspance...

-REPERTO 1-


Super Vicki, chi se la ricorda? Ovviamente io, lei era una ragazzina robot superforte e superintelligente che prendeva alla lettera qualunque cosa le dicessero, da questa sua abitudine nascevano incomprensioni e malintesi atti a generare ilarità, con me funzionava. Di questa serie ricordo chiaramente la protagonista e l'odiosa vicina dai capelli rossi Harriet, nient'altro... ma grazie ai miei potenti mezzi, ho scovato questo video che mi ha fatto conoscere la vera storia di Vicki dai lontani anni '80 a oggi, una storia difficile che deve essere raccontata.

-REPERTO 2-

Biancaneve a Beverly Hills... se conoscete questo state veramente male, infatti, io lo ricordo, o almeno ricordo che esisteva. Ho visto la sigla, ma non mi sembra molto familiare, quindi non posterò quel video, in quanto risulterebbe poco utile, al contrario di questo:


Ecco, l'unica cosa che avevo chiara in mente, era quel tizio nello specchio, mi pare fosse l'unico in grado di strapparmi una risata... diciamolo, forse non era la serie migliore del mondo (e il fatto che sia durata poco depone a favore di questa tesi), ma io la ricordavo, quindi ve la prendete.

-REPERTO 3-

E qui dovrebbero entrare in gioco tutte quelle cose "de noantri", ma voglio soffermarmi sulle due miniserie che mi hanno fatto vedere contro la mia volontà: Sandokan e La piovra (tutte le maledette stagioni).


Probabilmente sono stato uno dei pochi ad essere felice per la fine di Michele Placido, sarà che avevo 4 anni, sarà che ho sempre distinto la realtà dalla finzione televisiva, sarà che ancora non c'era stato il 1992; sta di fatto che ho provato una certa soddisfazione nel vedere quell'uomo crivellato di colpi. Il motivo? Semplice, quella serie non mi è mai piaciuta, mi facevo due palle così (e con le mani sto facendo un segno piuttosto chiaro) a guardare quei tizi che non capivo: cosa facevano, perché lo facevano, quando, dove... insomma non ci capivo niente; forse non era una serie adatta ad uno di quattro anni.
Stesso discorso per Sandokan, con una piccola differenza, infatti, il simpatico (ma anche no) Kabir mi ha reso insopportabile anche Salgari.

Voi a questo punto potrete dire (e chi non lo dice lo pensa):
E chi se ne frega!?!
Effettivamente non avreste tutti i torti, ma se leggete quello che scrivo ormai saprete che è roba inutile, una sorta di divertissement non divertente, anche per oggi ho detto tutto (e niente), non mi resta che chiedervi un po' di cose: qual era la vostra serie TV preferita? Quale non sopportavate? Solo io ancora non riesco a guardare Michele Placido con simpatia per colpa della piovra?

PS: mi ero dimenticato Genitori in blue jeans, Il mio amico Ultraman, Otto sotto un tetto...

lunedì 3 gennaio 2011

attenzione deficitaria [?]

scena 1 - nei pressi del treno
La prossima fermata è la mia, anche se calcolando i tempi sono arrivato a poco più di metà viaggio, l'ultimo tratto è il più lungo di tutti.
Come al solito hanno messo i riscaldamenti al massimo, e tutto questo caldo mi sta facendo addormentare, ma non posso, sono quasi arrivato, devo resistere!
Mi alzo, è l'unico modo per non cedere al sonno; raccolgo le mie cose e mi avvicino alla porta sbadigliando.
Sono arrivato, scendo dal treno, arrivo al parcheggio e...
Ma dove ho parcheggiato stamattina?
scena 2 - sul divano
Mi capita di trovarmi in stato semicomatoso sul divano; qualcuno si sta preparando per uscire, parlano di non so bene cosa, cerco di dare qualche segno di vita intervenendo ogni tanto nei discorsi di chi sta per andarsene, forse faccio una domanda, ma non mi sembra di ricevere alcuna risposta. Alla fine escono.
Sono rimasto da solo, sul divano, in TV c'è qualcosa che non so cosa sia... un dubbio mi passa per la mente:
Ma prima ho parlato o me lo sono solo immaginato?
scena 3 - al parcheggio
Giro per un paio di secoli alla ricerca di un posto libero.
Eccolo!
Parcheggio, scendo dalla macchina, mi allontano di qualche decina di metri...
Ma ho chiuso la macchina?
scena 4 - la doccia
Ore 17:00, vado a farmi una doccia.
Prima di tutto cerco di regolare la temperatura dell'acqua, inizio a lavarmi, ogni tanto canticchio, ma soprattutto penso... come al solito a tutto e a niente in particolare.
Esco dalla doccia, mi infilo l'accappatoio, ovviamente qualcuno ha spostato il phon, lo trovo e mi asciugo i capelli, vista la loro lunghezza ci metto all'incirca dieci secondi, esco dal bagno convinto di aver fatto abbastanza in fretta, guardo l'ora:
18:00*
scena 5 - ovunque
Ecco, ricominciano con uno dei loro soliti discorsi, adesso parlano con me... aspetta, ma io queste cose le ho già sentite, adesso mi dirà che... appunto, l'ha detto; e l'altro risponderà così... ecco, lo sapevo.
Ma questo discorso l'avevo già sentito o l'ho solo sognato?
_________________________________________________________________

Questi quattro piccoli quadri della mia vita quotidiana per chiedervi se avete mai vissuto qualcosa del genere, e, soprattutto, se secondo voi è normale sentirsi come a cavallo di più mondi differenti, muoversi in più spazi e tempi contemporaneamente.

Per caso vi è mai capitato di confondere il reale con l'immaginario, o sono solo seriamente disturbato?

Forse sono talmente interessante che vengo puntualmente rapito da un qualche alieno. Ma dove si nasconde Raz Degan quando serve? Lui sì che potrebbe spiegarmi cosa mi accade.


Secondo voi chi mi rapisce? In assenza di Raz vi lascio una breve lista di possibili sospetti**:
  1. E.T.;
  2. Kang (o Kodos);
  3. Mordicchio;
  4. Alf;
  5. Yoda;
  6. un Alien;
  7. un Metroid;
  8. Marvin il marziano;
  9. Spock;
  10. uno Space Invader
  11. Gazoo.

*in realtà nella vecchia casa passavano 30 minuti, adesso, in questa nuova esco e mi ritrovo con un'ora in meno, sarà colpa della doccia?
**la lista elenca solo gli alieni che compaiono nell'immagine precedente, se sospettate di qualche altra forma di vita extraterrestre, ovviamente, potete incolparla.

domenica 2 gennaio 2011

Dick

Il primo post del 2011 è dedicato ad uno che potrebbe anche essere un nonmorto, ma poiché di recente ha partecipato ad entrambi gli Una notte al museo, la mia etica professionale mi impedisce di innalzarlo agli onori che gli spetterebbero di diritto.

Molti di noi lo conoscono da sempre, e molto probabilmente non sono l'unico a pensare che sia veramente una persona perbene, uno di quelli di cui ti puoi fidare; sono convinto che quando leggerete il suo nome non potrete fare a meno di concordare con quello che ho appena scritto, perché lui è Dick Van Dyke, alias dottor Mark Sloan in un detective in corsia, ma soprattutto, alias Bert di Mary Poppins (e non è un caso se anche chi scrive è Bert).

Perché utilizzare il primo post dell'anno per una dedica del genere?
Perché tra poco su Rai2 inizierà Mary Poppins, perché il suo personaggio mi ha dato un nome, ma soprattutto perché aspiro a diventare un po' come il Bert originale, quello che faceva le cose di questo video:


Inoltre è un po' un augurio a me, perché, come si vede da questo video di non molto tempo fa, alla sua veneranda età, Dick è riuscito a mantenere pienamente vivo lo spirito di Bert, quello spirito che vorrei riuscire ad avere anche io... oltretutto anche io ho conosciuto Mary Poppins* (e posso dirvi che era truccatissima).

*purtroppo non l'originale.