martedì 30 novembre 2010

da grande

Ad ogni bambino viene sottoposta più volte nell'arco della vita la fatidica domanda:
"Cosa vuoi fare da grande?"
io ho saputo rispondere solo fino alla terza elementare, i miei lavori sono stati:
  • scienziato;
  • pittore (per la precisione qualcosa tipo un madonnaro);
  • astronauta (non poteva mancare);
  • maestro di matematica.
Ad un certo punto è iniziata l'incertezza.

Fino a ieri pensavo di aspirare a non lavorare e vivere comunque bene, ma ancora non ho trovato un piano che non preveda botte di culo stratosferiche per essere realizzato (per esempio avevo intenzione di vincere al superenalotto, ma non ci gioco mai, quindi era difficile riuscirci); fino a ieri, perché meno di 24 ore fa ho avuto l'illuminazione:
io da grande voglio fare!
Probabilmente dovrei almeno saper leggere la musica per farlo, e adesso non ho molto tempo per iniziare, oltretutto è un bel po' tardi, sono nato nello stato sbagliato, nel secolo sbagliato, senza parrucca e senza un minimo talento nella musica. Forse è un po' problematico anche fare il Bach, però magari puntando lassù potrei riuscire a diventare... che ne so, un Pupo, un Malgioglio o addirittura la versione maschile di Jo Squillo, insomma puntare in alto per cadere in basso, ma non così tanto da non poter sfruttare la situazione.

No, forse è meglio non provarci per niente; se non riuscire significa diventare così, è meglio provare e fallire o non provare affatto?  
Io tenterei, ma qualcuno deve mantenermi fino a quando non ci riesco (sento in lontananza l'eco di un: "Mecojoni, così so tutti boni!").
Visto che ormai hanno perfezionato il pianoforte (quei pazzi hanno anche aggiunto dei pedali, ma dove finiremo di questo passo?), le speranze di poter fare il Bach sono molto poche, forse rientro un po' di più nel mio campo, che poi non è proprio il mio. 

Ho deciso che da domani proverò a diventare un miscuglio tra:
PS: anche nel "mio" campo, sempre per non cadere troppo in basso, ho puntato un bel po' in alto, me ne rendo conto... spero che nessuno dei primi sei si stia rivoltando nella tomba.

9 commenti:

  1. Io voglio fare la scrittrice con una casa sul mare, un paio di cani stupendi e vivere scrivendo.

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  2. stica.
    io invece in questo momento vorrei licenziarmi.

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  3. @Occhi di Notte: secondo me ce la fai, e sicuramente andrà meglio del mio progetto di vivere facendo il Bach.

    @pollywantsacracker: ma come? Proprio adesso che arriva la famosa prima tredicesima?

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  4. io volevo essere renzo piano, e nemmeno è morto ancora.. ma non gliela posso fa.. nonono..
    ma studi architettura o cosa??

    e.

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  5. @emanuelas: in teoria dovrebbe essere più "cosa" (ingegneria) che architettura, ma ancora non sono riuscito a trovare quali sono le 20 piccole differenze tra le due... forse non ho aguzzato bene la vista

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  6. bert..ce ne sono millemila di differenze e non lo dico solo perché io sono laureata in architettura..
    se vuoi ne parliamo..!
    non vorrei ammorbarti.. :-))

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  7. Credo di avere assistito in diretta e forse, ahimé, contribuito alla nascita dell'illuminazione di cui sopra... :D

    Anche nel tuo campo, devo dire che t'accontenti di poco... :P

    Comunque, cosa vorrei fare da grande??
    E' 'na parola!! Troppe cose!! :D
    Diciamo, però, che in primis m'acconterei, come Occhi di Notte, anche io di essere uno scrittore di successo... Chiedo troppo??? :D

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  8. non lo so.
    è grave a 24 anni?... XD


    Certo, sono rimasti i "cosa vuoi fare da grande" di quando ero alta un metro e un tappo ma quelli van bene per sognare ad occhi aperti e..basta.

    La realtà è che sarei già ampiamente soddisfatta di una conforma a febbraio.
    Me lo merito sto tempo indeterminato di M.puntato. ;-)

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  9. @Leti: non credo sia grave (spero), io, che mi dicono ne ho 25 di anni, non lo so ancora. Allora in bocca al lupo per febbraio!

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